le ordinanze inutili di de ruggieri…

(ANSA) – MATERA, 26 LUG – Il sindaco di Matera – che sarà capitale europea della cultura nel 2019 – Raffaello De Ruggieri, ha firmato un’ordinanza “per razionalizzare l’uso dell’acqua per usi non alimentare, non domestico e non igienico sanitario”.
    Considerato anche il fatto che “i consumi dell’acqua risultano aumentati”, secondo dati dell’Acquedotto Lucano forniti al Comune, De Ruggieri ha vietato “tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico e igienico sanitario”.

—————————————-

facciamo a capirci, se sono vietati usi diversi da quelli descritti, ovvero alimentare (quindi per dissetarsi, cucinare, lavare gli ortaggi, etc etc), domestico (pulizie della casa, innaffiamento piante da appartamento e balcone, etc etc), igienico-sanitario (igiene personale e dell’ambiente), qualcuno mi spiega quali sono gli altri utilizzi che sarebbero vietati, oltre a lavare l’auto e giocare con l’acqua?…perché de ruggieri non si assume il coraggio di fare una vera ordinanza e vietare o limitare gli usi industriali, artigianali e commerciali, come pure il testo sottende, ma non dice?…perché non ne ha il coraggio e soprattutto perché sa perfettamente che bloccherebbe la città e la sua economia turistica, quindi meglio un’ordinanza farlocca e che poco/nulla significa, con la quale può dire comunque di aver fatto, che un sero percorso di condivisione con la città perché l’utilizzo della risorsa sia razionalizzato a partire dalla cittadinanza e non da stupide ordinanze senza alcun valore pratico se non rafforzare l’azione possibile della giunta di chiedere al governo la calamità naturale, quando neppure siamo in una vera e propria grave emergenza idrica…meno male che piove, dai!!!

Pubblicato in Blog

pompei non smette di sorprendere…

(ANSA) – POMPEI (NAPOLI), 26 LUG – La ristrutturazione degli edifici demaniali negli Scavi di Pompei ha portato gli archeologi a una scoperta straordinaria: una tomba monumentale che, molto probabilmente, è appartenuta a un impresario di spettacoli di gladiatori nell’antica città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.


    Morto un anno prima dell’esplosione del vulcano, il notabile fu seppellito nell’area della Pompei denominata San Paolino. Per la sua fama e la sua ricchezza gli fu dedicata una lunga epigrafe su marmo che ora emerge dal terreno e rivela aspetti della storia pompeiana e, quasi sicuramente, il nome dell’uomo sepolto. Potrebbe trattarsi di Gneo Alleo Nigidio Maio, che il popolo soprannominò “principe” della colonia, in segno di gratitudine per i favolosi spettacoli che organizzava.
    Nel nuovo sorprendente scavo, gli studiosi hanno rilevato per la prima volta tracce dei pompeiani in fuga dall’eruzione. “Sono visibili le striature lasciate da una carovana al di sopra dello strato di due metri di lapillo”.

 

Pubblicato in Blog

31 anni dalla frana di senise

31 anni fa la disastrosa, eppure annunciata, frana della collina timpone a senise (pz) che fece otto vittime, di cui 4 bambini…pochi anni dopo il terremoto dell’80, un’altra tragedia scosse la piccola comunità lucana…

Risultato immagine per frana di senise

Risultato immagine per frana di seniseRisultato immagine per frana di senise

 

Pubblicato in Blog

la pista nera dietro i delitti del mostro di firenze?

ansa – Per i delitti del mostro di Firenze ci sarebbe una nuova pista che legherebbe gli 8 duplici omicidi alla ‘strategia della tensione’, a una ‘pista nera’. Il pm che ha sempre indagato sui delitti del mostro, Paolo Canessa, ora procuratore capo a Pistoia, avrebbe indagato secondo quanto scritto sui quotidiani locali, un ex legionario, Giampiero Vigilanti, 86 anni, residente a Prato. L’inchiesta sarebbe condotta in collaborazione con il procuratore aggiunto di Firenze Luca Turco. L’uomo, secondo quanto spiegato, conosceva Pietro Pacciani: come lui nel 1951 abitava a Vicchio, nel Mugello, quando quest’ultimo uccise l’ex rivale sorpreso con la sua ragazza. Vigilanti sarebbe stato sentito da Canessa più volte negli ultimi mesi e condotto nei luoghi dove vennero uccise le coppiette. Era già stato coinvolto marginalmente dalle indagini. La pista nera era stata già emersa 30 anni fa e poi ripresa dopo un esposto dell’avvocato Vieri Adirani, legale dei familiari di Nadine Mauriot, una delle vittime del mostro.

