il programma 2018 – 11. Partecipazione

11). Partecipazione

ci concentriamo sugli aspetti di partecipazione democratica del cittadino alla vita della comunità regionale, partendo da un presupposto purtroppo ancora oggi negato nei fatti, quello di una trama ormai fitta di convenzioni internazionali, accordi, dichiarazioni di principi recepiti nell’ordinamento, ma spesso solo alla stregua di enunciati, e se già in molte parti del programma, abbiamo previsto meccanismi di informazione e partecipazione su argomenti specifici (commissioni miste, consulte ed altro), passiamo ad una cornice generale che pur non inserita nella parte dedicata all’istituzione, ad essa ed a procedimenti interni ad essa fa riferimento specifico.

I. Introduzione nello statuto regionale della figura giuridica del referendum abrogativo di legge regionale (5.000 firme), ad effetto automatico, e della figura giuridica del referendum consultivo, previo esame di costituzionalità, in materie di carattere generale aventi ad oggetto assetto e programmazione del territorio con obbligo di esame in aula entro giorni 30 dall’esito della votazione popolare.

ad onta di chi millanta referendum propositivi senza quorum (una figura anticostituzionale e per di più assai pericolosa per gli ovvi motivi che porterebbero a legiferare fuori dalle sedi preposte e per i bassi numeri di cittadini che teoricamente formerebbero una volontà), la nostra proposta si configura come una forma consultiva che andrebbe praticata solo sui grandi temi come forma di ascolto di una volontà popolare su argomenti che, vista la loro rilevanza etica o programmatica, necessitano di uno specifico ascolto con un chiaro percorso istituzionale

II. Potenziamento della figura giuridica della legge regionale di iniziativa popolare con obbligo di esame e voto in aula da parte del consiglio regionale entro giorni 15 (quindici) dalla sua presentazione, previo parere di legittimità della Presidenza del Consiglio.

figura giuridica che andrebbe valorizzata come supporto e stimolo dei cittadini ad una legiferazione partecipata attraverso la più pronta discussione in consiglio regionale

III. Creazione dell’Ufficio del Garante della Trasparenza sugli Atti Amministrativi, ufficio indipendente a nomina della consulta dei sindaci.

simile ufficio, peraltro già in nuce presente in alcune funzioni, sarebbe garante ed esecutore indipendente di ogni procedura di reindirizzo nella pubblicazione degli atti, indipendenza assicurata da una platea di nomina più vasta del consiglio regionale

IV. Pubblicazione mensile sul sito web istituzionale, o su sito dedicato, degli stipendi, diarie e premi di produzione dei dirigenti ed alti funzionari regionali e della rendicontazione economica delle agenzie regionali, nonché delle spese correnti e per investimenti amministrate dai dipartimenti e dagli uffici regionali.

V. Creazione dell’e-B.U.R. (Bollettino Ufficiale Regionale in versione telematica) con valore probatorio e con sommario descrittivo di leggi, decreti, delibere di giunta e determine dirigenziali per materie e per dipartimenti.

VI. Procedura semplificata di accesso alla posta elettronica regionale certificata nelle relazioni tra enti territoriali e cittadini.

VII. Creazione degli uffici locali di indirizzo alle funzioni ed ai servizi amministrativi presso le sedi regionali nel territorio con compiti di protocollo regionale e smistamento pratiche.

questi uffici, la cui composizione andrebbe ricercata in un affidamento di delega a funzionari regionali, in caso di sedi di pertinenza regionale o comunali (con specifica convenzione), avrebbero il compito di riassumere ogni attività informativa, protocollare ed informativa espletata dall’ente regionale in favore di un migliore accesso dei cittadini alle pratiche amministrative

VIII. Obbligo a carico della Presidenza del Consiglio Regionale di tenuta di una pagina web specifica sul sito istituzionale regionale sulle presenze e le attività consiliari svolte dai consiglieri regionali ed i componenti della Giunta Regionale, nonché su tutte le spettanze economiche degli stessi e dei gruppi politici rappresentati.

IX. Stampa di un manuale dei diritti/doveri del cittadino da distribuirsi nelle case comunali e nelle scuole superiori.

X. Impulso ad ogni comune lucano nella formazione di consulte partecipate sulle materie di carattere generale locale sulla scorta delle consulte regionali

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