più renziani di renzi…

09/12/2016

curioso come tanti renziani siano diventati più renziani di renzi, credendo davvero che quel 40% di si siano la base del nuovo partito peron-renziano e spingendosi, entusiasti come lemming, verso un suicidio collettivo alla jim jones
#lamessaèfinita

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la mappa degli arretrati

 

ansa – Ecco quanto costa un mutuo o un affitto, da Nord a Sud, e quante sono le famiglie che dichiarano di non riuscire a tenere il passo con le scadenze di pagamento. Nella tabella che segue per ogni area del Paese è riportata la spesa media della rata mensile e, nell’ultima colonna, le percentuali di chi è in arretrato. I dati sono quelli dell’Istat, relativi al 2015. Si fa riferimento all’indagine sul reddito e le condizioni di vita delle famiglie, per cui sono appena state aggiornate le serie, e all’indagine sulla spesa per consumi, in cui viene anche evidenziato che sono poco più di 3,2 milioni le famiglie che pagano un mutuo (il 17,7% di quelle che vivono in abitazioni di proprietà). La fetta dei nuclei in affitto è invece pari al 18,0% del totale (poco più di 4,5 milioni).

 

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miscellanea post-voto…

07/12/2016

Credo che sarebbe interessante ascoltare oggi l’area dem dare al guitto un solidale benservito che lo lascia il segreteria, ma lo stringe in un percorso assai penoso per quello sconfinato ego di piccolo napoleone di provincia…sarebbe, ma ho cose più importanti come costruir su macerie o mantenermi vivo 🙂
#quoquetudarius

06/12/2016

:-D…no, sto ancora ridendo, ma credo che la chiosa su renzi, il suo governo ed il referendum l’abbia espressa sommessamente questa sera un genuino signore di paese davanti ad un televisore che gli rimandava un servizio sulle sue dimissioni…
testuali parole “e mo’ tricatill ‘ncul” (trad. e adesso strofinatelo nel solco delle natiche)…muoio

06/12/2016

Voglio vedere questo parlamento largamente illegittimo (per quel benedetto principio di continuità istituzionale, si è costretta la corte alla sua prima decisione politica, la seconda sul rinvio dell’esame dell’italicum) ritrovare un dignitoso sussulto di indipendenza dalle segreterie e mettersi al lavoro per la legge elettorale…essù, dai

06/12/2016

Mi pare che, dopo tanti voti “contro” in occidente – e quello italiano è l’unico voto davvero maturo e responsabile di un popolo -solo uno stolto potrebbe pensare ancora al populismo come causa e non come effetto di quei voti, mentre appare sempre più evidente una richiesta di uscita da una certa globalizzazione che ha prodotto molta ricchezza per pochi e tanta povertà per troppi

06/12/2016

Qualcuno crede che quel 40% di si sia la cifra del suo partito neo-peronista e per questo azzardo da baro rilancia una mano di poker che farebbe molto male al paese, ma sarà il suo ritorno dall’elba e la sua waterloo e la storia lo bollerà come l’IRRESPONSABILE capo di una armata di fantocci senza rispetto del paese

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problema elezioni…

05/12/2016

Non per frenare le gioie, ma, come già dicevo molte settimane fa, sarebbe il caso che chi invoca il voto subito riflettesse sul fatto che

1) l’italicum è nelle more di giudizio di costituzionalità

2) anche passasse indenne l’italicum, occorrerebbe analoga legge per il senato

3) andare al voto con due sistemi diversi sarebbe folle perchè consegnerebbe maggioranze diverse

4) è mattarella che, sentiti i partiti, decide

5) occorre approvare la legge di stabilità, che mi auguro depurata dalle abbondanti mance del guitto, per evitare un inedito e pericoloso esercizio provvisorio di bilancio

6) guardate che il voto è stato ampiamente trasversale e nè da un lato, nè dall’altro, prefigura maggioranze politiche

7) occorre che il pd renziano si autoepuri dai tanti sorci in cerca di altre navi e nel pd sia guerra al colpevole di uno sfascio epocale, anche finanziario

8) il paese deve metabolizzare la campagna elettorale…

possiamo tranquillamente andare al voto nella prossima primavera-estate

05/12/2016

Qui siamo in mano al veleno di grillo che vuol far cassa ed all’irresponsabilità di renzi che non si dimette da segretario pd…si deve votare, ma non si può andare a votare in queste condizioni o il paese scivola nel disordine e nei disordini…mattarella convochi le camere ed indichi tassativamente la strada, perchè tocca a lui indicarla e non al calcolo di questo o di quello, o sarà il disastro della democrazia e del paese

