#iovotoNO

09/09/2016

a me l’età ha insegnato l’indulgenza e quindi la tolleranza, ma anche che le grandi battaglie non si vincono di fioretto, ma con lo spadone e proprio quello intendo sfoderare per questa battaglia per la democrazia antifascista…#iovotoNO

miko somma

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l’arpab?…

09/09/2016

mi pare che il problema arpab non sia la modalità di assunzione dei lavoratori, ma la volontà politica di fare in modo che questa segua la sua mission, la protezione ambientale, cosa finora mai accaduta per seguirne invece un’altra, la foglia di fico

miko somma

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zittitevi…

09/09/2016

mi pare che evidenti contraddizioni siano in nuce in un movimento che in 3 anni non è riuscito a darsi una struttura democratica e necessita di direttorii, ma che le critiche vengano da chi vuol cambiare la costituzione con una riforma papocchiata che consegna il paese ai voleri di uno che neppure è mai stato eletto dal popolo con il mandato per farlo e di una banda di boiardi, mi pare proprio troppo…ZITTITEVI!!!!

miko somma

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dai, pietro!!!…

(ANSA) – RIETI, 8 SET – Sedici giorni sotto le macerie.
    Sedici giorni sepolto da detriti e calcinacci. 16 giorni vissuti in condizioni incompatibili con la vita, senza cibo, con pochissima aria, con qualche goccia di acqua piovana. Eppure, nonostante tutto questo, il gatto Pietro è sopravvissuto. A trovarlo e soccorrerlo sono stati i Vigili del Fuoco che hanno sentito i flebili miagolii proprio mentre stavano cercando di recuperare dalla casa alcuni effetti personali dei suoi proprietari del gatto. I quali, tanto increduli quanto commossi, hanno assistito al salvataggio del loro compagno di vita, dato ormai per morto.

               

Non appena lo hanno estratto dalle macerie, i vigili lo hanno portato al Posto Veterinario Avanzato di Enpa ad Amatrice, dove è stata fatta una prima valutazione del suo stato di salute. Purtroppo le condizioni erano critiche ed è stato trasportato a bordo dell’ambulanza Enpa Isotta, verso una clinica veterinaria di Rieti.

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lo so perfettamente che è “solo” un gatto e che di umani ne sono morti tanti sotto quelle macerie, ma lasciatemi gioire e sperare che anche “solo” un gatto possa tornare a cantare l’inno alla vita dopo tanta distruzione…dai, pietro!!!

                 

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a’nzacresa…

sono stato questa sera all’assemblea all’ex palazzetto coni di potenza, oggi occupato, dopo quasi due decenni di totale abbandono, e ritornato a vivere come spazio liberato “a’nzacresa” (trad. a sorpresa) grazie a ragazze e ragazzi ammirevoli per il loro impegno…tutta la mia solidarietà ed aiuto che a breve spero di rendere concreto…

ai miei concittadini dico “andateci e partecipate”, agli altri dico di lasciarli lavorare e non farsi venire idee da sceriffi…

bravi!!!!

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la scelta del terreno…

la scelta del terreno è la prima mossa di una battaglia vincente ed una scelta adatta può favorire anche un esercito numericamente molto inferiore, questo raccontano i saggi classici di strategia militare che ho letto da ragazzo…e la lucania non può competere che scegliendosi il proprio modello di sviluppo, coniugando incontaminato e produzione agricola, inconsueto e turismo, potenzialità ambientali e industria, senso di piccola comunità e sociale

miko somma

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voi non lo sapevate, ma…

ansa – Questa sera appuntamento con l’asteroide 2016 RB1, che ‘sfiorerà’ (ndr ha sfiorato) la Terra ad un decimo della distanza che la separa dalla Luna, ma senza alcun rischio per il pianeta. La sua scoperta è stata annunciata meno di 24 ore fa dalla Survey del Mount Lemmon in Arizona, ma pur trattandosi di un passaggio molto ravvicinato, visto che si troverà a 40.000 chilometri dall’orbita terrestre, non c’è da preoccuparsi, assicurano gli esperti.

