15/04/2014

il problema della povertà da destra lo si affronta con forme caritatevoli o con la concessione di oboli, a sinistra con il riequilibrio fiscale e la destinazione dei maggiori proventi per piani organici di creazione di lavoro immediato…nello specifico se si vuole stimolare il lavoro che si parta con un piano pluriennale di sistemazione del dissesto idrogeologico e di ripristino e manutenzione del patrimonio archeo-culturale in cui coinvolgere giovani ed incapienti organizzati per cooperative e piccole imprese…2 miliardi all’anno su ciascuno degli assi quanto lavoro e così circuito consumo-produzione innescano su chi oggi nulla consuma perché nulla possiede…altro che 80 euro!!!

miko somma