06/12/2016

Qualcuno crede che quel 40% di si sia la cifra del suo partito neo-peronista e per questo azzardo da baro rilancia una mano di poker che farebbe molto male al paese, ma sarà il suo ritorno dall’elba e la sua waterloo e la storia lo bollerà come l’IRRESPONSABILE capo di una armata di fantocci senza rispetto del paese

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i numeri della disfatta dello schiformismo

italia

Elettori

46.720.943

 

Votanti

31.997.916

68,48 %

Sezioni pervenute: 61.551 su 61.551

 

SI

 

NO

12.709.515 (40,05%)

19.025.275

(59,95%)

Schede bianche

74.120

0,23 %

Schede nulle

187.778

0,58 %

Schede contestate e non assegnate

1.228

0,00 %

         

 

Regione BASILICATA

Scrutini Italia – Regione : BASILICATA – Referendum del 4 dicembre 2016

Elettori

467.000

 

Votanti

293.546

62,85 %

Sezioni pervenute: 681 su 681

 

SI

 

NO

98.924 (34,11%)

191.081 (65,89%)

Schede bianche

900

0,30 %

Schede nulle

2.629

0,89 %

Schede contestate e non assegnate

12

0,00 %

 

Provincia di POTENZA

Scrutini Italia – Provincia : POTENZA – Referendum del 4 dicembre 2016

Elettori

307.028

 

Votanti

194.003

63,18 %

Sezioni pervenute: 452 su 452

 

SI

 

NO

67.564 (35,28%)

123.968 (64,72%)

Schede bianche

665

0,34 %

Schede nulle

1.800

0,92 %

Schede contestate e non assegnate

6

0,00 %

Provincia di MATERA

Scrutini Italia – Provincia : MATERA – Referendum del 4 dicembre 2016

Elettori

159.972

 

Votanti

99.543

62,22 %

Sezioni pervenute: 229 su 229

 

SI

 

NO

31.360 (31,85%)

67.113 (68,15%)

Schede bianche

235

0,23 %

Schede nulle

829

0,83 %

Schede contestate e non assegnate

6

0,00 %

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l’ultima offesa e le paure insufflate ad arte…

e dopo l’ultima offesa al popolo italiano pronunciata in coerenza al suo personaggio tragico – “non ha capito” (ed invece io trovo che il popolo abbia capito benissimo) – renzi, alquanto irresponsabilmene lascia prima di aver testato quanto il presidente della repubblica poteva rimarcare su un voto che non era in relazione diretta con il suo governo, credendo forse di aver sottratto qualcosa al paese con le sue dimissioni (ma è tipico dei bimbi viziati portarsi via il pallone perché si perde) e sicuramente pensando al suo ritorno da gestire dalla sede pd di via del nazareno (e si vedrà quanti topi lasciano la nave e quanta sarà la rabbia “responsabile” della minoranza pd)…

staremo a vedere (ho fatto un paio di mesi fa delle previsioni istituzionali a breve termine, governo di scopo affidato a padoan, in attesa del varo di una legge elettorale condivisa), ma la prima e sicura conseguenza del voto e delle dimissioni è sin da ora la demolizione della strategia della paura che questi loschi figuri hanno avallato, il crollo dei mercati e l’ascesa senza limiti dello spread, paura che pare essere svanita già in queste prime ore del mattino… 

ansa – Milano dopo aver viaggiato in terreno negativo nella prima fase di contrattazioni è tornata in positivo. A Piazza Affari la volatilità è alta e l’attenzione è concentrata sui bancari, che limano i cali dell’apertura. In particolare Mps, ‘sorvegliata speciale’ della giornata, dopo essere stata fermata alle contrattazioni, ha annullato le perdite portandosi in terreno positivo (+0,7%). Riducono il calo invece Popolare di Milano (-0,3%), Banco (-0,1%), Unicredit (-0,4%), mentre Intesa gira in positivo (+0,6%). Sono invece in terreno positivo Saipem (+4,5%), Leonardo-Finmeccanica (+4,12%), Ferrari (+2%), Fca (+3,5%) e Luxottica (+2,19%).

Anche le principali Borse Europee hanno aperto in rosso ma senza panico, recuperando subito dopo. A metà mattinata, le borse europee si sono portate sotto il segno positivo dopo aver aperto in terreno negativo. L’indice Euro Stoxx 50 è a +1,42%, Londra a +0,83%, Parigi a +1,34%, Francoforte +1,88%. Bene anche la Spagna, con Madrid che sta a +1,1%.