”Si tratta di un oggetto largo 10 metri, quindi piccolo, ma il suo passaggio, previsto per le 19.20 italiane, è eccezionalmente ravvicinato”, commenta Gianluca Masi, responsabile del progetto Virtual Telescope, che ha contribuito all’osservazione e il calcolo della posizione di 2016 RB1. ”Sarà infatti appena al di là dell’orbita geostazionaria, quella del satellite Meteosat per intenderci – continua Masi – e la sua velocità rispetto alla Terra è di circa 8 chilometri al secondo. Va comunque detto che non rappresenta alcun pericolo per noi”. Purtroppo al momento in cui sarà più vicino alla Terra sarà ben visibile, anche con telescopi amatoriali, solo dall’emisfero australe, da Sudafrica e Australia.

Il dato più importante in questi casi, rileva Ettore Perozzi, responsabile delle operazioni presso il Centro coordinamento sui Neo (Near Earth Objects) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ”è conoscere l’orbita degli asteroidi per escludere se cadono o meno sulla Terra”. E anche se è stato individuato solo 24 ore prima del suo passaggio, non c’è da preoccuparsi. ”E’ abbastanza normale che ciò accada. Questi passaggi ravvicinati ci sono sempre stati, solo che prima non avevamo gli strumenti per vedere oggetti così piccoli, mentre ora sì”, assicura Perozzi. Sapere del passaggio di un asteroide con un anticipo di 24 ore “consentirebbe inoltre – ha detto – di avvertire la popolazione di non affacciarsi alla finestra per vederlo, nell’ipotesi che cadesse sulla Terra”.

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allerta meteo…

(ANSA) – ROMA, 6 SET – Dalle prime ore di domani temporali sulla Puglia, in rapida estensione a Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia. Previsti rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. Lo indica un nuovo avviso meteo della Protezione civile.

 © ANSA
Valutata per la giornata di oggi allerta ‘arancione’ (secondo di tre livelli) per rischio idrogeologico localizzato sulla punta sud-orientale della Sicilia. Stesso livello domani sui settori costieri abruzzesi, in Molise, Puglia e buona parte della Basilicata e della Campania, mentre risultano in allerta ‘gialla’ (rischio più basso) le Marche, alcuni settori di Lazio e Umbria, la restante parte del meridione e la Sicilia.

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mah, spesso hanno preso cantonate enormi rispetto ai livelli di criticità, ma credo che, anche potendo constatare errori in una scienza ancora troppo poco esatta, agli avvisi di criticità si debba sempre prestare la dovuta attenzione…ed allora attenzione in tutta la regione (naturalmente anche altrove) a chi si mette in viaggio (moderate la velocità, ricordando che i limiti, anche se a volte sembrano assurdi, hanno un loro senso intrinseco di garantire sicurezza, prima ancora che comminare multe salate) ed osservate le distanze di sicurezza, a chi lavora in campagna (fulmini), a chi si trova lungo le sponde di fiumi che potrebbero andare in piene improvvise, a chi è in mare per la pesca, a chi vive in prossimità di zone franose in movimento e naturalmente a tutti gli altri
                 

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gli squali antropofagi…

07/09/2016

roma non è roccacannuccia e così è impossibile non considerare su un livello nazionale quanto sta accadendo nella capitale che, ad elezioni che hanno dato un suffraggio enorme alla raggi, ancora non vede partire una giunta per il governo della cosa pubblica…a roma è in scena il paradigma di una politica squaliforme ed antropofaga che nasce dall’aver spudoratamente praticato quel “non c’è più destra, non c’è più sinistra”, il cui risultato pratico è stato la caduta di ogni livello etico in nome del potere fine a se stesso, che da un lato ha creato chi dell’etica ha fatto formale eticismo mentre pratica un elettoralismo continuo che non riesce a concretizzarsi in azione di governo, ovvero i grillini, dall’altro chi dell’etica proprio se ne frega, preferendo modelli autocratico-affaristici fondati su boiardi e vassallaggio, ovvero i renziani…

in mezzo c’è una città a me cara, in un paese che adoro, che deve trovare un progetto alternativo all’omologante capitalismo finanziario che è il vero dante causa di questi due modelli antinomici eppure spudoratamente così uguali

miko somma

questo per essere lapidari…vediamo se nel corso della giornata riesco a fare una disamina più accurata della situazione

