qualcuno chiama sempre…niente ricatti a questa terra…

AGR Un provvedimento straordinario, secondo quanto prevede il “decreto Monti” del 2012 già applicato per l’Iva di Taranto e il Petrolchimico di Brindisi, che consenta la “facoltà d’uso” all’Eni dell’impianto Cova di Viggiano, secondo criteri dettati dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Potenza, per consentire di riavviare l’attività in tempi rapidi. E’ la proposta che il segretario nazionale Uiltec Paolo Pirani… la proposta sarà illustrata al Prefetto di Potenza nell’incontro fissato per venerdì prossimo anche per sollecitare un intervento nei confronti del Governo.

Pirani ha sottolineato che l’impianto Eni di Viggiano è considerato strategico per l’approvvigionamento energetico del Paese che sta subendo le conseguenze della sua chiusura con l’importazione di greggio dall’estero e pertanto in attesa che la magistratura svolga le indagini e che la Cassazione si pronunci sul ricorso dell’Eni – ha detto – la ripresa produttiva può avvenire nell’interesse del Paese, delle imprese interessate, dei lavoratori e dell’attività che a Taranto registra 1.500 unità che si aggiungono agli oltre 3.500 del distretto energetico della Val d’Agri. …

Per il segretario della Uil di Taranto Giancarlo Turi… Il destino incrociato tra Taranto e val d’Agri ci spinge ad accrescere il rapporto sinergico e ad attrezzarci ad affrontare questa fase che vede a Taranto l’impianto Eni funzionare ancora grazie all’importazione di greggio dalla Russia pagato 4-5 euro in più al barile di quello della val d’agri ma la quotazione bassa del barile consente all’Eni di reggere non si però per quanto tempo ancora.

Il segretario regionale lucano della Uil Carmine Vaccaro ha affermato che… spetta alla Regione riscrivere le regole, in attuazione dell’accordo del 1998, chiamando il Governo alle proprie responsabilità. Lo sforzo che chiediamo all’Eni inoltre è di non guardare solo al profitto e quindi accettare l’idea che smaltire l’acqua del ciclo produttivo costerà di più rispetto a quanto costava qualche settimana fa.

Anche il sindaco di Marsicovetere Cantiani ha voluto esprimere il sostegno dei sindaci della valle alle iniziative della Uil e dei sindacati. … La Uil e la Uiltec hanno dunque chiamato a raccolta la comunità che sta già subendo le conseguenze negative dello stop del Centro Oli Eni di Viggiano ad accrescere l’attenzione e la mobilitazione di tutti i cittadini della valle (e non solo).

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dunque arriva la chiamata al governo, come prevedibile del resto…è un periodo in cui c’è sempre qualcuno che chiama qualcun altro, come il non eletto presidente del consiglio libico che senza alcun sostegno dei parlamenti di tobruk e di tripoli “chiama” la nato per difendere i pozzi di petrolio dall’isis (e naturalmente renzi risponde subito entusiasta, quasi già cantando “tripoli bel suol d’amore”), ma nello specifico questi sono i fatti, ovvero i sindacati, la uil in modo particolare, “chiamano” il governo chiedendogli un intervento decretativo simile a quello messo in campo per l’ilva di taranto

ricorderete un mio post di qualche giorno fa http://www.comitatonooilpotenza.com/?p=12843 in cui esprimevo qualche “velata” paura di un decreto specifico per viggiano ed ecco che, sollecitato, il decreto è in partenza o quanto meno se ne chiede la partenza in tempi rapidi…

ma la questione è complessa, davvero complessa e non solo per la questione occupazionale che, osservando che i numeri degli addetti e dell’indotto aumentano ogni giorno, arrivando ora a quota 3.500 (cosa che da affidabili studi invece non sembra superare i 1000 tra diretti ed indiretti), comunque si pone e si pone con una certa forza in una zona, la val d’agri, dove di lavoro non parrebbe essercene poi tanto (ma occorrerebbe aprire un capitolo a parte sulla devastazione delle vocazioni occupazionali operata proprio dal petrolio), quanto anche e soprattutto per la questione ambientale e sanitaria che si è aperta con la semplice constatazione che all’eni viene contestato dalla magistratura non una cosuccia da nulla, ma l’alterazione sistematica dei codici cer (i codici con cui si individuano i rifiuti e di conseguenza il trattamento che questi devono ricevere perché ne sia diminuita la pericolosità) in una prospettiva non episodica, ma appunto sistematica, continuata, connaturata illecitamente all’attività che in quell’impianto, il cova, ovvero il centro olii, avrebbe dovuto e potuto svolgersi in modo differente, rispettando le leggi…

