il programma 2018 – 2. ambiente

2). Ambiente

in questa sezione tratteremo di principi generali di conservazione, cura e tutela del patrimonio ambientale lucano, demandando a singole sezioni del programma l’applicazione pratica dei principi esposti:

I. Dichiarazione programmatica e statutaria dell’incontaminatezza del territorio come obiettivo prioritario della regione (vedi 1. agricoltura).

un principio attivo come guida ad ogni utilizzo del territorio

II. Istituzione della Consulta Regionale dell’Ambiente, composta da esperti del settore, funzionari delegati dalla Regione, docenti universitari ed aperta alla partecipazione popolare sulla base di ricognizioni ed avvisi pubblici alla disponibilità, con attribuzione di parere consultivo obbligatorio per le attività deliberative di giunta e consiglio regionale in tema di ambiente e materie connesse.

Pur essendo già presenti tavoli consultivi regionali, si vuol rimarcare il maggior ruolo che tale consulta deve assumere nella previsione che il parere della stessa diventi appunto obbligatorio per ogni attività di giunta e consiglio come elemento costruttivo, visto il carattere non solo tecnico, ma rappresentativo (partecipazione popolare di associazioni, anche non riconosciute in forma pubblica, ma impegnate nella tutela ambientale

III. Divieto espresso all’attraversamento su qualsiasi mezzo di trasporto, allo stoccaggio in qualsiasi forma, alla lavorazione a qualsiasi stadio ed all’utilizzo a qualsiasi titolo nel territorio regionale di sostanze ritenute tossico-nocive per l’uomo da rilevanze scientifiche certe e/o letteratura scientifica prevalente, ivi comprese materie prime e derivati atte alla produzione di energia nucleare a scopi civili e/o militari, nelle more di potestà statali in materia, previa redazione di un elenco aggiornato annualmente di sostanze proibite a cura della Consulta di cui al punto II, con statuizione legislativa del Consiglio Regionale.

nelle materie di competenza regionale o concorrenti vi deve essere un divieto espresso attraverso legge regionale a quanto indicato al punto, con obiettivo tenere lontane dal territorio della regione materie, fasi industriali e di stoccaggio, attraversamenti del territorio che possono nuocere ai principi di incontaminatezza già espressi, divieti aggiornati da redazione annuale di un elenco di sostanze e processi proibiti, nella collaborazione di enti specifici (di seguito indicati) per un supporto scientifico a sostegno tali divieti ed in osservanza del principio generale di precauzione, normati annualmente con legge regionale di aggiornamento

IV. Redazione a cura della Consulta e degli Uffici Regionali di un Piano di Sicurezza Industriale Regionale e di una Tabella Regionale dei Limiti delle Emissioni nella totalità del territorio regionale in accordo ai parametri legislativi nazionali e per zone specifiche in accordo alla potestà legislativa regionale.

intendiamo procedere alla redazione di un piano di sicurezza industriale regionale, a carattere di legge regionale in materia, che analizzi puntualmente le criticità evidenti ed eventuali, per distretto e con riferimento ai singoli stabilimenti ed alla logistica energetica ed infrastrutturale, e ponga in atto tutta l’attività informativa alle popolazioni, nonché la redazione, in accordo alle potestà regionali in materia, di una tabella delle emissioni ambientali consentite, compresi impatti emissivi gassosi, liquidi, solidi, fluidi, sonori, olfattivi, visuali e paesaggistici, con limiti conseguenti alla statuizione di incontaminatezza del territorio a cui deve attenersi qualsiasi attività industriale sul territorio regionale (vedi anche parte industria)

V. Chiusura di ogni impianto o plesso industriale in sub-ordine a quanto stabilito al punto III) che non si adegui al Piano di Sicurezza Industriale Regionale entro il termine di mesi 12 (dodici)

ogni intrapresa che violi l’osservanza di tali parametri sarà obbligata all’adeguamento in un tempo congruo quale riteniamo che sia un anno per ogni genere di stabilimento od attività

