sabato a salvia…

forse la pubblico un po’ in anticipo, ma meglio anticipare che dimenticare e non pubblicare…farò pochi interventi sul referendum (il mio pensiero in merito lo conoscete) ed uno di questi sarà sabato 2 aprile a savoia di lucania (che adoro chiamare con il suo vero nome, ovvero salvia)…

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dopo i cinesi, tutto?…

(ANSA) – ROMA, 29 MAR – La scelta di fissare il 5 giugno la data delle amministrative sarebbe legata al fatto che l’altra data possibile, il 12 giugno, cade nella festività ebraica dello ‘shavuot’, la festa delle settimane. Una sovrapposizione, spiegano fonti di maggioranza, che il governo vuole evitare orientandosi alla domenica 5. Per evitare i rischi di un calo di affluenza, dovuto al ‘ponte’ del 2 giugno, si starebbe valutando di far votare anche la mattina di lunedì 6 giugno.
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……..qui siamo quasi alla demenzialità o al dispregio più totale per una minima forma di intelligenza che pure al paese andrebbe riconosciuta anche da questi “colonnelli”…
 
con tutto il rispetto per gli ebrei italiani (quelli di altri paesi non votano da noi, eccezion fatta per i residenti) che nel paese sono in totale circa 45.000, come potrete controllare a questo link che è il sito ufficiale della comunità ebraica di milano ( http://www.mosaico-cem.it/ebrei-in-italia) e di cui riporto la prima parte…

La geografia degli ebrei italiani

In Italia gli ebrei iscritti alle Comunità sono 35 mila. Rispetto ai circa 60 milioni di italiani rappresentano lo 0,6 per mille della popolazione. Esiste però quella che nelle statistiche si definisce “popolazione ebraica allargata” che sarebbe di almeno 45 mila persone. Nella penisola esistono ufficialmente ventuno Comunità: Ancona, Bologna, Casale Monferrato, Ferrara, Firenze, Genova, Livorno, Mantova, Merano, Milano, Modena, Napoli, Padova, Parma, Pisa, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Vercelli, Verona. A ciascuna di queste fa capo una circoscrizione territoriale che comprende anche piccole Comunità o semplici nuclei che, per la loro esiguità, non possono costituire una Comunità organizzata a sé stante. Le dimensioni delle Comunità sono molto diverse. Due da sole, Roma (15 mila persone) e Milano (7 mila), raccolgono quasi il 70 per cento di tutti gli ebrei italiani. Accanto ad esse vi sono Comunità di media grandezza, con 1000-500 iscritti, come Torino, Firenze, Livorno, Trieste, Venezia e Genova, e altre piccole che comprendono da qualche centinaio a poche decine di iscritti, come Ancona, Bologna, Napoli, Padova, Verona, Mantova, Ferrara, Modena, Pisa, Parma, Merano, Vercelli, Casale Monferrato. Tutte, grandi o piccole che siano, hanno una vita interna organizzata e regolata dallo Statuto dell’ebraismo italiano. Tutte fanno capo all’Ucei (Unione delle Comunità ebraiche italiane), con sede a Roma, che le rappresenta a livello politico interno e internazionale.

…qualcuno potrebbe spiegarmi come mai si sceglie una data che tenga conto di una festa confessionale che in quanto tale è evento che non deve essere tenuto di conto, si tratti di una festa cattolica, musulmana od ebrea?…

per non far perdere 45.000 voti che difficilmente andrebbero persi, conoscendo l’attitudine degli ebrei italiani a partecipare, né più né meno degli altri italiani, agli eventi elettorali?…

e poi, dopo anni ed anni spesi per circoscrivere il voto ad una sola giornata, come accade in tutti i paesi civili, ora estendiamo, con tutti i costi aggiuntivi, anche il periodo di voto, perché il ponte del 2 giugno potrebbe avere effetti di allontanamento dal voto?…

e come mai tanta solerzia per favorire il voto degli italiani, quando invece per il referendum del 17 si invita da parte del governo all’astensione, pur trattandosi di un evento democratico di pari valore rispetto alle elezioni amministrative?…

dopo i cinesi, tutto?… 

 

 

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