ritorniamo…

bene, con l’uscita senza polemiche da possibile abbiamo fatto ciò che evidentemente andava fatto, e questo dopo aver esperito due deludentissime esperienze, la prima nel pd di basilicata, dove per la verità non mi aspettavo affatto alcuna positività, essendoci entrato pro-tempore per “inquinare” lo stolido filo-petrolismo del pd lucano con qualche sano dubbio (e a giudicare da quanti oggi mostrano almeno delle “riserve” sulla gestione dell’affare, direi che in parte ci sono riuscito), la seconda appunto in possibile, dove la delusione è stata davvero cocente per i motivi che ho reso palesi in due articoli indirizzati direttamente, seppur rimasti senza risposta, come pure ci aspettavamo, al   segretario  civati (http://www.comitatonooilpotenza.com/?p=12598 e  http://www.comitatonooilpotenza.com/?p=12605) e sulla quale non vorrei tornare ora…

esperienza quest’ultima che però  mi ha insegnato personalmente qualcosa di definitivo politicamente ed umanamente, qualcosa che a suo tempo avevo già individuato rispetto alla nostra regione ed alla sua “rilevanza” per il resto del paese, ma che  oggi mi appare in tutta la sua lampante verità, confermandomi che il sentiero intrapreso e percorso per anni con COMUNITA’ LUCANA era giusto, ovvero la necessità di andare oltre le parti politiche nazionali, in cui la nostra regione ha esattamente il peso della sua demografia, ovvero meno dell’1% della popolazione, e naturalmente superare ed invitare a superare le rispettive appartenenze per il bene di questa terra, per strapparla al regime di colonia nel quale è tenuta anche per via di quelle appartenenze che vincolano localmente a percorsi partitici stabiliti in sede nazionale,  quindi lontano da questa terra e dalle sue esigenze…era giusto, ripeto e forse erano i solo tempi a non essere maturi perché fosse appieno compreso e valutato dai lucani come una vera e propria uscita di sicurezza dal pantano in cui la regione vegeta da troppi decenni per le colpe di chi baratta il proprio destino politico in sede nazionale e regionale con il destino di una terra che merita di più di ciò che politicamente esprime…

ed ovviamente in questo ritornare sui miei passi, devo chiedere scusa prima di tutto a me stesso per non aver onorato l’impegno e la fatica spesa in quel progetto fino al settembre 2013 con altro ulteriore impegno, cosa che forse oggi ci avrebbe consentito di essere ancora più avanti come movimento politico, ma subito dopo,  per dare il giusto rilievo alle cose, a tutti coloro ci hanno e mi hanno sostenuto fino a quel momento…

ovviamente a questi ultimi le motivazioni di quelle scelte saranno anche state chiare a partire dal febbraio 2013, quando dopo le elezioni politiche il nostro numero di voti al senato, dove avevamo presentato una nostra lista, era stato basso, troppo basso per consentire alle mie e nostre energie deluse di quel momento di credere ancora nel progetto (seppure ci era chiaro quale fosse stato l’effetto schiacciamento dell’apparire dei 5 stelle e del voto ingenuo che si riversa su costoro e sulle loro demenzialità demagogiche, schiacciamento che forse ci aveva sottratto tanti voti che a lume di naso sarebbero stati per la nostra proposta che era e rimane improntata alla concretezza), ma soprattutto dopo le primarie del centrosinistra e per quella, purtroppo da tantissimi incompresa, mia candidatura alle regionali del settembre 2013 a cui non sono seguiti numeri adeguati…

così sulla scorta del quadro nazionale e locale, ritenni, dopo una discussione con gli altri componenti di COMUNITA’ LUCANA, che limitare i danni per questa terra con un mio “sacrificio” (perché intellettualmente è stato davvero un sacrificio avere a che fare con alcuni piddini) forse sarebbe servito quanto meno a far ragionare qualcuno…

ma appunto è andata come è andata, nel pd nazionale vince renzi ed il suo napoleonismo neo-peronista e ideal-post-piduista, nel pd regionale e quindi alla presidenza della regione vince pittella ed il suo renzismo opportunista e becero che predica tanto e realizza poco e male, tanto male che neppure l’ex presidente de filippo ha mai fatto tanto male (e non lo rimpiangiamo affatto), tanto poco che neppure la sua propaganda affidata a miserrimi “esperti di comunicazione” di provincia riesce a negare l’evidenza di un “vuoto spinto progettuale e fattuale” che alberga ormai in via verrastro…