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prima che il canto galli…

06/09/2016

a naso direi che prima che il canto galli ( 😀 ) in lucania andiamo al voto per le regionali…bene, il sottoscritto si candiderà alla presidenza con il progetto di comunità lucana aperto ad ogni forza abbia a cuore un destino non marginale/non globalizzato/non coloniale per la nostra regione

miko somma

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un terrificante peto della politica a nome matteo…

anche dalla lettura del post precedente – ma si, quello con quella bella foto che incornicia perfettamente una delle due personalità di renzi – avrete notato che parto da due presupposti, per la verità due tesi, per tentare di delineare non il futuro, ma un assetto che la politica del paese potrebbe assumere di qui a pochi mesi, con spartiacque proprio il referendum costituzionale, la cui data è ancora un mistero di fede…

ovviamente uno dei due presupposti, quello che il sottoscritto spera, ovvero la vittoria del NO, apre la porta ad alcune possibilità tutte da verificarsi, di cui però solo una conduce all’altro presupposto, la necessità sia per il paese, sia per l’europa, sia per la finanza internazionale che i conti pubblici siano in ordine e che il nostro debito non imploda in seguito a tensioni politiche ed ingovernabilità…

ma procediamo con ordine…chiaramente ed anche in mancanza di un quorum di votanti (ricordo infatti che il quorum del 50% più uno degli aventi diritto riguarda il solo referendum abrogativo, l’unico esistente nel nostro ordinamento oltre al referendum costituzionale) nessuno è probabilmente in grado di delineare con qualche ragionevole margine di sicurezza se nelle intenzioni attuali degli italiani prevalga la linea del si, ovvero quella di un cambio radicale della forma di governo, travestito comodamente da maggiore semplicità e minori spese, che conduce ad un premierato forte e senza accurati contro-bilanciamenti istituzionali in grado di frenare l’abuso eventuale e non escludibile che potrebbe derivare da troppo potere nelle mani di una sola persona, o, come è noto io auspico e mi batterò perché possa prevalere, la linea del NO, che lascia tutto esattamente così come è, senza drammi o momenti terminali, una repubblica parlamentare con una più che equilibrata suddivisione dei ruoli e dei controlli tra i poteri dello stato, riproponendosi comunque, anche in caso di una sua vittoria il tema di quanto sia l’inconcludenza delle forze politiche che rappresentano gli umori degli italiani a concludere e saper come concludere accordi alla luce del sole, affinché il paese riprenda a camminare, il cuore del problema governabilità e non certo una carta che stabilisce dei confini chiari alla civile e democratica convivenza tra i cittadini e la loro espressione elettorale, quindi anche al governo ed alla sua forma, particolare questo che è quasi criminale si faccia passare dietro le quinte…

dunque se vincesse il si, potere quasi assoluto al presidente del consiglio, che con una ottusa maggioranza parlamentare ottenuta con una legge elettorale che somiglia troppo al porcellum per potersi definire rappresentativa e non emanazione dei capi di partito, si elegge praticamente a suo volere presidente della repubblica e corte costituzionale (quindi i due unici organi che potrebbero inficiare le sue azioni legislative), con ciò acquistando un potere enorme e praticamente non tangibile da alcuna altra funzione dello stato, ovvero l’esecutivo controlla il legislativo (cosa che oggi già accade in parte con la enorme decretazione d’urgenza approvata poi da una maggioranza parlamentare eletta con il vecchio e dichiarato anticostituzionale porcellum che la stessa corte ha dovuto accettare rimanesse tale per il principio di continuità istituzionale, ovvero per impedire il caos nel paese in quello sciamannato 2013) e determina il controllo di merito costituzionale (d’altronde con il si già ritagliato su misura della sua azione), e potere assoluto immagino che chiunque abbia a cuore la democrazia, che ricordo è il governo dei tanti, sappia anche a quali conseguenze anche solo teoricamente possa portare…e neppure accenno ai danni che il neo-centralismo di una controrifoma del titolo V potrebbe produrre a livello di qualificazione sostanziale dei poteri territoriali più vicini ai cittadini, le regioni, seppur criticabilissime per le tante schifezze prodotte fin ora…quel che accadrebbe dopo è materia che nessuno è in grado di prevedere…

