sono per il proporzionale…

come tutti sappiamo, tra la fine di gennaio e febbraio, la corte costituzionale emetterà sentenza sull’italicum, ovvero la legge elettorale prevista per la sola camera (e si, il guitto di rignano era così convinto che la riforma costituzionale sarebbe passata che neppure gli è passato per la testa che in caso contrario il paese avrebbe avuto due sistemi elettorali, l’italicum alla camera ed il consultellum al senato), sentenza che probabilmente lo dichiarerà incostituzionale per gli stessi vizi con cui è stato dichiarato incostituzionale il porcellum, ossia un premio di maggioranza troppo ampio e la sostanziale mancanza di preferenze…

il dibattito di questi giorni, dopo il si del pd al mattarellum come legge elettorale, apre un dibattito serrato non solo sulla validità dei due sistemi, ma sull’approccio generale al sistema di voto e così sulla qualità stessa della democrazia eletta o nominata, ma vediamo le sostanziali differenze tra i due sistemi…

il mattarellum, con cui abbiamo votato dal 1993 al 2005 è un maggioritario a turno unico per il 75 per cento dei voti, con il recupero proporzionale del restante 25%, un sistema misto che incentiva le coalizioni, perché i 3/4 dei seggi (475 alla camera e 232 al senato) sono assegnati a chi vince il collegio, per il quale ovviamente si punta a una coalizione pre-elettorale, apparentemente quindi un buon sistema perché dichiara in anticipo gli accordi, pur avendoci però la storia elettorale del paese insegnato che queste coalizioni (sostanzialmente ulivo e polo delle libertà) non sempre sono rimaste coese dopo il voto

il consultellum, venuto fuori dopo la sentenza del gennaio 2014 che ha dichiarato incostituzionale il porcellum, è un sistema molto simile a quello con cui abbiamo votato dal 1948 al 1992, un proporzionale semplice a preferenza unica, dove tutti i seggi vengono assegnati in base ai voti ricevuti, senza premi di maggioranza e le cui soglie di sbarramento sono pari al 2% per cento per i partiti coalizzati e del 4% per cento per quelli non coalizzati, in modo che ciascun partito possa anche correre da solo per poi stipulare accordi con altre forze politiche dopo le elezioni, un sistema che fotografa la realtà del consenso che però ha come unico difetto che la stessa storia ricorda, quello che i partiti minori diventavano decisivi per raggiungere la maggioranza

ovviamente, pur vendo valore di giurisprudenza, il consultellum non è una legge elettorale, serverdo per renderlo efficace una legge del parlamento, legge che ovviamente attenderà  la sentenza della corte costituzionale proprio sull’italicum

quindi fatte salve le modifiche che una nuova legge potrebbe apportare sia al mattarellum che al consultellum, il dibattito che si apre è sostanzialmente se sia migliore un sistema maggioritario o un sistema proporzionale, dibattito che secondo il sottoscritto è assurdo si imperni solo e soltanto sul tema governabilità, ma deve necessariamente tenere conto al massimo grado del tema rappresentatività, ossia della capacità di una legge di consentire la libera esplicazione delle scelte politiche degli italiani…

e naturalmente intuirete che tra le due il sottoscritto non sceglie la prima, che stabilisce regole del consenso forzate intorno al “meno peggio”, come l’esperienza ci ha insegnato costringere le scelte politiche, ma sceglie la seconda, e la sceglie perché il parlamento in questo modo ritorna sovrano nella determinazione di una maggioranza di governo, ma soprattutto si ripristina una relazione diretta tra elettore ed eletto che neppure il collegio uninominale è in grado di garantire, dovendosi tener conto che all’elettore non è consentito affatto scegliere l’eletto in un simile collegio, ma deve uniformarsi alla scelta che ha monte ha portato alla sua “nomina”…