la regione è bloccata da oltre due anni e mezzo, cioè mezza legislatura, per motivazioni progettuali (il progetto pittelliano se pure c’è o c’è mai stato, non parte affatto, se non per quell’effetto di occupazione di poltrone e cariche che dall’inizio della consiliatura ne segna il tempo in guisa di pagamento di “cambiali politiche” sottoscritte proprio per le primarie), e per motivazioni politiche (la trincea tra speranziani e pittelliani, ovvero tra due capibastone per nulla interessati al futuro della regione ed i loro tanti gabellotti e campieri interessati solo al mantenimento di una oscura quota di consenso locale per tirare a campare con i loro affaracci discutibili e spesso disgustosi, quando non illegittimi od illegali…ed ovviamente l’invito alla magistratura ad indagare sull’amministrazione di ogni comune od ente lucano è sempre valido, perché se la politica non la si fa con la giustizia, il rispristino della legalità invece si)…

ed allora l’urgenza prima è ridare progetto a questa regione, un vero progetto che sia realistico ed ambizioso, ovvero “alto”, capace di guardare il locale ed il globale contemporaneamente, un progetto che punti a sottrarre la regione a quelle logiche di globalizzazione che sono alla fine il “motivo” della nostra colonizzazione e che in soldoni si chiamano petrolio, acqua da privatizzare, rifiuti urbani e tossici locali ed extraregionali da gestire, territorio da “usare” come  piantumatoio per la chimica cosiddetta verde e via discorrendo i temi che da sempre questo blog e COMINITA’ LUCANA trattano… 

ed il progetto esiste, il nostro programma che a breve rilanceremo non solo per aggiornarlo, ma per renderlo sempre più partecipato a chi non ha a cuore il solo PIL, ma quel cambio di paradigma produttivo che non può rimanere solo uno slogan, ma deve divenire concretezza culturale, amministrativa e politica e che qui, in questa nostra piccola regione dai piccoli numeri e dal gran vuoto antropico ha le carte in regola per farsi “esempio” per il paese e per l’europa, ovvero diventare una serie concertata di scelte svincolate dalla teologia della globalizzazione e dal cosiddetto libero mercato (che libero poi non lo è affatto perché intriso di posizioni dominanti che ne falsano persino le basi più elementari) e che vadano nel senso del benessere collettivo e non del reddito di qualche fascia sociale (i dati sulla distribuzione della ricchezza li conoscete tutti), della reale protezione e valorizzazione ambientale e non delle parole “green” scandite gattopardescamente a coprire il solito abuso delle risorse naturali (perché è un ambiente sano, protetto e manutenuto ed a cui non si chiede più di quanto non possa dare che ci dona e donerà vita e prosperità), della giustizia sociale che vuole che le opportunità non siano di chi se le prende con protervia, ma di chi le merita (e tutti hanno il diritto di meritarsele, alla faccia del classismo che proprio il liberismo ha reintrodotto in un mondo che cominciava a liberarsene), della cultura del territorio e dell’identità cosciente di se, ma rispettosa degli altri e desiderosa di “meticciarsi” con l’altro per crescere ed evolversi, non della sub-cultura del territorio da “prendere ed usare” e dell’identitarismo pauroso che esclude ed allontana…

il nostro progetto è appunto ritornare a quel programma, che è l’ordito di tante piccole azioni nella trama di un progetto più ampio, e ripartire da quel punto per affermare, a partire dalla nostra basilicata o lucania (e sarebbe anche il caso di riaprire questa questione in modo intelligente e non revanchista) una rete di pensiero locale che diventi globale e che consenta di “frammentare” l’uno del pensiero unico neo-liberista e globalizzante in tanti decimi e centesimi che sommati, integrati, armonizzati ridiventino un uno ancor più grande e produttivo di valori sociali, economici e democratici per tutti, facendoci ritrovare nei contesti più ampi così una idea di sinistra a-ideologica, moderna, popolare ed inclusiva che è quella rete dei tanti progetti locali e regionali a cui speriamo di dare linfa proprio a partire dal nostro progetto, fare sinistra “qui ed ora” senza neppure nominarla, ma appunto facendola e rendendola appetita da chiunque e con qualunque cultura ambisca a giustizia economica e sociale…

questa sarà COMUNITA’ LUCANA 2.0 (ma si, dai, lasciatemi celiare con questi giochetti), un laboratorio locale aperto a tutti ed alle migliori pratiche per riuscire a fare sintesi e da quella sintesi partire poi all’assalto della regione, per governarla, fornendo il nostro contributo alla rinascita di una sinistra italiana ed europea che o è in grado di elaborare progetto alternativo per superare globalizzazione, turbocapitalismo, monetarismo, finanziarizzazione dell’economia e delle esistenze o a poco o nulla serve…e qui noi di COMUNITA’ LUCANA vogliamo farlo e lo faremo!!!

miko somma   

 

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4 passi 4…

4 passi 4 in centro e quasi per gioco, con l’ausilio di un vecchio cellulare che non fa miracoli di certo, viene fuori un pezzo di potenza che tutti vediamo, ma che nessuno forse apprezza nella sua bellezza…ovviamente le foto sono molte di più e magari con calma…

potenza, porta s. giovanni…una delle torri

potenza, chiesa di s. michele…campanile

potenza, chiesa di s. francesco…campanile

potenza, porta s. luca…particolare

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