ma se invece vincesse il NO?…nulla cambierebbe ed il paese continuerebbe ad essere governato come oggi è governato e ricordiamo che governato bene o governato male è solo e soltanto questione di capacità o meno delle persone e delle forze politiche ad un efficace governo della realtà…

primo presupposto allora, vince il NO perché gli italiani sentono di non potersi fidare di un cambio costituzionale in grado di produrre in fieri e per le potestà concesse dalla carta modificata un autocrate che oggi  magari potrebbe essere renzi, domani chissà, un salvini, un grillo, persino un adinolfi o un qualunque pifferaio che incanta le folle come già qualcuno le incantava da noi negli anni 20 dello scorso secolo o nel reich tedesco negli anni 30 dello stesso…

si dimetterebbe renzi a quel punto?…ovviamente, conoscendo la sua propensione a raccontare balle e rimangiarsi tutto, tenterà di non dimettersi, come già in qualche modo in dichiarazioni recenti tenta già di far passare, ed a quel punto tutto dipenderebbe dalle dimensioni della vittoria del NO, se di margine e con pochi votanti produrrebbe una fotografia che renzi farebbe interpretare come la parte piena del bicchiere mezzo vuoto, se invece massiccia e con buona partecipazione al voto, produrrebbe una slavina inarrestabile che prima che lo stesso parlamento possa farlo inciampare in una sfiducia, porterebbe renzi a dimettersi per tentare la carta di un reincarico da parte di un silente fino ad ora mattarella, che però non potrebbe che rimandarlo di fronte al parlamento o per riconfermare il governo attuale o tentare una nuova maggioranza che la sua stessa persona renderebbe impossibile, quindi un ritorno alla linea di partenza che renzi sa benissimo non poter reggere proprio nel suo stesso partito…

unica chance, tentare la carta del voto, ma il voto eventuale produrrebbe due ipotesi, una, si vota con l’italicum e con renzi ancora segretario del pd, quindi in grado di determinare le liste del suo partito, ma a quel punto, rimanendo il senato alle sue attuali funzione e composizione, si dovrebbe andare al voto con due sistemi elettorali, l’italicum alla camera, per la quale è stato espressamente ed unicamente previsto, il consultellum, ovvero un quasi ritorno alla legge elettorale precedente il porcellum, il cosiddetto mattarellum, al senato…un casino micidiale!!!…con la concreta possibilità di determinare due maggioranze diverse, una alla camera ed una al senato, e quindi una pericolosa ingovernabilità di fatto (e ricordo che è pendente presso la corte costituzionale il giudizio proprio sull’italicum che solo in caso di bocciatura allora potrebbe riaprire il discorso elezioni)…

troppo perché europa e mercati possano tollerare…si ritornerebbe allora, dietro evidenti pressioni, allo stesso schema del 2011, con il resosi necessario siluramento di berluskoni ed un incarico tecnico, supportato ad un governo di semi-unità nazionale a fare da puntello politico, a mario monti, uomo di riferimento della finanza mondiale, per riportare calma sui mercati secondari del debito pubblico e garantire tenuta dei conti e del debito stesso…e se si ritornasse a questo schema chi, se non pier carlo padoan, uomo del fondo monetario internazionale, a garantire che la finanza pubblica non scoppi?…

