il sindaco di avigliano e il petrolio

dal blog di vito “viler” l’erario, altro articolo sull’ iniziativa di domenica a lagopesole:

SILENZIO “ASSENZIO”

Silenzio, come la non parola pronunciata dal Sindaco di Avigliano, la città del baccalà, Domenico Tripaldi eterno amministratore illuminato dai barili delle “sette sorelle”.
Assenzio, il distillato derivato dalle foglie di Artemisia absithium messo a bando in molti Paesi per il suo eccessivo potere di rendere il bevitore semplicemente “fantastico”. Ne sanno qualcosa Vincent Van Gogh, Toulouse Lautrec ed Ernest Hamingway il quale sosteneva che l’assenzio aveva il potere di far cambiare le idee.
Osservando il Sindaco di Avigliano, durante il convegno di Lagopesole di domenica 28 dicembre con titolo “Il Petrolio dei Lucani” – organizzato dall’associazione politico culturale 100 Comuni – udendo il Sig. Tripaldi durante il suo intervento, prima e dopo in TV prontamente intervistato dal TG Rai Basilicata, appare evidente che il Sindaco della città del baccalà al peperone crusco si sia trincerato dietro il silenzio-assenso in merito al permesso di ricerca idrocarburi “Frusci” di cui proprietario del titolo minerario è ENI (Ente Nazionale per gli Idrocarburi). Il permesso interessa ben dieci comuni: Potenza, Bella (i cui consigli comunali hanno espresso parere negativo alle richieste ENI), Avigliano, Filiano, San Fele, Atella, Pietragalla, Ruoti, Baragiano e Pignola.
Tripaldi, nella sua mistica ambiguità chiede royalties più consistenti e infrastrutture per la sua comunità. Così ha dichiarato ai microfoni del TGR: “le royaties devono essere considerate nel loro complesso e investite in processi strategici che riguardano tutta la regione. Fare come è stato fatto fino adesso, in cui gran parte delle royalties sono rimasti nei territori, pur essendo un principio astrattamente giusto, dopo qualche anno ha mostrato la corda”.
Sarà astrattamente giusto ipotizzare trivelle, autobotti e successivamente oleodotti che dovranno “veicolare” il petrolum verso il centro oli? Sindaco? Oleodotti che in Val d’Agri resteranno interrati quando nel 2019, o forse più, il giacimento sarà esaurito?
L’accordo di programma ENI-Regione Basilicata, oltre alle prescrizioni VIA sui monitoraggi delle matrici ambientali (acqua, suolo e aria) mai rispettate, prevede anche la bonifica dei pozzi esausti ma non dei circa 700 km di oleodotti, che a quanto pare nemmeno il Vice Presidente e Assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico ha saputo dare risposte, nonostante una mia precisa domanda.
L’ENI dal canto suo punta sulla Basilicata, su Viggiano, con un Governo nazionale che decide una “Lucania HUB energetico d’Italia” mentre Ortona e l’intero Abruzzo dissentono. E che ne dica l’ottimo calendario ENI del 2009 dove sono rapprensentate le mani del lavoro lucano con “immagini polvere” (è quello che pensano all’ENI!) mentre invece sarebbe fatto incontrovertibile parlare di mani sporche del petrolio lucano.
Dunque, l’incontro di fine anno di Lagopesole apre una nuova stagione del “Re fossile” in una Basilicata felix esageratamente privata della sua identità, dove i giovani restano muti di fronte alla spietatezza con cui certi amministratori si cuciono bocche e coscienze, dove un bicchiere di assenzio servirebbe a rendere un idea: che il petrolio da noi è devastazione, spoliazione, spopolamento e spolpamento dei territori.

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4 pensieri su “il sindaco di avigliano e il petrolio

  1. in aggiunta al tuo delizioso articolo, caro vito, aggiungerei che lo stesso calendario stasera faceva bella mostra di sè nell’atrio del comune di potenza, comune che pure ha detto no al permesso frusci…io e nicola magnella, andati lì per appore la locandina del 3 gennaio in bacheca siamo rimasti alquanto sorpresi…è vero che la modernità è fatta di messaggi paralleli, ma francamente qui si esagera…dopotutto è vero che il sindaco santarsiero voleva forse dire si, il suo populismo gli ha fatto dire no per non guastarsi l’immagine a pochi mesi dalle elezioni, così salomonicamente lo ha fatto dire impegnando la giunta anzichè al consiglio per lavarsene le mani…la confusione regna dunque sovrana!

  2. politica e petrolio hanno in comune il colore nero la puzza

    solo quando ci si trova si puo capire

    mi auguro che prima che si esauriscano le risorse voi politici la smettiate di rivoltare la feccia e iniziate a collaborare e con serietà coerenza senza punzecchiarvi e usando i vostri mezzi per noi poveri Lucani disoccupati e con la speranza che fra di voi ci sia qualcuno con le palle.
    Al sig.Vito non mi è sembrato corretto il suo articolo se ha le palle e non ha la bocca cucita parli e agisca coerentemente e con rispetto altrui,e visto che ha una voce si faccia sentire.Tripaldi per quanto riguarda lei è una persona valida non lasci spazio ai commenti altrui dia delle spiegazioni semplici affinchè anche chi non vuole capire capisca .

    Con l’augurio che fra di voi spuntino le palle e si senta parlare del texsas d’Italia vi saluto
    .

  3. qui non ci sono “politici” della natura che lei intende, non si rivolta la feccia che c’è evidentemente ma sono altri che rimestano con piacere, il sig. vito risponde delle sue iniziative personali, io inserisco chi voglio su questo blog e mi impedisco però come istanza di libertà di pensiero di cancellare anche i commenti negativi, le palle sono articoli il cui trastullo lasciamo ad altri, tripaldi è quello che è ed ognuno ha libertà di pensare ciò che vuole in merito alle iniziative di quel sindaco, qui ognuno si firma con un nome ed un cognome ed anche quando usa uno pseudonimo conosciamo sempre di chi si tratta, texas si scrive senza la s e lei non è degno di alcuna attenzione per questo suo modo di fare…gli argomenti si argomentano e non si vomitano

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