vaccinazioni, sotto il 95% rischio per tutti…

30/09/2016

la percentuale di vaccinazioni cala sotto il 95%, la soglia minima di sicurezza contro il ritorno di malattie ormai debellate…incoscienti, i bambini vanno vaccinati!!!…come credete che la mortalità infantile si sia ridotta, con la nutella?

ma perché con questo post me la prendo tanto con chi non fa vaccinare i propri figli, preda di suggestioni tecno-medievali prive di ogni base scientifica e che veicolano principalmente nel web ed anche su siti a carattere politico (credo tutti sappiate a chi mi riferisco),  esponendoci al rischio che ritornino malattie ormai scomparse ed i cui effetti nel corso dei secoli hanno fatto stragi di bambini e lasciato gravissimi danni indelebili e permanenti ai sopravvissuti?…

perché purtroppo l’italia in questi ultimi anni è diventato uno dei paesi meno virtuosi in tema di vaccinazioni, con cali evidenti, costanti e preoccupanti delle coperture vaccinali, come i dati dell’istituto superiore di sanità e del ministero della salute, verificati dalla comunità scientifica nazionale ed internazionale, tristemente ci raccontano, con le coperture vaccinali per malattie come poliomielite, tetano, difterite ed epatite B sotto al 95%, considerato la soglia di sicurezza (e subito dopo arriveremo a comprendere perché) e coperture che scendono sotto l’86% per morbillo, parotite e rosolia, patologie per cui oltre 358mila bambini non sono stati vaccinati negli ultimi 5 anni, seppure occorre dire che nei paesi occidentali tali malattie non rappresentano, tranne rari casi di complicanze che comunque esistono, un vero e proprio rischio sociale (il sottoscritto, come tanti altri lettori, da piccolo “ha fatto” tutte le sue brave malattie esantematiche, ovvero morbillo, rosolia, varicella e la cosiddetta quarta malattia senza riportare alcun danno)…

ora, io non sono un medico, ma ritengo, da persona razionale, attenta al tema sociale della sanità e che si informa correttamente, di poter dire qualcosa in merito…e allora, ma cos’è mai questa benedetta soglia del 95% oltre la quale una malattia può considerarsi come non presente ed al di sotto della quale invece il rischio del ritorno dell’agente patogeno che la causa diviene più concreto?… 

si tratta della cosiddetta immunità di gregge, per la quale anche ai non vaccinati si estendono gli effetti di copertura della stessa vaccinazione, sempre però che tale copertura sia superiore alla soglia del 95%, al di sotto della quale l’agente patogeno continuerebbe a circolare, infettando i non vaccinati, nell’ovvietà che maggiore è tale percentuale di vaccinati, minore è la circolazione del patogeno che finisce per non infettare anche i non vaccinati, e viceversa minore è la copertura e maggiore sarà la circolazione, con rischio di un ritorno massivo della malattia…

l’importanza medico-sociale delle vaccinazioni dovrebbe essere allora già chiara, ma forse ancor di più chiarisce l’importanza delle vaccinazioni il fatto che è l’oms (organizzazione mondiale della sanità, non una filiale propagandistica delle case farmaceutiche)  ad affermare che i vaccini sono in grado di salvare 2,5 milioni di vite l’anno nel mondo, eppure il valore della prevenzione vaccinale non è spesso adeguatamente compreso per poca sensibilità dei governi o addirittura respinto con motivazioni etnico-religiose (vedi alcune zone tribali del pakistan) e rischia ancor di più di essere in pericolo a causa della grande disinformazione che si nutre di falsi miti, seppur privi di ogni base scientifica, e che riesce ad `attecchire´ su un’opinione pubblica sempre meno sensibile, quando non volutamente distante, alla comunicazione ufficiale…

il rischio reale è che tornino malattie “dimenticate” come la difterite, già comparsa in spagna, quando non la poliomielite o il tetano diffuso, o che anche le morti per morbillo non siano più un’eccezione, come nel caso della bimba deceduta per una complicanza lo scorso anno a roma, con vere e proprie piccole epidemie che ovviamente colpirebbero le fasce non vaccinate… 

traggo da un articolo della stampa, rimandandovi alla stessa per l’interezza dell’articolo (http://www.lastampa.it/2015/10/05/scienza/benessere/salute/vaccini-in-forte-calo-allarme-in-italia-siamo-al-limite-della-soglie-di-sicurezza-CbsAnLJ0qybyPQ6mmj2sTM/pagina.html) …«La copertura vaccinale nel nostro Paese – rileva Walter Ricciardi, neopresidente dell’Iss – è al limite della soglia di sicurezza e diventa ormai improcrastinabile l’approvazione del nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale proposto da Ministero della Salute, Consiglio Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Sanità ed Agenzia Italiana del Farmaco al Tavolo di coordinamento per la prevenzione delle Regioni italiane». 

Secondo i dati sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale scende ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura dell’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno. Le conseguenze, sottolinea Ricciardi, sono per tutta la collettività. «Se non si ha più la cosiddetta `immunità di gregge´ – ricorda l’esperto – aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo».  