VI. Divieto espresso ai processi di combustione nei settori della produzione energetica e del trattamento dei rifiuti solidi urbani ed industriali (vedere la parte ciclo dei rifiuti ed energia)

chiariremo nella parte specifica del programma relativa al ciclo dei rifiuti

VII. Ristrutturazione amministrativa del dipartimento ambiente (vedi premessa al punto 1. agricoltura)

un nuovo indirizzo delle politiche ambientali deve passare da una ristrutturazione del dipartimento regionale all’ambiente, non solo per le necessità organizzative di quanto indicato in premessa al punto I) (accorpamento del dipartimento ambiente e del dipartimento agricoltura in un inter-dipartimento), ma nella previsione di una revisione per competenze e titoli dell’utilizzo del personale dirigenziale ed organizzativo, fatte salve le leggi dello stato

VIII. Ristrutturazione dell’ARPAB, ottenimento delle potestà certificanti in materia ambientale, controllo popolare della gestione attraverso un tavolo interno all’agenzia aperto alla partecipazione di comitati ed associazioni ambientaliste, trasparenza nella gestione dei dati di monitoraggio immediatamente resi noti sul sito web dell’agenzia, anche nelle more della validazione degli stessi.

l’agenzia questi anni ha dimostrato carenze e criticità evidenti e non risolvibili se non attraverso una profonda ristrutturazione che la renda “una agenzia dei cittadini”, con immediato ottenimento di ogni potestà in tema di validazione dei dati ad oggi non posseduta, l’apertura di un confronto coerente e continuo con le popolazioni, la massima trasparenza sulla pubblicità dei dati ambientali immediatamente disponibili, con un oculato controllo politico

IX. Avvio immediato delle bonifiche ambientali dei siti di interesse nazionale (SIN) sia attraverso interlocuzione apicale diretta e puntuale nelle sedi specifiche, sia attraverso autonome iniziative consiliari, sia attraverso l’istituzione di un ufficio ad hoc per l’avvio immediato di quanto già finanziato e/o da finanziarsi, con una specifica attività di bonifica a cura dell’ente regionale dei siti rinvenuti in seguito ad ispezioni, indagini, denunce e sentenze con facoltà di rivalsa totale e/o facoltà di richiesta di sequestro cautelare sui soggetti ritenuti responsabili.

è primario il ruolo di stimolo dell’ente regione rispetto a tematiche di risanamento ambientale già certificate (siti di interesse nazionale) e che potrà essere praticato solo nella responsabilizzazione delle cariche istituzionali regionali verso il ripristino ambientale dei siti in oggetto, nell’affiancamento di una più costante e pronta opera di messa in sicurezza dei territori oggetto di inquinamenti, nelle more di quanto già disposto dalle leggi vigenti, ma in nuovo ordine di priorità di intervento da parte dell’ente regione nella prevenzione e repressione (vedi punto XI), polizia ambientale regionale) di ogni forma di inquinamento ambientale, e nella più pronta attività in giudizio contro ogni responsabile

X. Apertura di un sito web regionale dedicato alla consultazione ex-ante di ogni progetto presentato presso le rispettive sedi di regione, province e comuni in tema di energia/ambiente/attività produttive allo scopo di rendere immediatamente pubblico, secondo convenzioni internazionali, ogni procedimento soggetto a valutazione dei competenti uffici, la cui documentazione in formato elettronico assuma carattere documentale e probatorio nella presentazione di osservazioni ed opposizioni da parte di enti, associazioni e cittadini.