Pubblicato in Blog

voci senza ascolto…

ansa – Il gip di Siracusa, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo di due impianti industriali: lo stabilimento Esso e gli stabilimenti Isab Nord e Isab Sud del polo petrolchimico siracusano. E’ un provvedimento senza precedenti, se si considera che il polo petrolchimico siracusano resta uno dei più importanti d’Europa.

L’inchiesta scaturisce dai numerosi esposti e dalle denunce di cittadini, movimenti ambientalisti ed enti e istituzioni che lamentavano la cattiva qualità dell’aria. Un pool di sostituti, coordinati dal capo della Procura Francesco Paolo Giordano, al termine di un’indagine scattata due anni fa, ha accertato un “significativo contributo al peggioramento della qualità dell’aria dovuto alle emissioni degli impianti”. Nel suo provvedimento il gip subordina la restituzione degli impianti “all’imposizione di prescrizioni per consentirne l’adeguamento alle norme tecniche vigenti”.

—————————————————————————————————-

e mi chiedo perché da noi, in lucania, le voci di chi denuncia sono così poco ascoltate?…

Pubblicato in Blog

una strategia nazionale antincendio…

L'immagine può contenere: cielo e aeroplano

foto miko somma

il costo orario di volo di un canadair (ovvero un viking air 415, portata effettiva di acqua circa 5.000 litri per prelievi da invasi) si aggira dai 6 ai 14.000 euro, quindi facile immaginare i costi complessivi dell’esercizio antincendio per le amministrazioni dello stato e per gli enti locali, il costo dell’aereo è di circa 27 milioni di euro (l’aereo di renzi ne è costato circa 300)…

in italia ne operano 16…

non è probabilmente il mezzo più efficace per spegnere piccoli incendi (ogni incendio grande parte da uno o più piccoli), ma forse occorre cominciare a pensare ad una strategia nazionale antincendio che ne metta in esercizio qualcuno in più, insieme ad aerei più piccoli, elicotteri ed operatori, tanti operatori in più

Pubblicato in Blog

non hanno perso tempo…

(ANSA) – MATERA, 17 LUG – La Giunta regionale della Basilicata ha autorizzato il riavvio delle attività del Centro Olio Val d’Agri di Viggiano (Potenza) dell’Eni. Lo si è appreso a Matera a margine della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’esecutivo lucano ha acquisito i pareri favorevoli degli organismi competenti sugli interventi di Eni finalizzati alla messa in sicurezza dell’impianto, che è chiuso dallo scorso 15 aprile in seguito alla scoperta di una fuoriuscita di petrolio. La riapertura è comunque “subordinata al rispetto di prescrizioni”.

(ANSA) – POTENZA, 18 LUG – Dopo “la ricezione della delibera di Giunta della Regione Basilicata”, l’Eni “ha cominciato oggi le operazioni di riavvio del Centro Olio Val d’Agri (Cova) di Viggiano” chiuso da tre mesi in seguito alla scoperta di una fuoriuscita di petrolio. In un comunicato è specificato che “la ripresa delle attività operative dell’impianto fa seguito ai pareri positivi emessi dagli Enti competenti a valle degli accertamenti e delle verifiche che hanno confermato l’integrità dell’impianto e la presenza delle condizioni di sicurezza. Le diversi fasi operative per il riavvio e la messa a regime dell’impianto, durante le quali potrebbero verificarsi eventi limitatati e controllati di visibilità della fiaccola, saranno condotte assicurando la massima salvaguardia della salute delle persone e rispetto dell’ambiente circostante. A tal proposito i parametri di qualità dell’aria saranno costantemente monitorati sia da parte delle centraline del sistema di monitoraggio Eni, sia da parte delle centraline di proprietà Arpab”.