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA POLIOMIELITE (Tulle le mappe si riferiscono all’anno 2014. Fonte:  MINISTERO della SALUTE)*

 

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO IL TETANO*  

 

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO L’EPATITE B*  

 

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA ROSOLIA*  

 

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO IL MORBILLO*  

 

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA PAROTITE*  

 

MAPPA – PERCENTUALE DI BAMBINI VACCINATI CONTRO LA DIFTERITE*  

In aiuto di chi ha dei dubbi debutta oggi il call center nazionale Vaccini e Vaccinazioni. A promuoverlo, il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del ministero della Salute e dall’Università degli Studi di Foggia a cui fa capo il progetto. Il numero verde 800 56 18 56 sarà attivo il lunedì dalle 10 alle 18.

*Il Ministero della Salute non fornisce dati sulla situazione della Sardegna

e come potrete vedere dalle accuratissime cartine, la nostra regione si situa su una fascia di ottimale protezione vaccinale, ma oltre all’informazione quello che mi premeva urlare ai tanti che purtroppo cadono vittima di disinformazione da web o da “sentito dire”, catastrofismo millenarista, complottismo (le multinazionali, pur voraci e vempiresche, ancora rispondono stato per stato agli organi deputati alla sanità) e falsi miti curativi (il caso di vannoni è ancora tristemente recente), è “FATE VACCINARE I VOSTRI BIMBI PER AMORE VERSO DI LORO E VERSO VITE CHE, COME LE VOSTRE LO SONO STATE, HANNO DIRITTO AD USUFRUIRE DELLE CURE PREVENTIVE CHE TANTI RICERCATORI-EROI HANNO SVILUPPATO SPESSO IN SOLITARIO, SENZA FONDI E NEL SOSPETTO SOCIALE CHE SI ALIMENTA DI IGNORANZA A-SCIENTIFICA…soprattutto abbiate a cuore anche la salute della società in cui vivete!!!”

La pertosse è una malattia batterica, caratterizzata da attacchi di tosse, difficoltà a respirare, soprattutto all’inspirazione, e conati di vomito causati dalle secrezioni bronchiali o dal cibo. Spesso sono i genitori portatori sani del batterio che trasmettono la malattia ai loro figli senza neanche saperlo. I violenti attacchi di tosse durano parecchie settimane e impediscono al bambino di respirare, dormire e alimentarsi. Nel lattante, questa malattia può provocare delle pause respiratorie o addirittura un arresto della respirazione. Le altre complicazioni della pertosse sono le polmoniti, le otiti medie, le convulsioni (2-4% dei casi) e delle lesioni cerebrali (5 casi su 1000) che possono lasciare delle gravi conseguenze a vita. Un bambino su 1000 muore di pertosse. Il trattamento antibiotico non previene le complicazioni della pertosse.

> La poliomielite o paralisi infantile è dovuta a un virus trasmesso tramite il contatto con le feci (mani sporche) o con acqua contaminata. Molte persone contraggono questa infezione senza accorgersi. Nell’1% delle persone infette, la malattia si presenta come una paralisi dolorosa e sovente irreversibile. Prima che il vaccino esistesse, era frequente mettere a letto la sera un bambino sano e ritrovarlo l’indomani paralizzato a vita. Le paralisi colpiscono le braccia e/o le gambe; se il virus colpisce il cervello, in modo particolare i centri di controllo della respirazione o della circolazione sanguigna, la malattia è mortale in 2- 6 ammalati su 10. Non esiste alcun farmaco per curare la poliomielite. Grazie alla vaccinazione sistematica, nessun caso di paralisi infantile è stato registrato in Svizzera dal 1982. Purtroppo però il virus è tuttora in circolazione in diverse regioni del mondo.

> Haemophilus influenzae tipo b (Hib) è il nome del batterio responsabile, nei lattanti e i bambini piccoli, di una meningite purulenta o di una infiammazione dell’epiglottide che può provocare un rapido soffocamento. Nonostante la somministrazione di antibiotici efficaci, nel 10% degli ammalati questa malattia lascia dei postumi gravi e irreversibili come una sordità, un handicap fisico o mentale, o evolve verso il decesso. Prima dell’introduzione della vaccinazione in Svizzera, 1 bambino su 500 era vittima di un’infezione severa legata a Hib. Da quando questa vaccinazione fa parte del calendario vaccinale di base, si regi-strano annualmente soltanto pochi casi, maggiormente nei bambini non vaccinati o vaccinati in modo insufficiente.

> L’epatite B è una malattia virale che colpisce il fegato. La si contrae tramite il contatto con il sangue o in occasione di rapporti sessuali non protetti con una persona infetta. La malattia acuta si manifesta con un’itterizia (colorazione gialla della pelle e degli occhi), una spossatezza e conati di vomito; può però anche non presentare alcun sintomo. Il rischio maggiore dell’epatite B è la sua evoluzione verso una forma cronica, con il possibile sviluppo di una cirrosi e/o di un cancro del fegato. Questo rischio è particolarmente alto per i neonati di madre affetta da un’epatite B cronica, perciò questi neonati devono essere assolutamente protetti alla nascita tramite la vaccinazione. Tra gli adulti, circa 1 persona infetta su 10 sviluppa un’epatite B cronica. Quando una persona è stata infettata da questo virus, l’infezione permane per tutta la vita. La vaccinazione generalizzata degli adolescenti contro l’epatite B è raccomandata dal 1997.

  

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