prospettiva drammatica, come è evidente…il quadro politico di sostegno non potrebbe allora che riportare in asse di governo anche forza italia (che in parlamento ha ancora una sostanza numerica che forse la realtà elettorale attuale non gli riconsegnerebbe affatto) con l’evidenza del mantenimento strenuo dei due principali assi riformatori (per il sottoscritto deformatori) voluti da commissione ue e mercati, pensioni e jobs act. l’uno imposto dal governo monti, l’altro proprio da questo crudele quaquaraquà di rignano fiorentino, ma con la possibilità per il parlamento di prendersi un anno e mezzo per dare una legge elettorale al paese e ritornare al voto a scadenza naturale, ovvero nel 2018…

ovviamente tenete presente che il parlamento sarebbe l’attuale, e quindi la cosa potrebbe anche far tremare i polsi, ma a qual punto non ci sarebbe alternativa altra che varare una buona legge elettorale in grado di traghettare il paese fuori dal pantano…bene o male, non sappiamo, ma credo che, anche con un governo siffatto e che, ricordo, non avrebbe poi da far altro che tenere il debito, lo spazio temporale di un anno e mezzo sia sufficiente non solo ad una legge elettorale che rappresenti tutti i partiti, con ciò rasserenandosi il clima, ma anche e forse soprattutto alla composizione di alternative politiche al quadro attuale, troppo determinato dal porcellum e dalle sue storture di liste bloccate per potersi dire una scelta degli italiani…

staremo a vedere dunque, ma la battaglia per il primo dei presupposti entra nel vivo e per me, come spero per tutti voi, si comincia con il dire NO a questa schifezza illeggibile, confusa e liberticida che al posto di un probabile padoan ci obbligherebbe a sopportare per qualche decennio un terrificante peto della politica a nome matteo…

miko somma 

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il fanfarone…

La realtà è che il paese è stanco di questo fanfarone e del suo governo da filodrammatica di provincia, ma non vede ancora alternative del tutto praticabili…occorre costruirle a partire dal NO al referendum e dal probabile “commissariamento” della politica italiana fino al 2018…ed a garanzia dei conti pubblici pier carlo padoan a capo di un governo di semi-unità nazionale

 

 

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fertility day…

01/09/2016

questa pericolosa buffonata del fertility day (che meno provincialmente si poteva anche chiamare giornata della fertilità) è l’ulteriore prova della demenza catto-bigotto-protofascistoide che avvolge ormai tutta la politica italiana come una pellicola di domopack riutilizzata…qualcuno spieghi a costoro che se la fertilità di un paese è a rischio, le cause sono sempre e solo tutte socio-economiche, poichè anche la cultura del disimpegno familiare nasce dalla mancanza di una prospettiva per il futuro…e qualcuno spieghi a qualcun altro che gli immigrati ed il loro tasso di fertilità servono anche ad impedire che nel paese collassino i servizi

miko somma

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bufera romana a 5 stelle…

ansa – Il capo di gabinetto di Roma Capitale, Carla Raineri, e l’assessore al bilancio Marcello Minenna, hanno rassegnato ieri le proprie dimissioni. E’ quanto si apprende dallo stesso assessore del Comune di Roma.

“Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all’ANAC che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della dottoressa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto ‘la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 TUEL’ e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria’. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca”.

“Ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni già ieri”, dice all’ANSA Carla Romana Raineri. A chi le chiede i motivi della sua scelta risponde che li “espliciterà con un successivo comunicato ufficiale”.

“Rispetto il lavoro del sindaco – commenta Renzi – ha vinto lei, a lei onori e oneri, non metto bocca sulla squadra, chi vince ha la responsabilità e il dovere di governare”.

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ricorderete la querelle sul capo di gabinetto ed il suo stipendio da favola, questione a quanto pare chiarita da un’occhiata più approfondita al testo unico sugli enti locali (tuel) che recita chiaramente

Art. 90
Uffici di supporto agli organi di direzione politica.

1. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della Giunta o degli assessori, per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni.

2. Al personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali.

3. Con provvedimento motivato della Giunta, al personale di cui al comma 2 il trattamento economico accessorio previsto dai contratti collettivi può essere sostituito da un unico emolumento comprensivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale.