L’euro dopo essere sceso questa notte ai minimi da 20 mesi poco sopra 1,05 sul dollaro ha poi recuperato e viaggia a 1,064. Anche lo spread tra Btp e Bund tedesco, dopo una fiammata iniziale fino a quota 178 punti, in crecsita di olre 10 sui livelli di venerdì è risceso a 169 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,99%

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i primi dati reali

Elettori 46.720.943
Sezioni pervenute: 1.713 su 61.551
SI
Created with Highcharts 4.2.739,63%39,63%39,63%60,37%60,37%60,37%

 

NO
244.378 372.243
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l’affluenza al voto in basilicata e nelle province italiane alle 19…

dai dati del ministero dell’interno

Provincia di POTENZA – Affluenza alle urne – Referendum del 4 dicembre 2016

  Num. comuni/Totale % ore 12:00 % ore 19:00 % ore 23:00
               
POTENZA   14,92 48,72
               
ABRIOLA   15,43 47,82
ACERENZA   11,32 46,74
ALBANO DI LUCANIA   10,93 45,64
ANZI   10,24 37,81
ARMENTO   13,43 42,49
ATELLA   13,03 54,72
AVIGLIANO   15,72 52,24
BALVANO   14,13 44,66
BANZI   11,41 47,12
BARAGIANO   14,45 47,96
BARILE   15,28 54,96
BELLA   16,69 44,20
BRIENZA   11,41 42,76
BRINDISI MONTAGNA   15,70 48,07
CALVELLO   12,09 41,90
CALVERA   15,68 49,85
CAMPOMAGGIORE   12,51 50,51
CANCELLARA   9,92 40,43
CARBONE   18,62 45,69
CASTELGRANDE   15,87 42,97
CASTELLUCCIO INFERIORE   13,09 45,51
CASTELLUCCIO SUPERIORE   12,37 45,28
CASTELMEZZANO   14,96 55,82
CASTELSARACENO   13,80 51,09
CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA   8,52 36,84
CERSOSIMO   12,36 35,54
CHIAROMONTE   14,56 47,18
CORLETO PERTICARA   9,15 38,15
EPISCOPIA   13,71 46,25
FARDELLA   9,84 48,42
FILIANO   14,01 51,98
FORENZA   9,98 40,63
FRANCAVILLA IN SINNI   10,79 40,08
GALLICCHIO   15,11 50,62
GENZANO DI LUCANIA   12,31 44,59
GINESTRA   13,79 58,79
GRUMENTO NOVA   12,89 48,12
GUARDIA PERTICARA   7,18 40,16
LAGONEGRO   14,06 47,29
LATRONICO   12,62 48,89
LAURENZANA   12,31 37,39
LAURIA   13,43 49,94
LAVELLO   14,92 44,78
MARATEA   14,31 48,89
MARSICO NUOVO   10,32 44,33
MARSICOVETERE   15,20 50,62
MASCHITO   12,46 47,82
MELFI   14,41 48,05
MISSANELLO   17,20 51,37
MOLITERNO   12,29 42,13
MONTEMILONE   9,46 35,95
MONTEMURRO   13,43 48,22
MURO LUCANO   14,51 46,32
NEMOLI   13,57 51,99
NOEPOLI   11,16 39,55
OPPIDO LUCANO   14,70 52,67
PALAZZO SAN GERVASIO   12,77 45,63
PATERNO   10,26 42,12
PESCOPAGANO   16,24 51,83
PICERNO   14,29 44,15
PIETRAGALLA   18,04 54,43
PIETRAPERTOSA   9,50 38,03
PIGNOLA   13,66 45,91
POTENZA   19,02 54,90
RAPOLLA   16,45 53,48
RAPONE   14,86 51,01
RIONERO IN VULTURE   13,95 46,41
RIPACANDIDA   17,35 49,71
RIVELLO   14,98 49,89
ROCCANOVA   11,85 49,26
ROTONDA   11,42 39,32
RUOTI   14,22 42,83
RUVO DEL MONTE   12,94 48,67
SAN CHIRICO NUOVO   10,71 50,64
SAN CHIRICO RAPARO   12,86 42,97
SAN COSTANTINO ALBANESE   13,02 40,97
SAN FELE   17,74 53,04
SAN MARTINO D’AGRI   17,22 60,06
SAN PAOLO ALBANESE   14,58 42,50
SAN SEVERINO LUCANO   14,39 50,00
SANT’ANGELO LE FRATTE   14,64 45,00
SANT’ARCANGELO   12,18 46,10
SARCONI   16,08 45,50
SASSO DI CASTALDA   14,30 48,94
SATRIANO DI LUCANIA   17,43 50,89
SAVOIA DI LUCANIA   15,25 46,91
SENISE   16,93 53,91
SPINOSO   10,92 45,75
TEANA   10,34 48,85
TERRANOVA DI POLLINO   13,81 46,73
TITO   16,94 49,68
TOLVE   15,72 46,44
TRAMUTOLA   12,09 49,38
TRECCHINA   13,39 48,45
TRIVIGNO   11,93 52,07
VAGLIO BASILICATA   13,79 51,84
VENOSA   16,72 48,38
VIETRI DI POTENZA   16,14 47,97
VIGGIANELLO   12,25 41,84
VIGGIANO   14,58 47,98