è di vitale importanza la pubblicità delle attività di terzi presso le pubbliche amministrazioni nelle materie in questione e si richiede non solo la realizzazione dello strumento informatico in aggiornamento, ma che vengano resi disponibili le documentazioni relative in un formato documentale e probatorio, al fine di costituire esse stesse già nella forma di pubblicazione sul sito, documento atto a consentire le attività di presentazione di osservazioni ed opposizioni verso le istanze relative, nell’ottica di superare le difficoltà delle procedure di accesso agli atti

XI. Formazione della Polizia Ecologica Regionale, a partire dalla fusione delle Polizie Provinciali e nel concorso delle Polizie Locali, come entità di polizia giudiziaria indipendente dall’attività politica.

esistente in nuce nel raggruppamento delle polizie provinciali in un unico corpo regionale, tuttavia mai composto e reso effettivo, l’organo si intende come un corpo specializzato nella prevenzione, vigilanza e repressione dei reati ambientali con l’ausilio delle polizie locali, e tale comunque da rappresentare nella sua autonomia valido ausilio ai corrispondenti nuclei di sicurezza ad oggi presenti sul territorio della regione e previsti nella legislazione dello stato

XII. Automatica costituzione di parte civile della Regione Basilicata ed in sub-ordine di ogni ente territoriale interessato nelle procedure giudiziali su reati ambientali sulla scorta di apposita legge regionale.

presa in carico da parte degli uffici legali della regione, in proprio ed in rappresentanza sussidiaria per tutti gli enti territoriali della regione, della più immediata ed efficace attività di tutela degli interessi collettivi attraverso l’automatica costituzione in giudizio penale e civile contro gli autori di reati ambientali

Pubblicato in Blog

il programma 2018 – 1. agricoltura

1. Agricoltura

partiamo dal nostro programma per l’agricoltura e la zootecnia, premettendo che per questo settore dal forte peso sull’economia della regione e dalla forte valenza ambientale posta in essere da corrette metodologie di uso dei terreni, l’integrazione con il sistema di norme di protezione e salvaguardia ambientale deve essere perseguita con forza, fino al punto nodale di creare un inter-dipartimento regionale all’ambiente ed all’agricoltura, unificando procedure che vanno tenute insieme amministrativamente

 

I. Dichiarazione programmatica e statutaria dell’incontaminatezza del territorio come obiettivo prioritario dell’azione di governo, dell’agricoltura biologica-tradizionale come vocazione economica prevalente della regione Basilicata, della salvaguardia del paesaggio come valore fondante dell’identità regionale.

si tratta di un punto estremamente importante poichè si definisce finalmente a livello statutario e programmatico che nel territorio della regione l’incontaminatezza dello stesso è il valore cardine sul quale innestare la vocazione agricola biologico-tradizionale come primaria dell’economia lucana e la salvaguardia del bene paesaggio come obiettivo altrettanto primario

II. Indicazione del sistema biologico-tradizionale di coltivazione come unico sistema compatibile e permesso nel territorio regionale con divieto espresso all’uso di fitofarmaci, insetticidi e sostanze chimiche di sintesi, concimi di sintesi, farine animali e sementi ogm anche rivolte alla sola alimentazione animale, e creazione di una azienda regionale di certificazione biologica accreditata.

punto questo che consentirebbe l’acquisizione di una “patente” di salubrità dei prodotti certificata da un ente legislativo territoriale che ne garantisce la purezza e che in sede di commercializzazione dei prodotti agri-zootecnici avrebbe una grande valenza a livello di marchio tipico territoriale, con gli evidenti vantaggi che ne deriverebbero sia in termini di maggiore conoscibilità del prodotto, sia in termini di garanzia verso un mercato sempre più attento alla qualità organolettica e naturale dei prodotti di consumo

III. Realizzazione del sistema della filiera corta e del chilometro zero organizzata in reti di negozi in collaborazione con le associazioni di categoria riservata ai soli agricoltori della regione, con fissazione per il restante comparto distributivo di un limite del 50% obbligatorio di prodotti agro-zootecnici da reperire in loco.

