in questo comune vorrebbero trivellare

copincollo:

OLIVETO LUCANO, COMUNE DICHIARA STATO DI CALAMITA’ NATURALE

Danni al territorio per oltre 700 mila euro. La stima in una delibera di Giunta
24/01/2009 17.13.09
[Basilicata]
Danni al territorio per oltre 700.000 euro. Più precisamente : 765.675 euro. Li ha subito il comune di Oliveto Lucano dallo scorso mese di novembre ad oggi. La stima, fatta dal personale dell’Ufficio tecnico municipale a seguito dei diversi sopralluoghi condotti lungo tutto l’agro cittadino, mostra – punto per punto – una situazione che definire critica è quasi un eufemismo. Ragione per cui la Giunta comunale, riunita in seduta straordinaria ed urgente, ha approvato un ordine del giorno recante la “dichiarazione dello stato di calamità naturale conseguente agli eccezionali eventi meteorologici del periodo novembre – dicembre 2008 e gennaio 2009”. Copia del deliberato – si legge in una nota diffusa dall’Ufficio dell’Informazione del Comune – è stata immediatamente trasmessa al Ministero dell’Ambiente (Direzione Difesa del Suolo), al Dipartimento nazionale della protezione Civile, alla Prefettura di Matera, all’Autorità di Bacino, all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, al presidente della Giunta regionale, all’Amministrazione Provinciale di Matera e ad Acquedotto Lucano spa. A ognuno, per le proprie competenze, si chiede “un contributo economico e/o un intervento straordinario perché possa essere ripristinato lo stato di normalità sull’intero territorio di Oliveto Lucano con la completa rimozione di ogni situazione di pericolo e di criticità ancora esistente”. Dentro e fuori il perimetro urbano.
Le maggiori preoccupazioni, però, – sottolinea il Comune – provengono da corso Garibaldi dove, a seguito del crollo della palazzina di quattro piani verificatosi nella notte fra il 15 ed 16 gennaio scorsi, si sono registrati ulteriori distacchi delle parti dello stabile non crollate. Altri eventuali crolli incontrollati potrebbero provocare il cedimento della strada sovrastante, lungo la quale sono ubicate le condutture idrica e fognante e di distribuzione del gas metano. Non solo. A causa della esigua larghezza del vicolo, potrebbero essere interessati anche i fabbricati a monte, con l’innesco di un pericolosissimo effetto domino. L’intera area rimane, tuttavia, transennata e sotto costante monitoraggio. Le abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi hanno anche provocato uno sfarinamento della rupe su cui si erge l’antico borgo. I detriti del movimento franoso sono giunti ad immediato ridosso dell’impianto di depurazione. Pertanto, altri eventuali cedimenti della parete potrebbero provocare seri danni allo stesso impianto cittadino, con l’interruzione del suo funzionamento e tutto ciò che ne consegue in termini igienico – sanitari. Seriamente dissestata via Mazzini che, alla luce della forzata chiusura al transito di corso Garibaldi, rappresenta l’unico collegamento carrozzabile per una vasta porzione del centro abitato. Una sua interruzione – è la preoccupazione dell’Amministrazione – comporterebbe il completo isolamento dell’area. Compromessi anche i collegamenti con le zone rurali. La strada comunale per Monte Croccia – conclude la nota – è stata invasa in più punti dal materiale franato dalle scarpate. Nonostante gli interventi già effettuati, sono notevolmente peggiorate le condizioni di alcuni tratti già oggetto, in precedenza, di dissesti e cedimenti.