diamoci da fare allora, signori…

Sito Unico, risposta del sottosegretario Velo, all’on. Latronico

AGR “Le valutazioni della Sogin sono ancora coperte da segreto e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha due mesi di tempo per verificare la corretta applicazione dei criteri da parte di Sogin e validare la carta. Al termine di tale lavoro, è previsto che entro un mese il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente comunichino il loro nulla osta affinché Sogin pubblichi la lista. Ad ogni modo nessuna regione italiana puo’ al momento dirsi esclusa”. E’ la risposta data dal sottosegretario all’ambiente Silvia Velo, all’onorevole Cosimo Latronico (FI), rispondendo al question time sull’individuazione del sito di allocazione dei rifiuti radioattivi, a seguito di un’interrogazione presentata dal deputato lucano. “Continuo ad essere interdetto – ha commentato Latronico – dal prendere atto che il Parlamento non possa conoscere i contenuti del lavoro della Sogin inviato all’Ispra. Ad ogni modo continuerò ad utilizzare tutti gli strumenti di sindacato ispettivo di cui dispone il Parlamento per seguire l’andamento delle scelte, perché avvengano in assoluta trasparenza. Alla luce di quanto espresso dal sottosegretario e cioè che nessuna Regione debba sentirsi esclusa, la Regione Basilicata farebbe bene ad attivarsi al riguardo”.

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immagino che sappiate già che commentare quanto l’on. latronico mette in campo nello specifico della questione (ma anche di altro, si intende, a cominciare da quella stupidaggine della card carburanti) mi fa sempre un po’ sorridere, poiché sembra che costui non appartenga a quello stesso partito, il partito di silvio, che in primis si era fatto interprete di quell’esigenza di allocare proprio in basilicata il sito di stoccaggio…bah…

colgo comunque l’occasione per ringraziarlo di quanto alla sua interrogazione perché nessun altro deputato lucano, in particolar modo del pd, ha fatto sua una questione che sta diventando sempre più rischiosa, anche a giudicare dal tono lapidario usato dal sottosegretario all’ambiente velo (pd, e mi sto sempre più vergognando di costoro), di cui vi accludo il link del ministero dell’ambiente per fare la sua conoscenza http://www.minambiente.it/pagina/sottosegretario-silvia-velo ed il link, sempre a cura del ministero dell’ambiente,  delle  deleghe da lei ricevute  http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio_immagini/Silvia%20Velo/GU%20DELEGHE%20SOTTOSEGRETARIO%20VELO.pdf, tono che nel mentre nel modo sempre più neo-soviet che sta caratterizzando i renziani (è lei è una renziana, per latro anche toscana) liquida la questione come materia sottoposta a segreto, facendo a zerbino il parlamento e le sue attività ispettive, giustamente richiamate da latronico, nonché le prerogative che al parlamento stesso sono attribuite, aggiunge che “nessuna regione italiana puo’ al momento dirsi esclusa“, con ciò lasciando chiaramente intendere che proprio la basilicata, a cui nel frattempo tanto si chiede sugli idrocarburi (o vogliamo rimanere ancora alle stupidaggini sul raggiungimento della quota estrattiva già autorizzata che pure sono scorse a fiumi nella retorica filo-governista delle scorse settimane) non è affatto esclusa in ragione di quello stesso sacrificio richiesto…

ora se la basilicata non è affatto esclusa e nelle logiche di allocamento il sito è previsto per la sua stessa natura come da realizzarsi in zone a bassa antropizzazione, il rischio che venga allocato proprio da noi è palese ed evidente, in ogni caso non escluso od escludibile per alcuna ragione (poi io continuo a dire, come dico da tempo, che nella mappa troverà posto la basilicata con almeno due siti, i calanchi tra pisticci e montalbano e il territorio di irsina, ma appunto vedremo al termine del “segreto”), e come tale richiederebbe attenzioni ed impegno particolari da parte del presidente della giunta nell’intavolare un’altra delle sue sessioni feudatarie con il governo per evitare che “sul cotto arrivi anche l’acqua bollente” (traduzione italianizzata dal proverbio lucano “sov’ u cuott’, l’acqua vullut”, ovviamente nelle sue tante declinazioni locali – a me sia consentito di usare il potentino gallo-italico e non il più moderno “gallitellico”), cioè che a quanto alla strategia energetica nazionale (vero punto di misura delle intenzioni del governo, circa 360.000 barili/giorno nel volgere di pochi anni) ed a quanto ai progetti per la costruzione dei depositi total a taranto nel progetto tempa rossa (vero punto delle intenzioni delle compagnie, circa 450.000 barili/giorno nel volgere del più breve tempo possibile per captare il rialzi fisiologici del prezzo del barile che lo riporteranno al suo prezzo naturale), si aggiunga anche la beffa di un sito di stoccaggio di scorie nucleari che, secondo la logica del “se era buono, lo davano a noi?”, dovrebbe far allertare anche i deputati e senatori pd e di altri partiti che pare se  stiano “bellamente” ignorando una faccenda scottante, pardon irraggiante…

diamoci da fare allora, signori…