Pubblicato in Blog

lo spettacolo di plutone

Le montagne di Plutone fotografate dalla sonda New Horizon della Nasa (fonte: NASA/JHUAPL/SwRI/Paul Schenk and John Blackwell, Lunar and Planetary Institute) © AnsaFOTO
Le montagne di Plutone fotografate dalla sonda New Horizon della Nasa (fonte: NASA/JHUAPL/SwRI/Paul Schenk and John Blackwell, Lunar and Planetary Institute) © ANSA/Ansa

 

ansa scienza – Maestose montagne innevate accanto ad enormi crateri, valli, fossati, canyon e vasti altipiani ghiacciati: ecco le sommità di Plutone e Caronte viste dall’alto, così come mostrano i due video pubblicati dalla Nasa, realizzati grazie alle dettagliatissime immagini raccolte negli ultimi due anni dalla sonda New Horizons, nei suoi passaggi radenti compiuti intorno al pianeta nano e la sua luna più vicina.

Dopo le prime immagini inviate nel luglio 2015 dalla sonda della Nasa, i video soddisfano la curiosità di quanti si chiedevano come sarebbe stato osservare Plutone e Caronte attraverso i voli ravvicnati dalla New Horizons. Il risultato è una nuova spettacolare prospettiva del pianeta nano e della sua luna.

:

Nel primo video si vedono, inizialmente, gli altipiani a Sud-Ovest della grande distesa chiamata Sputnik Planitia, un bacino largo 1.000 chilometri e profondo circa 4.000 metri che contiene ghiaccio di azoto, di metano e di monossido di carbonio. Il volo prosegue ai margini occidentali del bacino, che confina con la pianura di crateri Cthulhu Macula, per poi spostarsi oltre i frastagliati altipiani di Voyager Terra e, più a sud, di Pioneer Terra, con le sue vaste e profonde cave, prima di terminare a est nella pianura di Tartarus Dorsa.

Il secondo video invece si concentra su Caronte, la luna più vicina e grande di Plutone. Nel suo volo New Horizons discende prima su Serenity Chasma, parte di una vasta fascia equatoriale di voragini, per poi muoversi verso nord, sorvolando il cratere di Dorothy Gale e Mordor Macula, la vasta area che si trova al polo nord di Caronte. Il volo prosegue infine sul terreno più a nord della Terra di Oz, per poi terminare nelle pianure equatoriali del Vulcan Planum e le montagne Clarke Montes.

Pubblicato in Blog

poteva essere preso vivo…ma poi poteva parlare e allora…

(ANSA) – ROMA, 18 LUG – Osama Bin Laden poteva “assolutamente” essere preso vivo: parola dell’ex comandante delle Forze Speciali Usa, l’ammiraglio William McRaven, che ha pianificato l’operazione Lancia di Nettuno, finita con l’uccisione del leader di Al Qaida in Pakistan nel maggio del 2011. Intervistato dal programma Newsnight della Bbc, McRaven ha detto che la missione e’ andata “praticamente come avevamo pianificato, con una eccezione”: “come sa – ha proseguito parlando con il suo intervistatore – abbiamo perso un elicottero nel compound ad Abbottabad”. Tuttavia, “si pianifica sempre per lo scenario peggiore, quindi avevamo un Piano A e un Piano B e un Piano C e un Piano D: il Piano A e’ andato un po’ storto quindi siamo saltati immediatamente al Piano B, ma abbiamo preso il nostro uomo”. Ma Bin Laden poteva essere preso vivo?, gli ha chiesto il giornalista della Bbc. “Assolutamente”, ha risposto McRaven, aggiungendo: “Penso che molti hanno la sensazione che fosse una missione ‘kill only’, ma questo non era il caso”.

Pubblicato in Blog

un carico di odio…

Come prevedibile ispra ha dato semaforo verde per il centro olio, ma non basta, serve un atto deliberativo di giunta per revocare la chiusura…

il punto ora è se la giunta regionale se la sente di caricarsi l’odio che gli sarà riversato addosso dai lucani

Pubblicato in Blog