ciao, “hurricane” rubin carter…

a molti sarà sfuggito e certo nei telegiornali la notizia non ha magari lo stesso peso di cosa dicono questo o quel politicante stolto che purtroppo il tempo e gli errori ripetuti per decenni ci hanno consegnato all’oggi, o magari questo o quel divetto tv ha fatto, detto, pensato (se mai possibile), ma vorrei sottolineare questa notizia che mi ha molto rattristato…

ansa – Rubin ‘Hurricane’ Carter, sfidante al titolo mondiale dei pesi medi e pugile dal micidiale gancio sinistro, icona nera che ispiro’ canzoni e film, e’ scomparso nella sua casa di Toronto, a 76 anni, per un tumore alla prostata. Lo hanno rivelato alcuni suoi amici, tra i quali quel John Artis che venne accusato di essere stato suo complice, al New York Times, che tramite la sua edizione online ha poi diffuso la notizia.

Rubin 'Hurricane' Carter dies (foto: EPA)

Incolpato ingiustamente di aver ucciso due uomini e una donna (tutti bianchi) in New Jersey nel 1966, trascorse oltre 19 anni in carcere, prima di essere dichiarato innocente con due distinte sentenze che dimostrarono la sua totale estraneita’. All’epoca, a favore della sua causa si mobilitarono in tanti, politici, organizzazioni a favore dei diritti civili come ‘Amnesty International’, campioni dello sport e star del cinema e della musica. Per anni il suo nome divenne il simbolo di una cattiva giustizia di stampo razzista: il suo fu infatti un caso di discriminazione legata al colore della pelle.

Basandosi sulla sua storia, Bob Dylan, compose la celebre canzone intitolata appunto con il suo soprannome, ‘Hurricane’, che divenne un successo internazionale nel 1976. Molti anni piu’ tardi, anche Hollywood si occupo’ della sua triste vicenda: nel 1999 usci’ un film di Norman Jewison, basato sull’autobiografia dell’ex pugile ”The 16yh Round”, dal titolo anche questa volta ‘The Hurricane”, interpretato da Denzel Washington, che per la sua performance ricevette una nomination agli Oscar. Carter viveva da anni Canada dove si occupava della sua associazione ”Innocence International’ a favore delle persone in prigione perchè ‘vittime’ di errori giudiziari. Della sua vicenda Carter era solito dire che ”avevano incarcerato il mio corpo, ma non sono mai riusciti a farlo con la mia mente”.

…ed è proprio con la nota canzone di bob dylan che voglio salutare un uomo la cui storia mi ha sempre riempito il cuore di tristezza…ciao, “hurricane” rubin carter, non so il resto del mondo cosa ne pensi, ma se esistesse una casa dei giusti sono certo che ti troverei proprio lì…

 www.youtube.com/watch?v=hr8Wn1Mwwwk