le belle cose che divengono brutte…

ansa – Dopo le proteste di Israele la dicitura ‘Gerusalemme Ovest’ e’ stata “rimossa da ogni materiale legato al Giro d’Italia 2018” lo ha annunciato all’Ansa RCS Sport, dopo le proteste del governo israeliano per come era stata definita dagli organizzatori Gerusalemme la sede designata per la partenza dell’edizione n.101 della corsa, il prossimo anno. “Tale dicitura era priva di alcuna valenza politica”, ha specificato.

Ciclisti accanto alla città vecchia di Gerusalemme durante il Giro nel 2011

 “In seguito alla nostra richiesta alla direzione del Giro d’Italia, ci felicitiamo della sua rapida decisione di rimuovere la definizione di ‘Gerusalemme ovest’ dalle sue pubblicazioni ufficiali”, afferma un comunicato ufficiale dei ministri Miri Regev (sport e cultura) e Yariv Levin (turismo). “Gerusalemme e’ la capitale di Israele, non esiste est e ovest”, avevano detto i ministri israliani dello sport e del turismo. 

Il finanziamento israeliano alle tre tappe del Giro d’Italia in Israele ha rischiato per questo di essere annullato. In precedenza gli stessi ministri Miri Regev (sport e cultura) e Yariv Levin (turismo) avevano avvertito che ”nella misura in cui nel sito del Giro non sarà cambiata la definizione che qualifica come punto di partenza ‘West Jerusalem’, il governo israeliano non partecipera’ alla iniziativa”. “Gerusalemme – precisano – e’ la capitale di Israele: non vi sono Est e Ovest”.

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ed ecco che una cosa bella, far partire il giro d’italia da Gerusalemme all’improvviso diviene una cosa triste, politicizzata proprio dallo sciovinismo sionista di Israele e della sua politica razzista e dal “cedimento” degli organizzatori che, immemori della concreta divisione di Gerusalemme e delle aspirazioni palestinesi a che la stessa città divenga capitale del futuro stato di palestina, o forse troppo assetati di soldi, rinunciano ad una dizione che altro non indicava che la realtà, la divisione di una città che avrebbe forse diritto ad una compartecipazione di israeliani e palestinesi affinché diventi l’unica città al mondo capitale di due stati e non più un simbolo pluridecennale di una pulizia etnica che dal 1948 Israele pratica…che peccato che lo sport sia sceso così in basso…personalmente avrei visto la tappa, ora non più!!!  

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