il programma 2018 – 8. Trasporti ed infrastrutture

8). Trasporti ed infrastrutture

prevalenza del trasporto pubblico, l’uso della rotaia, l’intermodalità, la taratura del sistema sulle reali necessità e bisogni di mobilità.

I. Dichiarazione programmatica sull’obbligo di trasporto delle merci nel territorio lucano sulle reti ferroviarie esistenti ove esse soddisfino criteri di copertura territoriale.

la rete ferroviaria esistente è insufficiente e limitata, tuttavia anche la sua inadeguatezza impone come criterio di programmazione un obbligo alla percorrenza merci sulle strade ferrate, meglio precisato dai punti seguenti che delineano un sistema di trasporti tarato sulle necessità del territorio

II. Costituzione di un gruppo misto tra regione, province, comuni di potenza e matera, consulta dei sindaci (vedi parte istituzione), consulta per l’ambiente ed operatori del settore per l’avvio dello studio e della programmazione del Sistema Integrato di Trasporti Regionale.

punto di partenza istituzionale partecipato per lo studio e la realizzazione di un sistema consortile pubblico regionale per delineare una gestione non frammentata tra i diversi modelli di mobilità esistente sul territorio

III. Costituzione del consorzio misto dei trasporti Lucani a prevalente partecipazione pubblica tra i soggetti istituzionali di cui al punto II.

il trasporto è un settore a strategico interesse pubblico ed il privato deve intervenire solo come fornitore di servizi

IV. Progettazione delle strutture di inter-modalità gomma-rotaia di Metaponto, Lauria-Lagonegro, Matera, Melfi, Balvano e successiva realizzazione.

per la realizzare quanto al punto 1) è necessario individuare 5 punti di interscambio gomma-rotaia in cui allocare le strutture atte al trasbordo di container scarrabili da tir a treno e, visti gli assi veicolari questi 5 punti sono Metaponto (con l’aggiunta di Policoro per quanto al punto VI), interscambio tra l’asse stradale ionico e la tratta ferroviaria verso Potenza- Salerno/Foggia, Lauria (o Lagonegro), interscambio tra l’asse stradale Salerno-Reggio Calabria (e l’attuale rete ferroviaria), anche in previsione di quanto al VI), Matera, interscambio tra gli assi stradali Bradanica e verso Bari, in previsione del completamento della tratta ferroviaria Matera-Ferrandina e della mediana (vedi punti VI e VII) e della tratta esistente delle appulo-lucane, Melfi, interscambio tra l’asse stradale Potenza-Foggia, l’omonima tratta ferroviaria, nonché il tronco delle appulo-lucane (con previsione di utilizzo, previo accordo con rete ferroviaria italiana della stazione di Rocchetta s. Antonio per l’appoggio di connessione alla struttura di Melfi verso l’autostrada Bari-Napoli), Balvano, interscambio tra il raccordo Sicignano-Potenza e la tratta ferroviaria, con progetti di sviluppo da praticarsi nelle sedi di confronto stato-regione

V. Studio e progettazione di un sistema auto-gestito di trasporto ferroviario pendolare sulle direttive Potenza-Foggia e Battipaglia-Potenza-Metaponto con vetture proprie da avviarsi a circolazione sulla rete regionale di Rete Ferroviaria Italiana con contratti di “nolo dei binari”, in previsione di un abbandono dell’attuale contratto di servizio di trasporto locale, con affidamento di commessa a strutture industriali locali per la costruzione di vetture ferroviarie.

tarare in proprio un sistema di trasporti pendolari più rispondente alle esigenze locali di quanto non assicurino treni (più spesso autobus sostitutivi) in arrivo da altre regioni agli attuali ed enormi costi (contratto di servizio), attraverso la formula del nolo dei binari e la circolazione di materiale rotabile proprio da costruirsi preferibilmente nel territorio regionale da aziende ad oggi esistenti (ferrosud) e per le quali simili commesse sarebbero di ausilio alle difficoltà occupazionali, con costi di investimento recuperabili dall’allocamento integrale sul progetto delle partire finanziarie ad oggi versate a Trenitalia per il contratto di servizio e in termini infra-strutturali dalla possibilità di accesso a fondi comunitari

