un focolaio di infezione da bloccare…

Rifiuti: sequestrata area presso la Sata di Melfi

AGR Il Corpo Forestale dello Stato comunica in una nota stampa il sequestro di un’area di circa 4000 mq presso la Sata di Melfi utilizzata come deposito di rifiuti speciali non pericolosi derivanti dalle demolizioni e dagli scavi regolarmente effettuati presso lo stabilimento. Il sequestro è stato oggi convalidato dal Tribunale di Potenza, e i responsabili del settore ambiente e sicurezza dello stabilimento dovranno rispondere di gestione incontrollata di rifiuti. L’accumulo indifferenziato dei rifiuti, resti dei lavori eseguiti da più di un anno – si legge nella nota del Comando Provinciale di Potenza del Corpo Forestale dello Stato – non configurerebbe un deposito temporaneo di rifiuti destinato alle successive operazioni di recupero e smaltimento così come previsto dal Testo Unico dell’Ambiente. L’intervento del Corpo Forestale dello Stato ha permesso di accertare un accumulo indistinto di circa 14.500 m3 di rifiuti consistenti in terre e rocce da scavo, scorie di cemento, metalli misti derivanti dalle armature metalliche degli elementi strutturali demoliti, miscele bituminose, legno di bancali, imballaggi, materiale plastico, pneumatici fuori uso e apparecchiature elettriche dismesse.

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chiariamoci subito che pur trattandosi di residui edilizi (la cosiddetta sc’fravcatura, come si direbbe a napoli&dintorni), quindi rifiuti classificati come speciali (la legge usa questa prima distinzione per classificare i rifiuti e trattali separatamente rispetto agli rsu, i rifiuti solidi urbani), ma non pericolosi, la legge parla chiaro ed i depositi ammessi sono solo quelli temporanei, cioè quelli che si contraddistinguono come strumentali rispetto all’operazione edilizia, sono vietati, quindi da sanzionarsi, anche e soprattutto perché un anno proprio non può considerarsi come “temporaneo”…ma non è questo il punto, se cioè una pratica odiosa e molto in voga nell’edilizia “minore” (i cosiddetti piccoli lavori, detti anche in economia), quella dell’abbandonare o in posti amici (terreni poco in vista dove vengono accumulati tali rifiuti) o magari nei boschi (visto molte volte con i miei occhi) o in scarpate, debba essere o meno sanzionata…

il punto è che non ti aspetti che sia la sata a consentire simili operazioni nelle procedure di controllo dell’appalto degli stessi lavori…non ti aspetti, cioè che una grande azienda non riesca ad entrare nell’ordine di idee che il proprio comportamento, nel bene e nel male, influenza molto anche altri comportamenti di strutture consimili, quali per esempio quelle dell’indotto, e più in generale quei comportamenti che nascono nelle relazioni industriali su più ampia scala…

un po’ come dire che se l’ostracismo verso la fiom a pomigliano (ma chiaro che parlo, oltre il caso specifico, dei sindacati ingenerale), rischia di divenire una sorta di prassi corrente nelle relazioni industriali generali, il mancato controllo di come agisce una ditta che lavora per te, in questo caso sui rifiuti, fossero anche non pericolosi, è un focolaio di infezione che deve essere bloccata al più presto, pena fornire un esempio lampante di spregio delle leggi e della civile convivenza pur di risparmiare qualche spicciolo, come spesso accade sia nel grande (vedi triangolo dei veleni in campania, dove riversavano industrie del nord che pur di risparmiare sul costo di trattamento e stoccaggio dei loro rifiuti, poco si interessavano della mafiosità dei proponenti e dei danni che sarebbero occorsi a territori e popolazione “ospiti” delle loro “deiezioni produttive”), sia nel piccolo della quotidianità (quando si chiudono gli occhi per rendersi meno complessa la vita), o come accade banalmente per le storie di ordinaria cialtroneria preterintenzionalmente criminale che connotano un paese che “deve” ancora imparare cosa sia la civiltà ed il senso del civico…

e dal momento che sono sull’argomento, nell’auspicare pene e sanzioni severe per i colpevoli, ricordo a tutti, ma proprio a tutti che l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura non è solo un reato (quindi punibile dal codice penale) ed un illecito (punibile con sanzioni pecuniarie), ma è un attentato alla vita pubblica, cioè a tutti, compreso anche chi quei rifiuti li abbandona per qualsiasi abietta o banale motivazione…