 

Provincia di MATERA – Affluenza alle urne – Referendum del 4 dicembre 2016

  Num. comuni/Totale % ore 12:00 % ore 19:00 % ore 23:00
               
MATERA Tutti 13,69 46,37
               
ACCETTURA   9,76 45,11
ALIANO   10,58 44,28
BERNALDA   13,17 46,57
CALCIANO   13,06 49,54
CIRIGLIANO   14,62 46,25
COLOBRARO   13,98 47,28
CRACO   13,15 44,56
FERRANDINA   12,06 44,96
GARAGUSO   10,23 41,90
GORGOGLIONE   12,37 53,96
GRASSANO   13,13 48,16
GROTTOLE   10,84 45,03
IRSINA   11,47 39,16
MATERA   16,26 50,64
MIGLIONICO   16,00 50,14
MONTALBANO JONICO   12,20 42,98
MONTESCAGLIOSO   13,37 41,64
NOVA SIRI   14,21 50,36
OLIVETO LUCANO   9,09 51,42
PISTICCI   12,57 42,65
POLICORO   14,31 47,17
POMARICO   8,96 38,67
ROTONDELLA   12,62 42,47
SALANDRA   9,66 41,61
SAN GIORGIO LUCANO   13,88 47,63
SAN MAURO FORTE   8,64 40,25
SCANZANO JONICO   12,76 45,71
STIGLIANO   8,57 36,77
TRICARICO   13,82 46,02
TURSI   12,26 42,52
VALSINNI   13,71 48,06

Italia

Affluenza alle urne – Referendum del 4 dicembre 2016

  Num. comuni /Totale % ore 12:00 % ore 19:00 % ore 23:00
               
ITALIA 7.994 / 7.998 20,14 57,22
               
PIEMONTE 1.200 / 1.202 21,64 60,54
ALESSANDRIA Tutti 22,46 59,38
ASTI Tutti 20,44 57,76
CUNEO Tutti 22,75 61,22
NOVARA Tutti 22,56 61,64
TORINO 313 / 315 20,72 60,51
VERCELLI Tutti 23,64 61,14
BIELLA Tutti 24,48 62,49
VERBANO-CUSIO-OSSOLA Tutti 22,48 59,94
               
VALLE D’AOSTA Tutti 22,34 60,77
AOSTA Tutti 22,34 60,77
               
LOMBARDIA 1.525 / 1.527 23,87 64,19
BERGAMO Tutti 26,36 67,71
BRESCIA Tutti 24,69 66,51
COMO Tutti 23,46 63,32
CREMONA Tutti 25,28 65,13
MANTOVA Tutti 24,51 63,43
MILANO Tutti 23,27 62,93
PAVIA Tutti 20,53 59,12
SONDRIO Tutti 21,94 60,37
VARESE Tutti 23,17 63,67
LECCO Tutti 25,26 65,90
LODI Tutti 25,02 64,52
MONZA E DELLA BRIANZA 53 / 55 23,65 65,70
               
TRENTINO-ALTO ADIGE Tutti 21,58 61,60
BOLZANO Tutti 20,74 59,53
TRENTO Tutti 22,38 63,56
               
VENETO Tutti 23,99 65,91
BELLUNO Tutti 22,63 61,78
PADOVA Tutti 24,48 67,76
ROVIGO Tutti 23,34 63,77
TREVISO Tutti 23,86 66,39
VENEZIA Tutti 23,80 64,45
VERONA Tutti 23,36 64,69
VICENZA Tutti 24,98 67,86
               
FRIULI-VENEZIA GIULIA Tutti 24,37 63,31
GORIZIA Tutti 24,44 63,58
UDINE Tutti 24,58 64,29
TRIESTE Tutti 24,26 59,09
PORDENONE Tutti 24,04 64,74
               
LIGURIA Tutti 24,14 60,57
GENOVA Tutti 24,80 60,58
IMPERIA Tutti 22,36 57,27
LA SPEZIA Tutti 22,88 61,77
SAVONA Tutti 24,43 62,06
               