VI. Studio di fattibilità, progettazione e candidatura al finanziamento dei fondi strutturali europei (con ri-accantonamento dei fondi e delle disponibilità postati attualmente sulla strada “saurina”, circa 200 milioni) delle “dorsali ferroviarie leggere appenniniche” A) Maratea-Lauria-Sant’Arcangelo-Corleto-Calvello-Potenza e B) Maratea-Lagonegro-Moliterno-Villa d’agri-Brienza-Tito-Potenza (con possibile doppio tronco da Policoro) e della “mediana ferroviaria leggera” Sant’arcangelo-Tursi-Craco-Pisticci-Ferrandina”

reti che consentirebbero non solo la fuoriuscita dall’isolamento della zona sinnica, delle valli del Sauro-Camastra e del Cavone, verso Potenza e con l’interconnessione trasversale della mediana verso Matera

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rappresentazione schematica delle reti in verde le tratte esistenti, in arancio la tratta delle appulo-lucano, in blu la tratta rfi matera-ferrandina, in rosso le tratte delle dorsali  e della mediana  

lo sviluppo totale della rete è di circa 320 km per un costo stimato di progettazione e costruzione di circa 2 miliardi di euro, cifra da ripartirsi in un co-finanziamento del 50% a carico della regione basilicata (1 miliardo da allocarsi nei bilanci annuali per euro 100 milioni per 10 anni, fondi rinvenienti dall’aumento delle royalties per gli idrocarburi, e per il 50% a carico dei fondi comunitari per le infrastrutture)

VII. Azioni volte a sollecitare un più celere completamento della tratta ferroviaria Matera-Ferrandina, nonché elettrificazione e potenziamento della Potenza-Foggia ad oggi finanziata con delibera CIPE con circa 200 milioni di euro.

La valenza del completamento di una tratta in buona parte realizzata nel suo percorso è strategica sia ai fini del completamento della rete ferroviaria lucana e tale richiesta andrebbe formalizzata nelle competenti sedi tra stato e regione in una ridiscussione sul 5% sul contributo regionale alla produzione enrgetica (vedi parte 5) idrocarburi)

VIII. Adeguamenti, completamenti e messa in sicurezza delle reti auto-viarie esistenti

presupposto l’apertura di uno specifico tavolo di trattativa con lo stato

IX. Istituzione dell’ufficio regionale “car sharing & pooling” per il supporto alla condivisione del mezzo di trasporto da attuarsi con la partecipazione della consulta dei sindaci ed associazioni di cittadini.

La condivisione del mezzo di trasporto privato va incoraggiato e sostenuto con un sistema di supporto che rediga micro-piani di condivisione delle disponibilità

X. Progressiva sostituzione con obbligo normativo dei motori dell’attuale parco autobus allocato in regione, sia pubblico che privato, con motori atti all’uso di metano (vedi parte idrocarburi punto XII) e bio-carburanti derivanti dal ciclo dei rifiuti (vedi parte ciclo dei rifiuti punto X) e/o da coltivazioni di varietà agricole per bio-carburanti esclusivamente su programmazione puntuale sotto il controllo del dipartimento agricoltura-ambiente (vedi parte 2) ambiente punto XII)

nell’ottica di una discussione pubblica sull’utilizzo dei carburanti da rifiuti (vedi parte ciclo dei rifiuti), occorre che i cambiamenti sull’uso delle energie da auto-trazione siano spinti a partire dal pubblico ed a tal proposito, l’utilizzo di bio-carburanti deve intendersi esclusivamente ad uso pubblico per essere programmabili e non costituire un pericolo di estese monoculture per attività no-food

XI. Criterio prevalente di scelta del progetto di trasporto a minor impatto ambientale ed a migliore connettività.

XII. Revisione immediata, di concerto con gli attuali operatori, del sistema regionale dei trasporti su gomma e rotaia in vista di Matera 2019 nella necessità di miglior utilizzo di quanto esistente – istituzione delle navette pluri-giornaliere Potenza-Matera e Matera-Venosa-Melfi

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