costruire cioè un comparto locale che tenda alla “sovranità alimentare”, quindi alla produzione, commercializzazione e consumo a filiera corta delle derrate alimentari, eliminando cioè intermediazioni esterne che influiscono sulla formazione del prezzo, in tal modo consentendo sia all’acquirente locale risparmi sulla spesa alimentare e maggiore salubrità del prodotto, sia la corresponsione di un maggior prezzo ai produttori, per sostenere ed incoraggiare l’imprenditoria agraria diffusa con un maggior auto-impiego e maggiore ricorso occupazionale…per merci non reperibili in loco o la cui richiesta sia eccedente la produzione locale deve essere stabilita, nel libero accesso ai mercati, la fissazione di un limite del 50%

IV. Realizzazione del mercato ortofrutticolo lucano a controllo pubblico.

punto questo che consegue al precedente, nella considerazione ovvia che è solo teoricamente che si parla di km 0 nell’orizzonte di poter ridurre certamente il trasporto di merci ed i consumi energetici necessari che hanno un peso non indifferente sulla formazione del prezzo finale, necessitandosi così non solo di un punto di accumulo, conservazione e vendita rivolto ai grossisti, sia locali che provenienti da altre regioni, ma di un punto di formazione di un prezzo verso l’esterno che sfugga al ricatto degli stessi grossisti, ad oggi lasciati liberi di contrattare azienda per azienda, il più delle volte nella corresponsione di un prezzo incontrollabile ed intrattabile visto il veloce deperimento delle merci e l’impossibilità concreta alla vendita alternativa dei prodotti…il controllo pubblico del mercato sarebbe garanzia di tutela dell’interesse pubblico alla produzione/consumo alimentare

V. Incentivazione della micro-industria diffusa di trasformazione agricola con affidamento puntuale del prodotto ad un Consorzio Regionale del Prodotto Agri-Zootecnico Lucano che ne tuteli raccolta, conservazione, etichettatura, tracciabilità ed osservanza dei principi ai punti 1) e 2), nonché le operazioni a monte di vendita di sementi e concimi, nonchè immissione nel circuito del mercato ortofrutticolo lucano di cui al punto precedente

appare chiara la funzione di consentire micro-produzioni attraverso un circuito che sovraintenda sia alle fasi produttive stesse, avendo cura di organizzare e controllare le fasi di trasformazione del prodotto agricolo da parte di piccoli produttori, sia alle fasi di accesso ai mercati di tali produzioni, nell’ottica di creare un marchio lucano di tipicità garantita il cui accesso sia consentito a chiunque decida di operare anche in piccoli appezzamenti

VI. Creazione di un ufficio regionale speciale per la promozione ed il marketing del prodotto agri-zootecnico lucano in accordo al punto 5).

appare evidente che la creazione di un team di esperti che curi tutte le fasi di promozione ed immissione nelle reti distributive di un prodotto sia un elemento chiave per la sua affermazione sui mercati

VII. Riforma dell’ALSIA in assunzione del compito di programmazione tecnica annuale della produzione agricola e gestione della produzione di sementi presso le aziende agricole regionali, nonché allo sviluppo di tecniche ambientalmente compatibili in accordo ai punti 1) e 2).

è necessaria una radicale riforma del compito istituzionale di un ente che, commissariato da tempo immemore, pur dovrebbe curare gli aspetti dell’innovazione, della ricerca e della messa a rendimento produttivo delle nostre colture

VIII. Liquidazione dell’ARBEA, le cui funzioni vengono trasferite ad ufficio dedicato del dipartimento agricoltura della regione.

doverosa la liquidazione di un ente di fatto inutile, quando tutte le attività di arbea possano essere assunte dal dipartimento regionale.