EMILIA-ROMAGNA Tutti 25,96 65,91
BOLOGNA Tutti 27,02 67,02
FERRARA Tutti 27,12 66,45
FORLI’-CESENA Tutti 26,25 67,23
MODENA Tutti 26,28 66,60
PARMA Tutti 24,56 63,30
PIACENZA Tutti 25,83 63,21
RAVENNA Tutti 24,75 65,50
REGGIO NELL’EMILIA Tutti 26,74 66,71
RIMINI Tutti 22,69 63,87
               
TOSCANA Tutti 22,18 63,59
AREZZO Tutti 19,29 62,58
FIRENZE Tutti 24,93 67,45
GROSSETO Tutti 21,93 60,63
LIVORNO Tutti 23,54 62,89
LUCCA Tutti 20,04 60,48
MASSA-CARRARA Tutti 18,97 57,08
PISA Tutti 21,19 63,52
PISTOIA Tutti 21,66 62,85
SIENA Tutti 21,67 64,83
PRATO Tutti 22,61 63,60
               
UMBRIA Tutti 19,68 61,69
PERUGIA Tutti 19,86 62,06
TERNI Tutti 19,15 60,68
               
MARCHE Tutti 20,22 60,14
ANCONA Tutti 20,88 60,84
ASCOLI PICENO Tutti 18,47 57,86
MACERATA Tutti 19,14 57,53
PESARO E URBINO Tutti 21,96 63,38
FERMO Tutti 18,96 59,11
               
LAZIO Tutti 19,49 56,86
FROSINONE Tutti 16,82 56,18
LATINA Tutti 20,12 56,92
RIETI Tutti 19,32 56,70
ROMA Tutti 19,70 56,68
VITERBO Tutti 20,04 60,24
               
ABRUZZO Tutti 18,31 57,10
CHIETI Tutti 18,80 57,10
L’AQUILA Tutti 17,50 57,08
PESCARA Tutti 18,52 56,74
TERAMO Tutti 18,25 57,51
               
MOLISE Tutti 16,70 52,33
CAMPOBASSO Tutti 17,04 52,79
ISERNIA Tutti 15,85 51,13
               
CAMPANIA Tutti 15,12 46,44
AVELLINO Tutti 14,47 49,41
BENEVENTO Tutti 16,27 50,97
CASERTA Tutti 14,21 47,10
NAPOLI Tutti 15,10 44,60
SALERNO Tutti 15,91 48,57
               
PUGLIA Tutti 16,37 48,26
BARI Tutti 17,83 49,36
BRINDISI Tutti 15,65 48,01
FOGGIA Tutti 15,34 44,20
LECCE Tutti 16,04 51,78
TARANTO Tutti 15,72 47,22
BARLETTA-ANDRIA-TRANI Tutti 15,71 45,51
               
BASILICATA Tutti 14,50 47,92
MATERA Tutti 13,69 46,37
POTENZA Tutti 14,92 48,72
               
CALABRIA Tutti 13,02 44,34
CATANZARO Tutti 14,23 46,55
COSENZA Tutti 13,56 45,78
REGGIO CALABRIA Tutti 11,99 42,55
CROTONE Tutti 11,60 39,25
VIBO VALENTIA Tutti 12,77 44,24
               
SICILIA Tutti 13,63 45,06
AGRIGENTO Tutti 10,71 40,22
CALTANISSETTA Tutti 11,50 40,57
CATANIA Tutti 14,55 46,17
ENNA Tutti 11,61 41,62
MESSINA Tutti 14,59 47,50
PALERMO Tutti 14,10 44,89
RAGUSA Tutti 14,08 48,24
SIRACUSA Tutti 14,82 46,46
TRAPANI Tutti 12,18 44,67
               
SARDEGNA Tutti 18,78 51,75
CAGLIARI Tutti 19,99 52,36
NUORO Tutti 18,03 49,93
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l’epilogo di un percorso pericoloso…il mio appello per il NO

avevo scritto nel primissimo pomeriggio su facebook “parliamoci chiaro, qui è in gioco un aspetto determinante della democrazia, se essa, cioè, debba essere quella decidente, senza obiezioni e critiche solo per essere veloci, rispondente solo al mercato ed alle sue regole, e che sottende chiaramente all’uomo forte, o se essa debba essere quella condivisa, certo migliorabile, e che include tutti nelle decisioni, e mi fa specie che qualcuno si indigni per i toni usati in una campagna elettorale che non esito a definire uguale a quella del 1948 per la qualità dei temi in gioco…

in estrema sintesi chi vota si, vota l’uomo forte e la restrizione degli spazi democratici conseguente al centro ed in periferia, chi vota NO salva il paese da questa tentazione, lasciandoci lo spazio di cambiamenti che dovrà essere un parlamento eletto e legittimo a stabilire come, quando e dove incardinare in una vera riforma e non in un suo stravolgimento a misura di qualche erdogan nostrano”

