se non funziona neppure nel regno unito…socialdarwinismo all’italiana…

ansa – E’ emergenza alimentazione nel Regno Unito. Secondo un rapporto parlamentare 4 milioni di persone sono a rischio fame. Sempre più cittadini si devono quindi rivolgere alle 272 banche del cibo disseminate nelle grandi e piccole città. La situazione è particolarmente grave per 500 mila bambini che vivono in famiglie che non possono assicurare loro una alimentazione costante e corretta. Downing Street ha affermato che ora considererà ”seriamente” i risultati del rapporto che fa già comunque discutere. Ieri l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, in un intervento sul Mail on Sunday, aveva affermato che l’emergenza cibo in Gran Bretagna è per certi versi più scioccante di quella in Africa, che purtroppo è conosciuta. Fra le cause di questa situazione, il rapporto di Westminster indica l’impoverimento di una fascia della popolazione, i ritardi dei sussidi pubblici e i costi delle bollette troppo alti

————————————————————-

verrebbe così da dire che se non funziona neppure nel regno unito, dove le politiche post-thatcheriane in salsa di nuova sinistra inaugurate dallo “stordito” tony blair già dagli anni ’90 e proseguite dei seguenti governi sia labour che tories, allora perché renzi insiste nell’inocularle in un paese che ha una composizione sociale ed economica del tutto diversa dal modello anglosassone?…chiaro che le condizioni strutturali che hanno ancorato il paese sul fondo della crisi non le ha create costui, ma il suo progetto di uscita “a cottimo” dalla crisi rischia di peggiorare ancor di più il salasso sociale che la stessa ha comportato e comporta sempre di più, particolarmente in alcune aree del paese – guarda caso il sud – ed al cui riguardo pubblico questa tabella inquietante di una inchiesta di repubblica/espresso che ben fotografa la realtà numerica di una povertà ormai strutturale che rischia di divenire lo strumento di una nuova servitù della gleba che serve ai numeri economici di un assurdo paradigma neo-liberista, paradigma spinto nel paese da renzi CHE LEGA STRETTAMENTE la crescita (eventuale) dei profitti di impresa alla precarizzazione obbligata non più delle sole fasce occupazionali, ma di intere aree del paese e di intere generazioni…una immensa ciudad juarez (simbolo dell’asservimento di zone intere del messico alle esigenze delle aziende americane di fare profitti con salari bassi ed assenza di diritti occupazionali) si prospetta nell’orizzonte sempre più cupo di una italia a cui certo non serviva l’ennesimo cialtrone…

in altri tempi si chiamava darwinismo sociale ed era tema di analisi quasi ideologica del senso intimo del neo-liberismo, oggi nella realtà questa pratica aberrante ed abbrutente da noi si riveste dei panni di una comunicazione fuorviante e deviante il senso stesso delle problematiche che a quanto pare per taluni NECESSITANO di non essere risolte, ma sospinte verso un modello sociale in cui il sostegno dei ceti dominanti del nord è assicurato dalla “schiavitù del bisogno” dei ceti deboli meridionali…e la situazione petrolio in basilicata pur qualcosa dovrebbe averla insegnata…

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/08/25/news/poverta-la-mappa-della-disperazione-in-italia-i-giovani-in-vent-anni-hanno-perso-quasi-tutto-1.177654