Epifania, la festa dei bimbi

come si festeggia nel mondo la befana? Ecco alcuni esempi… 

Epifania a Roma e Urbania – Non c’è città o piccolo centro in Italia che non festeggi la vecchina dei bambini. Roma ogni anno ospita decine di bancarelle in una delle sue piazze più belle, piazza Navona, dove i più piccini possono anche incontrare di persona la Befana che regala loro i dolci o piccoli giocattoli come da tradizione. A Urbania, nelle Marche, si tiene la Festa nazionale della Befana, durante la quale grandi e piccoli possono divertirsi con spettacoli di animazione, laboratori e musica.Pordenone, Maranello e Varese – Anche i bambini di Pordenone possono trascorrere questo giorno di festa impegnandosi nei laboratori dove potranno anche costruire la loro Befana. A Maranello si festeggia con i film di animazione, e a Lucca si potrà addirittura vedere la casa della vecchina. Tombolate e lotterie istantanee ad Arezzo che saluta così la fine delle feste, mentre a Varese l’appuntamento è nelle piazze con spettacoli e giochi di vario tipo. La Befana sempre più spesso si fa solidale: molte sono infatti le iniziative che in questa occasione vengono prese in aiuto dei più deboli e degli sfortunati.Calza da record – Ad Avenza, una frazione di Carrara, è stata preparata la calza da Guinness: è lunga 70 metri, larga 6 e alta 2. E’ una monumentale opera di stoffa, esposta nel centro storico della cittadina e occupa 2 intere strade. E’ stata riempita con 5 quintali di caramelle sistemate in 700 palloncini. Le misurazioni sono state fatte alla presenza di un legale per poter accedere al World Guinness records e scalzare così  il precedente primato mondiale della calza più lunga che era di 55 metri.In Francia e in Germania – Tra il sacro e il profano, l’epifania viene festeggiata in tutto il mondo, in modo diverso certo, ma ovunque è la festa dei bambini e per i bambini. In Francia la tradizione vuole che in questo giorno si prepari un dolce speciale, all’interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quella giornata il Re o la Regina della festa. In Germania questo è il giorno della venuta dei Re Magi. Spesso i preti e i chierichetti vanno nelle case per chiedere delle donazioni e recitano solitamente anche qualche verso o intonano una canzone sacra.In Islanda e Romania – In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perché da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. Questo è l’ultimo giorno del periodo festivo nel quale si dice addio al Natale. Si inizia con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il Re e la Regina degli elfi. A metà strada arriva anche l’ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo (il primo Babbo Natale arriva l’11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno). La fiaccolata finisce con un grande falò e con dei fuochi d’ artificio. Anche in Romania la festa dell’Epifania rappresenta la venuta dei Re Magi ed è un giorno festivo. Ancora oggi in alcuni paesi i bambini vanno lungo le strade e bussano alle porte per chiedere se possono entrare per raccontare delle storie. Di solito come compenso ricevono qualche spicciolo. Anche i preti vanno di casa in casa per benedire le case.

In Russia e Ungheria – In Russia dove la religione principale è quella ortodossa, la chiesa celebra il Natale il 6 gennaio. Secondo la leggenda a portare o regali è Padre Gelo, accompagnato da una simpatica vecchia che si chiama Babuschka. Il 6 gennaio tutti i bambini spagnoli si svegliano presto e corrono a vedere i regali che i Re Magi hanno lasciato. Il giorno precedente mettono davanti alla porta un bicchier d’ acqua per i cammelli assetati e anche qualcosa da mangiare e una scarpa. In molte città si tiene il corteo dei Re Magi, in cui i Re sfilano per le vie cittadine su dei carri riccamente decorati. Anche in Ungheria l’Epifania è molto sentita. Qui, in questo giorno, i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.

A Gaza invece si crepa…

Gaza: sterminata famiglia con sette bambini
06/01/2009 14.54.00
[Italia/mondo]
                                                                                                                         

(ANSA) – GAZA, 6 DIC – Almeno 12 membri di una stessa famiglia, tra i quali 7 bambini da uno a 12 anni, sono stati uccisi da un bombardamento israeliano a Gaza City. Lo hanno riferito fonti mediche e altri testimoni. I proiettili hanno distrutto la loro abitazione…

ed ancora

Gaza: bombardati ospedali mobili

(ANSA) – COPENAGHEN, 6 GEN – Tre ospedali mobili di un’organizzazione umanitaria danese sono stati bombardati e distrutti a Gaza dall’esercito israeliano. A renderlo noto e’ stato il segretario dell’organizzazione umanitaria Folkekirkense Noedhjaelp (DanChurchAid), Henrik Stubkjaer. Gli ospedali mobili, ha detto Stubkjaer, sono stati distrutti nonostante avessero ‘chiaramente e ben in vista le insegne ‘Mobile Clinic’.

effetti collaterali della befana…qualcuno a ragione parla di terrorismo a proposito dei razzi sparati sul sud di israele prima dell’inizio delle ostilità, ma questa che sarebbe una azione di polizia o una calza piena di uranio impoverito?…basta con le ipocrisie filo-israeliane…non c’è corrispondenza tra quei razzi e la strage di civili a gaza…ogni atteggiamento giustificazionista è una complicità con questo genocidio di innocenti…buona befana!!!