e certamente chi mi conosce intuiva che qualcosa di più compiuto e dettagliato avrei scritto in merito, via via che il correre delle ore ci approssimava a quel silenzio elettorale a cui non mi sono mai sottratto perché rispettoso, anzi desideroso, che la pausa di riflessione sia davvero tale…ci serve riflettere perché il momento non è davvero semplice e la scelta che faremo sarà conseguente…

e così ci siamo, siamo arrivati all’epilogo di una lunga campagna referendaria che anziché scatenare un dibattito franco, sincero, anche aspro, di quell’asprezza di dibattito che è il sale della democrazia, quando è mosso da passione e visioni, ha invece scavato un solco profondo tra gli italiani, forse irrimediabile, un solco identitario dove la narrazione di un irresponsabile che ha imperniato sulle suo narciso e della sua voglia pseudo-medicea di potere senza freni, l’intera vicenda della sua pur resistibile ascesa al potere, delle sue “controriforme travestite da riforme”, del percorso di una riforma “suggerita” e poi del suo tortuoso processo referendario che oggi ci consegna una italia che, se è del tutto naturale che si divida al voto, già il giorno seguente, il 5 mattina, presenterà il conto di quella divisione…

un conto che si allungherà negli anni, sia che vinca un si che ci consegnerà un paese a democrazia per pochi e frenata dal decisionismo di un kaiser in nome di una malintesa competizione sui mercati, come non auspico, sia che vinca il NO, cosa questa per la quale mi batto e che, pur lasciando le cose come stanno, non impedisce che alcune riforme auspicabili siano davvero concertate tra tutte le forze politiche in nome del progresso del paese, e non invece imposte da una maggioranza frutto di alchimie vergognose, per i tanti cambi di casacca, e causalmente incostituzionali (come da sentenza di censura della corte costituzionale sulla legge elettorale che ha fatto eleggere un parlamento di nominati che rispondono a capi politici e non agli elettori)…

non ho l’età per comprendere con la vivezza di un ricordo quale fosse la reale condizione psicologica degli italiani divisi alla fine della seconda guerra mondiale e di una dittatura, gli odi, i risentimenti, le rabbie degli uni verso gli altri, eppure comprendo con la forza della ragione che se pur quella divisione non si era del tutto ricomposta con la vittoriosa resistenza al nazifascismo, fu invece il percorso costituente a riprenderla ed indirizzarla verso canali di lotta politica codificata e rispettosa di una regola comune ed accettata da tutti, dove lo scontro da reale diventava politico, parlamentare, certo acceso, inquinato spesso da forzature e colpi di mano, polarizzato da un mondo diviso a sua volta in due parti che pretendevano una supremazia etica della propria parte, ma certamente indirizzato al rispetto non della regola del più forte, di quello che ha più voti e prende tutto, ma della democrazia come bene comune che comprende tutti, chi vince e chi perde una competizione elettorale… 

e quella costituzione ha guidato un paese laborioso per necessità, che forse abbiamo un po’ tutti dimenticato per il benessere conseguente, fino a farlo crescere al ruolo di una delle potenze economiche principali al mondo, mantenendo sicura la rotta democratica anche di fronte ai tanti rischi di golpe e di derive che il paese ha sopportato, quella costituzione ha stabilito limiti agli eccessi sempre possibili del potere e delle sue tentazioni, ha dettato l’agenda democratica non sulla scorta delle priorità imposte da qualcuno o qualcosa, ma del doveroso dibattito tra i rappresentanti del popolo, nell’equilibrio tra i poteri che garantiva che nessuno dei poteri esercitasse un potere maggiore di altri, nella consapevolezza che l’abuso di questo nasce proprio dalla mancanza di un limite che non sia la presenza di ALTRI POTERI ANALOGHI per  valore democratico e legittimità riconosciuta…

una costituzione che nasce limitata perché cosa umana e frutto di compromesso tra diversi, pur tuttavia bellissima e ricca di democrazia formale e sostanziale, e ne fu tanto consapevole dei suoi limiti da dettare essa stessa il percorso della sua eventuale modifica, perché plasticamente la carta potesse adeguarsi ai tempi ed agli attori, e sulla scorta di ciò tante volte la nostra costituzione, il quadro in cui sono inserite le regole basilari della convivenza democratica di un paese, è stata modificata per singoli articoli condivisi da maggioranze tanto larghe da impedire il ricorso al referendum proprio per quella vastità del consenso alla sua modifica tra attori politici diversi…