lo stesso carmine vaccaro, uomo che non brilla di un particolare acume prospettico sulle cose, dice che l’eni deve accettare che il trattamento di quelle acque costerà di più, quasi ammettendo che si sapeva bene  (oppure, cosa gravissima poiché denota beota incapacità a comprendere come stavano le cose) vuol far credere che si sveglia solo adesso?) che nel “pacchetto petrolio in val d’agri” si giocava sporco per diminuire i costi ed aumentare i profitti di eni…

il problema è così scivoloso, perché le cose in realtà stanno messe così…l’eni, nonostante la facoltà concessa dal tribunale di potenza di poter continuare le attività industriali semplicemente usando i normali codici cer, quindi rispettando la legge, per tutta risposta “chiude” l’impianto e manda tutti in cassa integrazione (350 più o meno, questi i numeri reali, quindi cifre che se guardate bene e confrontate con le improvvide cifre citate da questo pirani, porterebbero le cifre dell’indotto ad oltre 3000 addetti, che è una cosa del tutto ridicola, conoscendo i numeri reali e che un segretario nazionale di categoria pur dovrebbe conoscere), quindi implicitamente eni ci dice che per continuare le attività di estrazione e trattamento del greggio valdagrino dovrebbe stare ancora fuori dalla legge, continuando quella gestione del rifiuto, ovvero “se non delinquiamo non possiamo produrre”, e che in mancanza di questo salvacondotto i lavoratori vanno a casa, connaturando così un vero e proprio ricatto da global-capitalismo…

posti di lavoro contro violazione della legge e forse inquinamento e forse danni alla salute (ricordo che è ancora in corso l’indagine di acquisizione di parametri ambientali e cartelle cliniche), questa è la faccenda ed a questo punto disquisire tra lavoro ed ambiente diventa materia in cui si scava il solco di una guerra tra poveri, in cui la gente della val d’agri verrebbe sobillata ad arte dai sindaci – proprio dagli stessi sindaci che sarebbe assurdo pensare non sapessero nulla di quanto accadeva, quanto meno delle criticità di un impianto che sfiammava di continuo, troppo perché si potesse accettare l’idea strampalata che ogni volta, come da comunicati eni, ne fossero causa di quelle “vampate” mancanza di elettricità o semplici procedure automatiche di sicurezza, sindaci che la magistratura farebbe bene ad “attenzionare” per comprendere molte cose sul funzionamento del sistema petrolio in val d’agri – solo per poter ribadire che quel petrolio è essenziale alla vita della stessa valle e che si possono accettare anche ipotesi di danni all’ambiente ed alla salute per decine di migliaia di persone in cambio del lavoro di qualche altro centinaio, ma soprattutto della continuazione della “splendida collaborazione” tra sindaci questuanti e comprensiva multinazionale…

e cadere in questa trappola sarebbe assurdo, perché il problema è che se eni chiude lo stabilimento per attività illegali in attesa di un disposto provvisorio di autorizzazione giudiziaria alla continuazione delle attività, deve essere chiaro che questa NON AVREBBE alcun diritto a chiedere la cassa integrazione perché non ci sono presupposti di mancata produzione per turbative del mercato o problematiche di riorganizzazione aziendale, ma semplicemente una violazione della normativa penale in materia di inquinamento e non solo, cosa che dovrebbe generare l’obbligo al mantenimento dei rapporti di lavoro in essere fino a definizione giudiziaria o alla loro cessazione sic et simpliciter, ma per chiara volontà della compagnia…

qui invece si sta soffiando contro la magistratura – e spiace che soffino proprio i sindacati – operando una palese distrazione del senso comune e spingendo l’opinione pubblica a mettere sul piatto del giudizio i posti di lavoro in possibile perdita insieme alla azione degli inquirenti di potenza, una pericolosa deriva anti-giudiziaria che sarebbe un vero e proprio attentato non solo alla potestà dei giudici di indagare e prendere provvedimenti in totale autonomia, essendo uno dei tre poteri di uno stato, ma alla stessa legalità che verrebbe “sospesa” quando in ballo ci sono posti di lavoro, un precedente davvero pericoloso, anche perché reitera quanto accaduto a taranto con l’ilva…

