Il grande freddo ed i contatori di acquedotto lucano.

Il grande freddo ed i contatori di acquedotto lucano.

Accade che in una regione notoriamente fredda durante le stagioni invernali per una ondata di gelo niente affatto inconsueta per le temperature raggiunte – anche raggiungere meno 10 non è una novità in una zona di montagna quale è la nostra regione per la sua maggior parte del territorio – migliaia di contatori dell’acqua installati da acquedotto lucano si rompano a causa del ghiacciarsi dell’acqua che li attraversa, e così, oltre al grave disagio provocato agli utenti, causando alla società pubblica stessa un notevolissimo esborso finanziario per le relative sostituzioni.

in alto, il contatore c.d. a quadrante bagnato in uso ad acquedotto lucano

Fin qui parrebbe una pura causalità legata all’evento atmosferico, ma qualche riflessione in merito pur occorre farla, richiamando l’attenzione dalle proprie esperienze personali alle esperienze collettive che in questi giorni stanno “provando” sia gli utenti, che la società pubblica che gestisce i servizi idrici civili, denominati servizio idrico integrato (dovendosi definire servizio idrico integrato sulla scorta della Legge n. 36/94, conosciuta come legge Galli, l’insieme dei servizi di captazione, adduzione, distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue).

La stessa legge stabilisce l’organizzazione dei servizi idrici in base a Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), in uno schema che delinea nette distinzioni di ruoli fra l’Autorità d’ambito ed il Gestore, attribuendo alla prima funzioni di governo e di controllo, al secondo il compito di organizzare il Servizio Idrico, secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Da noi, oltre all’ATO, istituita ope legis il gestore fu individuato nella figura giuridica di Acquedotto Lucano S.p.a. che nelle more del suo mandato svolge anche le funzioni di stazione appaltante. E non appaia una deviazione quanto appena descritto dal senso stesso dell’articolo e quindi del problema palesatosi.

L’esperienza della rottura per ghiaccio del proprio contatore è esperienza che il sottoscritto ha provato ogni anno da circa 4 anni a questa parte in una casa rurale di sua proprietà, localizzata in Val d’Agri, esperienza che anche quest’anno si è così ripetuta insieme a quella di migliaia di altri cittadini, sia della valle stessa che in molte altre zone della regione.

Ad onor del vero, finora ad ogni sollecitazione del sottoscritto per la sostituzione del contatore, la celerità dell’intervento è stata garantita in seguito alla chiamata al numero verde della società, come da prassi, e tranne qualche problemino la prima volta con un dirigente locale abbastanza tonto ed a cui occorreva la strigliata di uno che non ci sta a farsi mettere i piedi in testa da una voce al telefono che declina un titolo burocratico, tutto è sempre andato bene ed il contatore sostituito in tempi più che ragionevoli, rimanendomi però sempre la domanda su quale fosse la qualità di quegli stessi contatori a cui a qualche grado sottozero scoppiava il vetro e l’acqua cominciava a schizzare copiosamente fuori non appena la stessa ritornava liquida.  Domanda che ovviamente si poneva qualsiasi cittadino-utente a cui fosse capitata la stessa sorte, come ho avuto modo di appurare in quelle stesse circostanze del passato, pur appunto nella certezza che tutto sarebbe tornato normale in poche ore.

E così non vi è dubbio da parte mia, quindi, che tale celerità verrà esperita anche nella contingenza attuale, seppur nell’inevitabile accumularsi di tantissimi interventi che portano a ritardi più che comprensibili.

Ma il punto non è la celerità di Acquedotto Lucano S.p.a alla sostituzione del contatore, il punto è che quei contatori sono notoriamente inadeguati, vista la loro intrinseca debolezza strutturale al gelo, per il clima rigido di una regione interna e massivamente di montagna ed alta collina, come qualsiasi utente che abbia sperimentato la rottura potrà testimoniare, ghiacciandosi l’acqua che fluisce all’interno, direttamente sotto il vetro di lettura (da cui la definizione tecnica di contatori a quadrante bagnato) già a pochi gradi sotto lo zero, evenienza questa del tutto tipica in quasi ogni angolo della regione 

CONTATORE ACQUA FREDDA 3/4" RULLO SECCO

Forse quindi in sede di organizzazione dell’appalto per la fornitura degli stessi, meglio sarebbe stato il ricorso a contatori a quadrante secco, di facile reperibilità, come mi confermano esperti del settore e una veloce ricerca su siti di intraprese commerciali, di minore costo, come mi viene suggerito, e comeCONTATORE-PER-ACQUA-A-QUADRANTE-ASCIUTTO

(differenti tipologie di contatori a quadrante secco)

però non sono in grado di appurare, non conoscendo affatto il prezzo unitario e globale della fornitura appaltata, cosa di cui bene farebbe Acquedotto Lucano S.p.a. a rendere edotta la popolazione lucana, visto che appare palese che:

1) o esiste una debolezza strutturale dei contatori che bene sarebbe stato accertare preventivamente con opportune analisi tecniche sulle prestazioni degli stessi contatori,

2) o esiste una abbondante partita degli stessi difettosa e – guarda caso – capitata alla nostra sfortunata regione che tramite la sua società di gestione ne ha montati a iosa,

3) o, al ripetersi continuo di rotture già negli anni passati, anche se in modo meno massivo rispetto all’evento attuale, e che pur avrebbero dovuto già allertare gli uffici competenti, si sarebbe dovuto quanto meno sottoporre a verifica tecnico-strutturale e di performance i lotti già acquistati o commissionati,

4) o siamo di fronte ad un errore di valutazione tecnica degli stessi uffici rispetto alla tipologia di contatori installati, errore definibile come grave, visto il costo a carico della società e quindi delle finanze pubbliche regionali, derivante proprio dalle continue sostituzioni degli stessi ad ogni caduta brusca di temperature.

E se il costo dei contatori fosse poi anche maggiore dei più funzionali contatori a secco o a quadrante asciutto o di tipologie altre di contatori a quadrante bagnato, molto sensibili per loro intrinseca natura alle temperature e quindi alla rottura del vetro ed alla fuoriuscita di acqua, saremmo di fronte a una gravissima evenienza, che non tocca al sottoscritto descrivere nei dettagli od indagare nelle sue fasi, quanto all’autorità giudiziaria e contabile accertare, a cominciare dalla verifica tecnica di quanto all’appalto e dalla nomina di un CTU in grado di verificare quanto già notoriamente visibile, cioè che quei contatori non sono affatto adatti ad un clima quale il nostro e non andavano pertanto acquistati.

Anche perché se dovessimo considerare a titolo di esempio un costo teorico di 40 euro per contatore (qualche voce mi suggerisce costi anche maggiori, ma non è mio compito verificare) e circa 5000 rotture verificatesi (come comunicatomi da persone informate, quindi cifra ben superiore ai 2.500 casi citati sui media in seguito ad una più che ovvia e presumibile comunicazione della stessa società), il costo a carico della comunità sarebbe a quel punto di euro 200.000 per i contatori sostituiti o da sostituirsi, oltre ai 200.000 già spesi per quelli installati e miseramente ghiacciatisi per qualche grado sotto lo zero.

MIko Somma.