ma questa volta si è andati oltre e si è imposto con odiosi ricatti che nascono dalla rielezione di napolitano e sono continuati sino ad oggi sempre più odiosi, con forzature di vario genere a cui non si è sottratta parte sostanziosa di qualche forza politica che se avesse ragionato più con amore del paese che del proprio partito (o ditta), oggi avrebbe impedito lo scempio di un cambiamento che, riguardando ben 47 ARTICOLI, non ci presenta il conto di una modifica plastica di adattamento, ma di uno stravolgimento della forma di governo del paese

e senza più voler più scendere in dettaglio, articolo per articolo, visti i tempi che lasciano poche ore agli argomenti e solo 48 ore al libero ragionamento ed alla libera convinzione intima dei singoli cittadini, pur non nominando in modo palese questa riforma un aumento dei poteri della funzione esecutiva, che pur qui e lì invece viene fuori, cosa pensate che significhi un restringimento del potere legislativo (una camera monca, il senato, e con competenze ancora tutte da svelarsi a di fuori di certa propaganda che lo vorrebbe una camera delle autonomie, un’altra che con l’italicum diventerebbe il salotto legislativo di un capo politico), un restringimento delle autonomie locali, che pur non facendo parte della famosa tripartizione di montesquieau (e chi mai sognava che nel 700 esistessero autonomie locali e principi di sussidiarietà e leale e collaborazione?), è di fatto l’estendersi della funzione legislativa ed esecutiva anche ai territori, un controllo ferreo della funzione giudiziaria (sempre per via delle maggioranze premiate dall’italicum e dal suo rapporto tra eletti e capo politico) con la possibilità di “farcire” a misura di maggioranza corte costituzionale e consiglio superiore della magistratura, un sostanziale potere di nomina del presidente della repubblica, se non un poderoso aumento dei poteri di quella funzione esecutiva, ovvero il governo (ovvero oggi matteo renzi, domani chissà?), che di fatto muta surrettiziamente  la forma di governo del paese da parlamentare a premierale?…

e lo fa consegnando inediti poteri maggiorati e quasi senza limiti al capo del governo (ed in quelle condizioni una nuova modifica della carta costituzionale che consegni teoricamente ancor più poteri al premier, sarebbe addirittura più semplice, considerando che una camera con il 55% dei voti a sua disposizione ed un senato ridotto abbasserebbero il quorum numerico per la modifica costituzionale senza referendum ad una altezza che potrebbe favorire certe tentazioni), quindi minando una delle basi della nostra democrazia, ovvero quel quasi perfetto meccanismo che dà al presidente della repubblica il potere di nomina del premier ed al parlamento la sua ratifica nel voto di fiducia, garantendo che sia la sovranità popolare espressa nel voto dei cittadini per le camere che trasla nell’elezione del presidente della repubblica a garantire che il presidente del consiglio non abusi del suo potere proprio nell’equilibrio paritario per dignità democratica di questi poteri

pensate a cosa sarebbe un presidente del consiglio nominato da un presidente della repubblica che lui ha fatto eleggere e suffragato dalla fiducia di una sola camera zeppa di suoi notabili, e forse certi strani pensieri vi si affaccerebbero violenti alla ragione, soprattutto pensando a quante cose costui potrebbe imporre ai cittadini con un semplice tratto di penna in calce ad un documento del consiglio dei suoi ministri…

e poi pensate se costui rispondesse più ai voleri di un consesso di grandi banche e multinazionali del capitalismo globale che al reale benessere dei propri cittadini…

e poi pensate se costui volesse nella vostra regione realizzare opere indigeste, inutili, costose, dannose (gli idrocarburi, il ponte sullo stretto, gli inceneritori, qualche gasdotto che passa sopra quegli ulivi secolari che non sono solo produttori di olio, ma custodi di una cultura millenaria, una base militare, foreste di quasi inutili pale eoliche, autostrade, ferrovie ultraveloci, la privatizzazione della vostra sanità o della vostra acqua per dirne alcune), ma non quelle buone, quelle che servono davvero e che chiunque di voi potrebbe inquadrare nel suo territorio, e che vorrebbe discutere, arricchire del proprio parere e persino negare, ma proprio quelle cattive, quelle che si fanno perchè qualcuno che lo ha sostenuto finora e debba guadagnarci perché sia onorata una cambiale…

e poi pensate se costui decidesse che il costo del lavoro è ancora troppo alto ed occorra adeguarlo ancor di più agli umori del mercato dei nuovi schiavi che questo capitalismo crea ormai anche da noi?…