ed esagerando con un esempio si potrebbe dire che un mafioso a quel punto non lo si dovrebbe mai arrestare e la mafia perseguire perché ciò danneggerebbe anche le attività legali che grazie ai proventi illeciti di costoro si sono avviate e naturalmente i posti di lavoro che si sono creati …

invito allora sin da adesso ad evitare di cadere nella trappola che eni e governo hanno innescato, ovvero portarci a soppesare la rilevanza dell’inchiesta e dell’eventuale danno ambientale e sanitario con i posti di lavoro, trappola di cui consapevolmente o meno i bracconieri sono anche questi sindacalisti, e rimanere su un punto fermo, la netta divisione dei due temi che tali debbono rimanere, da un lato l’occupazione che, se ne avesse danno, sarebbe solo e soltanto colpa di eni e delle sue pratiche supposte illegali (dopotutto c’è sempre una inchiesta che deve accertare i fatti), dall’altro, del tutto distinto e differente l’accertamento della verità che se confermasse le ipotesi di inchiesta non dovrebbe che essere considerata per ciò che realmente è, un reato che potrebbe aver ingenerato anche dei danni ambientali e sanitari il cui portato non è certo valutabile in termini di posti di lavoro, ma di nocumento biologico alla vita dei cittadini tutti, lavoratori compresi…

ma la campagna per il decreto è ormai partita ed ovviamente renzi, il cui sentimento verso le multinazionali, e quindi eni, è di amore spassionato e certo superiore ad ogni ragionevole dubbio o principio di precauzione, non si farà attendere, ma – attenzione – i lucani non ci stanno e non ci staranno ad essere ricattati!!!…governo avvisato…e che eni si assuma le sue responsabilità verso i lavoratori se è un’azienda che ancora opera lecitamente e non invece altro!!!…

miko somma

 

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il 25 aprile è la base su cui si sostiene la repubblica italiana…

riporto dal sito basilicatanet

LAVELLO, GRAVE ATTO INTIMIDATORIO IN RICORRENZA 25 APRILE

AGR Durante la notte del 24, a Lavello ignoti di chiara appartenenza alla cultura nazista e fascista hanno strappato la bandiera dell’Unione Europea posta a fianco al monumento dei Caduti sostituendola con una svastica nazista. L’episodio gravissimo è stato consumato a ridosso del luogo scelto per le celebrazioni del 71 anniversario della Liberazione dalla dittatura nazifascista.

Siamo di fronte a ricorrenti atti provocatori – questo il commento del primo cittadino Sabino Altobello – che interessano da molto tempo la nostra Città. Nonostante l’attività efficace delle forze dell’ordine che nel recente passato hanno individuato e denunciato alcuni esponenti locali simpatizzanti dell’estrema destra, occorre non abbassare la guardia e sottovalutare il fenomeno del radicamento di farneticanti teorie che esaltano il nazismo. Oggi le celebrazioni del 25 aprile si terranno regolarmente. La Città di Lavello, insieme all’ANPI, premierà i migliori elaborati sulla Resistenza e sulla Cittadinanza Attiva dei ragazzi delle III medie e delle ultime classi delle Scuole Superiori. E’ questo il modo migliore, più efficace per contrastare le deliranti posizioni antieuropee, xenofobe, violente ed antidemocratiche. La Città di Lavello oggi è colpita nel vivo della propria tradizione antifascista, della propria civiltà democratica e reagirà con fermezza a questi vili e offensivi atti di sfida alle Istituzioni Repubblicane.”

Il sindaco ha reso noto che procederà a denunciare l’accaduto alle Autorità Competenti.