IX. Creazione dell’Ufficio Scientifico Interdipartimentale del Patrimonio Agri-zootecnico Lucano come responsabile unico, in accordo con l’Università della Basilicata – Facoltà di Agraria, della conservazione delle varietà locali, con compiti di ricerca e miglioramento selettivo non genetico delle varietà coltivabili lucane, con specifica indicazione alle specie ammesse alla coltivazione sul territorio regionale.

la frettolosa liquidazione di metapontum agrobios, azienda efficiente se non le fossero stati attribuiti compiti impropri, ed una gestione alquanto bizzarra delle competenze ora ripartite tra alsia ed arpab, pone l’evidenza del recupero di una funzione scientifica a ricaduta diretta attraverso un ufficio di indirizzo e coordinamento

X. Introduzione del sistema di compensazione debiti-crediti tra aziende agricole, Consorzio Regionale ed il sistema creditizio con garanzia sussidiaria regionale.

limitare le partite finanziarie a rischio per le aziende stesse, portando a garanzia da parte della regione basilicata le partite finanziarie tra aziende impegnate nel consorzio regionale e sistema creditizio, al fine di impedire sovraesposizioni debitorie

XI. Borsino dei Terreni Agricoli atto a favorire, attraverso crediti agrari garantiti (vedi punto 10) la ricostituzione, previo riconoscimento dei requisiti zonali, della Unità Minima Agri-Zootecnica come criterio di riferimento per un sistema di compravendite, permute e perequazioni che porti alla ricostituzione di entità agri-reddituali atte a garantire condizioni di reddito non inferiori al limite di povertà relativa, in accordo con le normative europee sul settore.

Incentivo a ricostituire unità agricole sufficienti a fornire un reddito minimo per gli agricoltori, nella considerazione che i frazionamenti successori alle assegnazioni delle riforme agrarie hanno spezzettato i fondi agricoli in unità tanto frammentate da impedirne o essere ostacolo ad una razionale coltura e così favorire l’abbandono di terreni con conseguenza gravi sia dal punto di vista della manutenzione degli stessi e del territorio che di pericoli di “incetta di terreni” da parte di entità di mercato che tendono alla ricostituzione di latifondi per usi non prevalentemente agricoli

XII. Divieto assoluto alla coltivazione di varietà agri-energetiche oltre l’autoproduzione volta al soddisfacimento dei bisogni energetici delle singole aziende, anche organizzate in consorzi e/o cooperative locali, con esclusione di ogni processo di combustione diretta e sorveglianza pubblica delle coltivazioni di masse per bio-carburanti.

impedire che la nostra agricoltura diventi un campo di produzione di energia non direttamente afferente ai bisogni locali

Pubblicato in Blog

forse ci siamo

ansa – A un chilometro e mezzo sotto i ghiacci del Polo Sud di Marte c’è un grande lago di acqua liquida e salata: lo ha scoperto il radar italiano Marsis della sonda Mars Express. Pubblicata su Science, la scoperta è stata presentata da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), università Roma Tre, Sapienza e Gabriele d’Annunzio (Pescara), Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

Ha tutti i requisiti per ospitare la vita, il grande lago sotterraneo scoperto su Marte dai ricercatori italiani che hanno utilizzato i dati del radar Marsis, a bordo della sonda europea Mars Express. Esiste da molto tempo, ha acqua liquida, sali ed è protetto dai raggi cosmici: questi, dicono gli autori della ricerca, sono elementi che potrebbero far pensare anche a una nicchia biologica

segui la diretta streaming su 

www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2018/07/25/grande-attesa-per-i-nuovi-dati-su-marte-diretta-dalle-16.00_a9ecab61-8cb1-40be-b170-0f2999ca763c.html

Pubblicato in Blog

carichi ed impegnati

sai quando sei proprio carico e senti che le persone necessitano di impegnarsi per un progetto…

parte 1) ambiente

I). Dichiarazione programmatica e statutaria dell’incontaminatezza del territorio come obiettivo prioritario dell’azione di governo, dell’agricoltura biologica-tradizionale come vocazione economica prevalente della regione Basilicata, della salvaguardia del paesaggio come valore fondante dell’identità regionale.

…qualcuno ha idea di quanto vale come reddito, occupazione ed indirizzo regionale essere la prima regione d’europa a dichiararlo?