3-bis. Resta fermo il divieto di effettuazione di attività gestionale anche nel caso in cui nel contratto individuale di lavoro il trattamento economico, prescindendo dal possesso del titolo di studio, è parametrato a quello dirigenziale. (1)

(1) Comma aggiunto dall’art. 11, comma 4, D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 114.
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(2) Per le nuove disposizioni in materia di città metropolitane, province e unioni e fusioni di comuni, vedi la L. 7 aprile 2014, n. 56.

mentre era parsa aprirsi una finestra per questa “immoralità” a 5 stelle nell’art. 110 che recita

Art. 110
Incarichi a contratto.

1.   Lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato. Per i posti di qualifica dirigenziale, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi definisce la quota degli stessi attribuibile mediante contratti a tempo determinato, comunque in misura non superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica della medesima qualifica e, comunque, per almeno una unità. Fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, gli incarichi a contratto di cui al presente comma sono conferiti previa selezione pubblica volta ad accertare, in capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza pluriennale e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico. (1)

2. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, negli enti in cui è prevista la dirigenza, stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a tempo determinato per i dirigenti e le alte specializzazioni, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al 5 per cento del totale della dotazione organica della dirigenza e dell’area direttiva e comunque per almeno una unità. Negli altri enti, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, solo in assenza di professionalità analoghe presenti all’interno dell’ente, contratti a tempo determinato di dirigenti, alte specializzazioni o funzionari dell’area direttiva, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al 5 per cento della dotazione organica dell’ente arrotondando il prodotto all’unità superiore, o ad una unità negli enti con una dotazione organica inferiore alle 20 unità.

3. I contratti di cui ai precedenti commi non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco o del presidente della provincia in carica. Il trattamento economico, equivalente a quello previsto dai vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati per il personale degli enti locali, può essere integrato, con provvedimento motivato della Giunta, da una indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. Il trattamento economico e l’eventuale indennità ad personam sono definiti in stretta correlazione con il bilancio dell’ente e non vanno imputati al costo contrattuale e del personale.

4. Il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie.

5. Per il periodo di durata degli incarichi di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo nonché dell’incarico di cui all’articolo 108, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono collocati in aspettativa senza assegni, con riconoscimento dell’anzianità di servizio. (2)

6. Per obiettivi determinati e con convenzioni a termine, il regolamento può prevedere collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità.

(1) Comma così sostituito dall’art. 11, comma 1, lett. a), D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 114.
(2) Comma così sostituito dall’art. 11, comma 1, lett. b), D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 114.
(3) Per le nuove disposizioni in materia di città metropolitane, province e unioni e fusioni di comuni, vedi la L. 7 aprile 2014, n. 56

ma ben al di là della stessa questione stipendio, che tutto sommato rimane un inciampo per dilettanti (ed i 5 stelle lo sono, ciò detto bonariamente) ciò che è da rimarcarsi invece è l’abbandono dell’assessore che apre un “buco” in una giunta già insediatasi con una certa difficoltà e che di certo non farà altro che aprire la porta a profondi dissidi nei grillini romani, dissidi evidenti già perima delle elezioni e palesatisi proprio nella difficoltà ed il ritardo a varare la giunta…

ora si tratta di governi locali, per i quali i 5 stelle potrebbero ben governare, esattamente come chiunque altro, e francamente penso che non si debba prendere a paradigma un caso locale per rinfocolare polemiche nazionali tra 5 stelle e pd (le dichiarazioni di renzi in tal senso sono un mascheramento che da qualche tempo costui adotta per diluirsi nella istituzionalità della sua figura di treccartaro, lasciando le polemiche spicce e viscerali ai suoi fedelissimi), ma il problema rimane tutto e lo esplicito in una domanda…

sono in grado i 5 stelle di governare realtà complesse come una grande citta di 3 milioni di abitanti, capitale del paese e culla di infiniti vizi storici, o addirittura un paese intero?…

io francamente penso di no, ma il risultato delle urne è lì a dire che occorre lasciare tempo alla raggi di prendere dimestichezza con il suo ruolo che, assunti incarichi di governo, non è più quello di usare l’apriscatole, ma appunto governare…

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