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questo quanto accaduto a lavello, fatto che potrebbe apparire anche di poco conto, ma bestiario riproposto di un’idiozia farneticante e senza limiti che dovrebbe offendere un paese, certo lavello, ma l’intero paese, che la barbarie nazifascista l’ha pagata sulla propria pelle, bestiario di pulsioni psicotiche che ancora oggi affligge una parte certamente del tutto marginale della nostra “peggio gioventù”, ma che non va sottovalutata – ed anzi stroncata sul nascere con le ovvie azioni giudiziarie (ricordo che non solo la ricostituzione, ma anche l’apologia del nazifascismo sono dei reati punibili con il carcere) – e che deve far riflettere sul senso di vuoto culturale che spinge dei “marginali” a divenire dei fanatici di una ideologia sanguinaria del tutto simile al terrorismo di matrice islamica, che – ricordo – negli stessi ambiti di marginalità sociale e culturale alligna e fa proseliti…occorre che la società civile si vaccini contro il contagio che simili farneticazioni possono diffondere tra giovani che hanno perso ogni radicamento in “fatti civili e sociali” che hanno un senso di appartenenza per l’intera collettività (ed il rifiuto dei totalitarismi e il rigetto delle assurdità deliranti di cui questi si sono fatti vestito in mancanza di ogni radice culturale che potesse giustificarli), ma occorre anche che le istituzioni reagiscano con solerzia non solo in termini di repressione, quanto soprattutto in termini di evidenziazione di quei “fatti civili e sociali”…e purtroppo il fatto che a potenza, capoluogo di una regione, non ci sia stata alcuna commemorazione ufficiale del 25 aprile la dice lunga, molto lunga, su quanto le stesse istituzioni dovrebbero fare ed invece per diversi motivi che ai potentini certo non sfuggiranno, invece non fanno…

vi riporto un mio post lanciato su facebook ieri sera…

a potenza, non fosse stato per l’antagonismo antifascista, nessuna celebrazione del 25 aprile…sindaco e prefetto, dovreste vergognarvi!!!!

vorrei solo ricordare che il sindaco di potenza de luca, uomo di destra e che non ha fatto mai mistero delle sue posizioni politiche che oggi veleggiano verso il ridicolo partito di alfano, la cui giunta è sostenuta dal pd – si proprio dal pd – forse aveva altro da pensare e chissà che il prefetto, emanazione diretta del ministero degli interni, retto proprio da alfano, non avesse anche lui da pensare ad altro!!!…chissà…

io so soltanto che il 25 aprile è la base di memoria collettiva su cui si sostiene la repubblica italiana!!!…intelligenti pauca

miko somma

e visto che leggo sui social cavolate in merito, preciso che il 25 aprile è per legge festa nazionale…
infatti su proposta del presidente del consiglio de gasperi, il principe umberto II, luogotenente del regno, il 22/04/1946 emana un decreto legislativo luogotenenziale (“disposizioni in materia di ricorrenze festive”) in cui si dice «…il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale. » …in seguito, con la legge 260/49 (“disposizioni in materia di ricorrenze festive”), il 25 aprile diventa stabilmente festa nazionale…
di quale festa di partito stiamo parlando, come dice qualche idiota che scrive sul giornale e riprende qualche poco pratico della conoscenza su fb…il 25 aprile è una festa degli italiani, di tutti gli italiani…

e vi riporto le parole di sandro pertini con cui da milano si convoca lo sciopero nazionale contro i nazifascisti occupanti il 25 aprile 1945…

« Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire. »
 
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la nuova resistenza…

25/04/2016

esattamente come la marcia su roma di mussolini avrebbe potuto essere spazzata via da tre carabinieri ed invece, sostenuta da confindustria ed agrari e da un’opinione pubblica “drogata dalla necessità dell’uomo forte fatta apparire tale”, si impose fino alla conquista del potere assoluto del duce, la presa di montecitorio di renzi avrebbe potuto essere impedita ed invece, sostenuta dalle lobby e dalla vigliacca concupiscenza della direzione nazionale pd, dai parlamentari pd e di certa opinione pubblica ancor più “drogata dalla necessità dell’uomo forte fatta apparire tale”, si è imposta fino alla conquista di un potere assoluto che non sembra più possibile poter contrastare in parlamento…

la nuova resistenza oggi si combatte contro renzi ed il suo clan di criptolobbysti, e si combatte in strada, tra la gente e nella realtà, da ora fino al referendum istituzionale…

miko somma

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buon 25 aprile a chi si libera…

25/04/2016

le mie radici sono nella lotta partigiana e popolare contro il nazifascismo ed è per questo che i miei rami resistono e resisteranno forti ad ogni vento di totalitarismo…

buon 25 aprile, festa nazionale, a chi si libera!!!

miko somma

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‪#‎unitipercambiarelalucania