Pubblicato in Blog

“a miglionico, a miglionico”

“a miglionico, a miglionico”…da “le tre sorelle” di checov, versione riadattata…

vi aspetto per scrivere il programma di una lucania che vuole de-globalizzarsi ed indicare una via

L'immagine può contenere: testo

 

Pubblicato in Blog

piccole storie di ordinaria maleducazione

piccole storie di ordinaria maleducazione (ovvero l’educazione che i genitori non insegnano ai ragazzi)…antefatto, quasi ogni sera dei ragazzi prendevano a calci la porta del mio studio-sede e poi scappavano…li ho inseguito una sera, ma l’età ed il loro vantaggio era troppo perché potessi raggiungerli…

fatto…questa sera, ancora una volta…fuggiti lungo il solito vicolo che prendevano dopo il calcione alla porta, sono stati traditi forse dalla certezza che, rassegnato, non li avrei inseguiti…ed invece, nonostante i miei anni, una corsa veloce mi ha permesso di raggiungerli e prenderne uno, il più alto e grosso, età 18-19 anni al massimo…si è urinato addosso dalla paura e che pur potendolo “fraccare” di botte (gli altri sono fuggiti senza neppure tentare di aiutarlo) l’ho invece lasciato andare, impietosito da quel suo farfugliare scuse da bamboccio piuttosto che ammettere la colpa di una ragazzata idiota…

avrebbe chiamato il padre mi ha detto, quasi come una minaccia, come alcuni fanno per i loro professori-martiri…

bene, io spero di conoscerlo quel padre per dirgli serenamente che con quel suo ragazzone ha sbagliato tutto e che ne ha fatto un codardo, un vigliacco ed un pusillanime…

e se per caso, su questa pagina, tu, padre, leggessi queste righe sappi che sarà mio piacere dirtelo di fronte ad un caffè nella speranza che, tornato a casa, tu gli dia quello che merita in termini di biasimo per aiutarlo a crescere, rispettando il prossimo…

ma non toccarlo, non vorrei si defecasse addosso

Pubblicato in Blog

lo schiaffo

(ANSA) – POTENZA, 17 LUG – Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), resta ai domiciliari: la decisione è stata presa dal gip di Matera Angela Rosa Nettis …

io non mi esprimo sulla faccenda giudiziaria – la conferma degli arresti implica la possibilità di inquinamento delle prove o reiterazione del reato – ma la sua candidatura questo punto è uno schiaffo all’idea stessa di politica

Pubblicato in Blog

cambiare o il cambiamento sommergerà tutti e tutto

faccio un ragionamento politico semplice, nel tempo che scorre rapido…il clima politico si è avvelenato di un noi e loro che non ammette divisioni, anche e soprattutto nel sistema elettorale regionale che dice chiaramente che solo uniti si vince e si governa…
la sostanza è che o il centrosinistra tutto si presenta coeso intorno ad un programma reale di cambiamento che sia attrattivo verso la delusa società lucana o si rischia la lega, ovvero un branco di erinni assetate di potere…
per realizzare ciò occorre che i partiti facciano un passo di lato, prima accettando un programma di svolta, indi rinunciando ad esprimere candidati alla presidenza in favore di qualcuno che sappia essere interprete coerente dello stesso…
in termini pratici un chiaro programma antiliberista, nei limiti delle potestà dell’istituzione e dell’ordinamento regionale, che sappia “creare” lavoro subito, poi un candidato presidente, fuori dai partiti ma non fuori dalla politica, fuori dalle stanze, un candidato di specchiata onestà pratica ed intellettuale che sappia infondere entusiasmo e che sia riconoscibile dalle persone come testimone della volontà di cambiare il passo di questa terra
per una volta amate la vostra regione e non le vostre sigle, gli assetti, le consorterie perché abbiamo bisogno tutti di cambiare o il cambiamento sommergerà tutti e tutto

Pubblicato in Blog