credo infatti fermamente che i guai politici del paese siano iniziati proprio con la perdita di questa relazione diretta che il vecchio proporzionale, con tutti i suoi difetti evidenziati dalla possibilità con ben tre preferenze (voto di scambio e voto controllato), assicurava, nella lettura di una volontà popolare che appunto fotografava nelle preferenze la scelta di quale candidato avrebbe rappresentato il territorio, sia nel bene che nel male, perché, ricordo a tutti che in un DEMOCRAZIA PARLAMENTARE il parlamento non è il “governo dei migliori” (e francamente non si comprende quale possa essere mai il criterio di scelta di questi “cavalieri senza macchia”), ma la rappresentazione plastica del paese nei suoi vizi e nelle sue virtù…

si è infatti assistito negli anni all’assottigliarsi, fino a sparire del tutto, del legame tra elettore ed eletto, con quest’ultimo che sempre più finiva per dipendere dalla scelta di un segretario di partito o di un comitato interno ad un partito nell’ovvietà della stipula di una “cambiale” tra il proprio libero convincimento, garantito dalla costituzione con l’assenza di vincolo di mandato, e la pressione del potere che gli aveva consentito l’accesso al parlamento, fino alla soppressione di ogni forma residuale di volontà dell’elettore con il porcellum (la famosa “porcata” con cui calderoli, l’ideatore della legge la aveva definita subito dopo la sua approvazione), elettore a cui non rimaneva altra scelta che votare un simbolo od un personaggio che lo rappresentava, nella definitiva caduta nella personalizzazione della politica…

in altri termini non si votava per tizio, caio o sempronio, per la rappresentanza del territorio, ma per il capo del partito e la sua suggestione che preventivamente “sceglieva” gli eletti che non potevano essere altro da lui, finendo per divenire dei “signor-si” pronti a votare tutto pur di mantenere il seggio…vi ricorda forse qualcosa dell’oggi?…
beh, direi di si, visto che l’attuale parlamento è stato appunto votato con il porcellum ed in buona misura è illegittimo (ricordo che la corte costituzionale, nello stabilire quel principio di continuità costituzionale, ha dovuto esprimere forse per la prima volta nella sua storia un principio politico che non le competeva – ma insomma, ricorderete tutti il periodo e lo stallo istituzionale in cui il paese stava precipitando) e con l’italicum poco o nulla sarebbe cambiato, perché se è vero che consentiva un certo grado di preferenze oltre i capilista BLOCCATI, circa 100 nominati, è del tutto ovvio che se il segretario di un partito metteva in lista come concorrenti un medico o uno studente, per motivazioni abbastanza ovvie allo studente sarebbe toccato il ruolo di comparsa…
e torniamo allora a bomba al tema vero, ossia se convenga al paese avere un sistema elettorale di tipo maggioritario ancora in mano ai partiti ed ai loro centri di potere interni o se non convenga invece, con adeguati correttivi, un sistema proporzionale che apre la scelta dei partiti di una lista elettorale al giudizio degli elettori, nella consapevolezza che tale seconda opzione non è certo risolutiva né della governabilità, che forse andrebbe ricercata in accordi di coalizione pre elettorali dichiarati in grado di evitare l’eccesso di frammentazione ed in una migliore e più serena dialettica parlamentare, che sarebbe quasi ovvia in un paese maturo, tesa a limitare gli eccessi decisionali dei leaders e dei loro cerchi magici ed a riportare la barra al nucleo della presenza di un parlamentare nel paese, rappresentarlo tutto e nel suo territorio di elezione, né della effettiva rappresentatività del meglio che il paese stesso è in grado di offrire, limitandosi a rappresentare cIò che il paese è, nel bene e nel male, come già qualche illustre politico di fine ottocento-inizio novecento dichiarava, ma rappresentadosi così i cittadini italiani, nei loro vizi e nelle loro virtù, e non più altro…
e credo che riportare i cittadini al centro delle scelte, qualunque siano le scelte che starà poi al parlamento mediare nel dialogo tra le opinioni e non più nell’antitesi eticista tra un bene, generalmente un noi, ed un male, di solito gli altri, sia l’unica strada percorribile per un paese che merita classi politiche migliori nella maturità del popolo che “qualche volta” sa scegliere meglio di chi dovrebbe rappresentarlo
miko somma 

 

 

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