22/04/2016

COMUNITÀ LUCANA non è un partito, piuttosto un laboratorio programnatico per questa regione, ma sarà una lista inclusiva e di cerniera alle prossime regionali lucane dove NON dobbiamo o possiamo fallire l’obiettivo di cambiare il futuro a questa terra ed una intera classe dirigente che ha fallito ed a cui NON deve essere concesso di vincere per mancanza di avversari credibili ‪#‎unitipercambiarelalucania

miko somma

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i numeri e le opportunità…

21/04/2016

la nostra regione non ha i numeri economici e demografici per competere in una gara in cui sono i numeri stessi ad essere determinanti come misura e paradigma del successo territoriale, ma ha tutte le carte in regola -tutte!!! – per imporsi sui mercati con tre caratteristiche, il vuoto, il silenzio, la luce che messe insieme fanno una dimensione spazio-tempo “altra” in grado di presentarsi come nuova in campo turistico ed indotto eno-gastronomico, pur essendo antichissima ed apparentemente marginale….

rifletteteci allora se non sia il caso di difendere quella dimensione altra da globalizzatori e petrolieri…

‪#‎mikohaunsogno‬ ‪#‎viaggiatorinonturisti‬ ‪#‎lucanianaturastoria‬ ‪#‎ilprogrammadicomunitàlucana

miko somma

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#‎stodallapartedellalegge

20/04/2016

Chiara la strategia eni-governo di mettere l’opinione pubblica lucana e nazionale contro l’azione dei giudici di potenza, sobillando responsabilità di questi per il fermo del centro olii di viggiano e la cassa integrazione ai lavoratori, mentre ad eni era stata data possibilità di riaprire l’impianto usando i giusti codici cer per i reflui…

ma ad eni forse interessa continuare come prima, ovvero illecitamente cone ipotizzato nell’inchiesta, oppure c’è altro?….

alla luce dei fatti, vi chiedo di esprimere massimo sostegno alla procura di potenza
‪#‎stodallapartedellalegge

miko somma

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aria di decreto viggiano…

ci manca solo la minaccia del bivacco per i suoi manipoli, ma ogni fascismo nasce dalla passività della società e da certo parlamentarismo sterile che ingabbia il dissenso nella mediaticità…

prepariamoci al peggio in lucania, perchè dietro gli attacchi ai magistrati di potenza ed all’equazione inchiesta/cassa integrazione c’è la volontà di continuare ad estrarre a tutti i costi…un lucano per alcuni conta meno di un barile di petrolio…

sento aria di decreto viggiano…

miko somma

p.s. per reporter sans frontiers l’italia scende al 77simo posto per la libertà di stampa

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sterile esercizio di tribuna…

20/04/2016

che il parlamento non rappresenti più il paese, ma se stesso e un certo chiaro interesse a rimanere lì fino a fine legislatura era chiaro da tempo, ma che senso ha presentare mozioni di sfiducia che mediaticamente poi rinforzano renzi e ricompattano il pd e non solo?…eddai 5stelle, che in parlamento occorre pazienza e furbizia, non sterile esercizio di tribuna o rimando continuo al popolo che capirà…

miko somma

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noi lucani siamo “quasi tutti” differenti…

18/04/2016

la mia città, potenza, supera il quorum (58% ), insieme a matera (57% ), in una regione che meravigliosamente comincia a dire NO OIL con i numeri (50,4%), tranne nei luoghi in cui si estrae e quelli dove impera il familismo pittelliano, ma era storia nota…

noi lucani siamo “quasi tutti” differenti

miko somma

 

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buon voto a chi crede nella democrazia!!!…

17/04/2016

è stato doppiamente un piacere barrare il SI stamattina…
il gusto di essere conseguente ad una battaglia contro le estrazioni selvagge che porto avanti ormai da tantissimi anni ed il gusto, tutto politico, di cominciare a dire no nelle urne ad uno che nessuno ha eletto per fare ciò che sta facendo…

buon voto a chi crede nella democrazia!!!

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oggi riunione di comunità lucana…

informiamo che oggi, sabato 16/04 ore 18, presso la nostra sede di via portasalza 16 a potenza, si terrà riunione di COMUNITÀ LUCANA per impostare il lavoro sul nostro programma e sulla sua condivisione, in previsione delle prossime elezioni regionali…

 

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