il patrimonio da recuperare…anche il nostro…

(ANSA) ROMA, 21 GEN- Il pezzo più prezioso è forse una splendida anfora corinzia del VI secolo a.C. decorata con figure nere che raccontano il mito di Teseo, un capolavoro trafugato con tutta probabilità da una necropoli etrusca. Ma ci sono anche centinaia di altri vasi, anfore, kylix. E’ un bottino composto da oltre 5 mila reperti archeologici, il più grande mai recuperato in un’unica operazione, per un valore totale di circa 50 milioni di euro, quello ritrovato dai carabinieri dei beni culturali al termine di una complessa indagine internazionale coordinata dal procuratore aggiunto della Repubblica di Roma Giancarlo Capaldo. I dettagli dell’operazione saranno resi noti questa mattina a Roma, alle 11, dal comandante dei carabinieri Tpc, generale Mariano Mossa, in una conferenza stampa al Museo Nazionale alle Terme di Diocleziano, alla presenza del ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, del procuratore aggiunto Cataldo e dell’ambasciatore della Confederazione Svizzera in Italia Giancarlo Kessler.

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pubblico questo lancio non solo a sottolineare l’importanza del recupero effettuato ancora una volta da un corpo insostituibile, quello dei carabinieri nel nucleo di tutela del patrimonio culturale (di cui vi accludo il relativo link per la maggiore conoscenza delle attività e della sua storia http://www.carabinieri.it/cittadino/tutela/patrimonio-culturale/introduzione), un corpo scelto di professionisti a tutela del maggiore patrimonio culturale mondiale…

patrimonio che innegabilmente è tale, nonostante alcune polemiche sui metodi di conteggio di cosa sia realmente il patrimonio culturale (siti unesco o totale dei reperti archeologico-museali, culturali a vario livello, di evenienze artistiche ed urbanistiche, etc etc, in sostanza il patrimonio culturale globale conservato e magari vissuto ogni giorno dai nostri cittadini?)…

anche a voler considerare i soli siti unesco,  quindi rimanendo solo alla prima parte della domanda in parentesi, il sito ufficiale di questa, censendo 936 tra siti culturali (725), ambientali (183) e misti (28) nel mondo (cosa che evidentemente dà conto solo dei siti maggiormente rappresentativi), riconosce all’Italia ben 47 di questi siti di tale straordinaria importanza da essere riconosciuti in tutela speciale (di cui 44 culturali e 3 ambientali), per un totale del 5 %, cifra imponente che però evidentemente non tiene (e forse non può) tenere di conto l’enormità del patrimonio “minore” allocato in italia (metto tra parentesi il minore, perché chi si sentirebbe in grado di affermare che le singole opere di piero della francesca o giotto, o magari michelangelo o raffaello e via discorrendo non siano esse stesse dei “siti culturali” che in qualche modo vadano conteggiati?)…

qualcuno riesce a farsi domande circa la percentuale di evenienze culturali che possiede il nostro paese se solo esistesse un metodo di calcolo preciso in grado di leggere l’interezza del patrimonio culturale e così dare all’italia quella percentuale di possesso che, al di là delle cifre spesso frutto di approssimazione o semplice “patriottismo” che le attribuiamo, ci consegnano il paese che evidentemente più di ogni altro ne possiede al mondo, per la sua straordinaria ed unica sedimentazione storica che è essa stessa un patrimonio culturale?…

ma fuori dalle polemiche o dai numeri, è evidente che il lavoro dei carabinieri del nucleo è preziosissimo ed andrebbe sostenuto con maggiori fondi da parte dello stato, anche per permettere il recupero (o quantomeno tentarlo) di quella forse impossibile a calcolarsi quantità di opere d’arte che sono state trafugate nel corso degli ultimi decenni anche con la complicità di italiani che letteralmente scavavano alla ricerca dei reperti (tombaroli) e ne trovavano praticamente in ogni angolo d’italia ed in ogni angolo di ogni paesi e contrade?…

e mi chiedo se i cittadini lucani hanno al contezza dell’enormità del patrimonio storico-culturale-archeologico trafugato alla nostra terra a partire dagli anni ’50 dello scorso millennio, quando a volte per un pacchetto di sigarette si scavavano e consegnavano a delinquenti ben vestiti, e che pure trovavano amicizie con “potenti locali”, importantissimi reperti preistorici, lucani, greci, romani ed a seguire per ogni sedimentazione storica e culturale a volte per un pacchetto di sigarette e qualche spicciolo?…

hanno contezza i cittadini lucani di quanta parte del getty museum, solo per citarne uno, è composto di reperti provenienti dalla zona sud e sud-est della regione, trafugati negli anni 50-60-70 ed arrivati nelle sale di musei esteri?…

ecco, riflettiamoci su e riflettiamo anche se non sia il caso che la politica e la società lucana intervengano in merito per avviare azioni sinergiche di recupero volte a ricostituire un passato che in questa regione, pur apparendo forse minore rispetto ad altre, mentre tale non è affatto, è meravigliosamente ancora tutto da trovare, indagare, recuperare e finalmente mettere a disposizione di un popolo, quello lucano, che deve ancora imparare che l’identità non nasce solo dal sentirsi uniti per un segmento di storia dello sfruttamento dei ricchi contro i poveri che ancora continua e che ci fa sentire uniti nel denunciarlo con accenti e saperi diversi per ciascuno di noi, ma anche e forse soprattutto perchè conosce e riconosce nella sua storia ultramillenaria un cemento utile a sentirsi tale, un popolo tra i popoli del popolo di una meravigliosa italia che merita di più…

…proverò a proporre qualcosa in merito…