e poi pensate se fosse tentato da qualche operazione militare che non sarebbe chiamata guerra – scegliete voi il nome tra esportazione di democrazia, polizia internazionale, peace keaping o come volete chiamarle queste guerre – o magari da qualche riassetto delle regioni che divida la vostra terra e la vostra cultura locale e la riaccorpi non sulla base della storia e delle identità che questa ha creato, ma sulla base di principi che non è difficile intuire non saranno scelti tra voi e da voi, ma da qualche oscuro redattore di progetti legislativi che neppure forse ha mai visitato la vostra terra per comprendere se davvero starebbe bene in una macroregione in cui non conterebbe nulla…e poi pensateci e basta…

pensate, cioè, se a cambiare si debba poi essere costretti da un gioco di specchi che riflettono una realtà irreale, a cambiare in peggio o se invece non ci si debba fermare in tempo, qualche centimetro prima di un baratro che non sappiamo dove abbia fine, ma sospettiamo sia profondo almeno quanto lo smisurato ego di qualcuno che senza alcun mandato, ci impone oggi di scegliere se stesso, senza alternative…

perché lui presenta la sua alternativa ed il suo “cambiamento”, tele-imbonendo senza ritegno da settimane gli italiani, spalleggiato in ciò da una stampa ormai di regime, in un conto del fare che ha scarsa realtà, ma è presentato come una nenia per farci addormentare, “dimenticando” di dire agli italiani quella che è la vera natura della sua riforma, trasformare il paese in una rappresentazione della volontà di un capo che decide per tutti, altrimenti è il disastro finanziario, la non credibilità internazionale, il fallimento delle banche, al vittoria delle caste, le cavallette o la morte dei primogeniti, in una vergognosa campagna della paura che sta a noi italiani con il voto consapevole dei rischi che stiamo correndo disinnescare, riportando calma ad un paese che questo irresponsabile immaturo piccolo napoleone vuole diviso tra chi è con lui che ha ragione e chi è contro di lui ed inevitabilmente ha torto…

occorre ragionare di etica della politica, di buone leggi, a cominciare dalla legge elettorale, di un sistema di controlli degli abusi e della corruzione, di finanza pubblica, di bisogni dei cittadini, di uguaglianza degli stessi per diritti e doveri, di obiettivi reali del paese e delle sue vocazioni, di evasione fiscale e recupero della stessa, di quali opere servano e quali no ad uno sviluppo sereno e naturale del paese, ma appunto ragionare con calma e ponderatamente, non correre ad una conta sconsiderata che danneggia il paese nel suo fondamento di unità, stravolgendo lo strumento con cui i cittadini stanno insieme nel rispetto dei propri e degli altrui diritti…

il 4 dicembre vi invito a votare senza indugi NO a questo delirio e per salvare il paese da questo pasticcio pericoloso e dalle ordalie di affamati di potere che il si scatenerebbe

e mi fido che questa volta, come altre volte, il paese sappia riconoscere la strada che riconduce ad una democrazia partecipata che non possiamo far invecchiare, dandola per scontata, me che tutti insieme dobbiamo migliorare perché rimanga giovane e perché il destino dell’italia sia degli italiani e non di un politicante illusionista…

…buona pausa di riflessione a tutte e tutti

miko somma

 

                                                                                                                           

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vi chiedo di votare e far votare NO…

molti di voi sapranno da quando e quanto mi sono speso perchè in questa terra ci si rendesse conto del rischio idrocarburi, con quanti ostacoli e muri di gomma mi sia dovuto confrontare in questi anni, a volte persino da chi avrebbe dovuto condividere la mia battaglia politica ed ambientale, le competenze accumulatesi in anni di studio severo e lotte sul campo di una regione che tardava ad aprire gli occhi per non vedere l’incubo intorno e dentro se stessa, i sacrifici sopportati, persino per un anno la “perversione” dell’ingresso nel pd per martellare in ogni occasione sul tema, senza guardare in faccia nessuno (e devo, ad onor del vero, dire che questo spazio mi era quasi garantito fin quando de filippo è stato segretario ed annullato con la segreteria luongo, che pure condivideva le mie paure, e la presidenza pittella, con la quale è calata una quasi censura-stampa)…

insomma, credo che, comunque la pensiate politicamente, mi sia riconosciuta conoscenza attuale e prospettica dei temi – non solo degli idrocarburi – ed un certo grado di saggezza (l’età? 🙂 ) con cui mitigo la mia innata combattività…

bene, è per quanto leggo, scrivo e testimonio della realtà delle cose che riguardano questa terra tragicamente bellissima, che vi chiedo e scongiuro di votare e far votare NO, per salvare il paese dalla confusione e la regione che amiamo dal petrolio e dal malaffare che vi alligna intorno

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