l’ultimo partigiano combattente a dirigere l’anpi…

Roma, è morto il partigiano Massimo RendinaMassimo Rendina 

E’ morto Massimo Rendina a 95 anni, ex presidente della sdezione romana dell’Associazione nazionale partigiani. “Pochi minuti fa è venuto a mancare il partigiano nella lotta di Liberazione, custode e testimone di memoria nel dopoguerra, grande amico – riferisce Paolo Masini, assessore alla Scuola con delega alla Memoria di Roma Capitale – Ha rappresentato una voce libera per Roma e per l’Italia, e l’esempio di come ai nostri giorni sia ancora possibile mettere in pratica e trasmettere in modo alto e nobile i valori di quella grande pagina della nostra Storia che fu la Resistenza. Il nostro abbraccio ai familiari e all’Anpi”.

La camera ardente di Rendina, che era nato a Venezia il 4 gennaio 1920, sarà allestita in Campidoglio dalle 12 alle 19 nella Sala della Protomoteca. Alle 13, inoltre, è prevista una breve commemorazione funebre. Commosso il sindaco di Roma, Ignazio Marino. “Massimo Rendina è stato uno straordinario custode della memoria di uno dei periodi più difficili della storia della nostra città e di questo Paese. Per decenni ha portato avanti in maniera instancabile la testimonianza e il ricordo della resistenza partigiana con la sua attività all’interno dell’Anpi, con l’impegno professionale e con le lezioni nelle scuole. Rivolgo, a nome di tutti i cittadini romani, le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari e ai suoi cari. Roma, medaglia d’oro per la resistenza, non dimenticherà la sua lezione di vita”.

Abitava a Bologna e si era appena avviato alla professione di giornalista quando era stato chiamato alle armi. Tenente di Fanteria, al momento dell’armistizio era subito passato con la Resistenza al comando, in Piemonte, di una formazione autonoma alla cui guida, col nome di battaglia di “Max il giornalista”, aveva combattuto sino al luglio del 1944. Diventato capo di stato maggiore della I Divisione Garibaldi, aveva preso parte alla liberazione di Torino e nel capoluogo piemontese aveva ripreso la professione a l’Unità. Dal quotidiano del PCI, Massimo Rendina è poi passato alla Rai, come direttore del telegiornale. Docente di Storia della Comunicazione, Rendina, che viveva a Roma, era diventato il presidente della locale Associazione degli ex partigiani e membro del Comitato scientifico dell’Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza.

Nel 1995 ha pubblicato per gli Editori Riuniti, con prefazione di Arrigo Boldrini, il Dizionario della Resistenza italiana….Nel novembre del 2011, ultimo presidente Partigiano combattente, ha lasciato il testimone ai non partigiani”.

da la repubblica.it, articolo completo al link http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/02/08/news/e_morto_il_partigiano_massimo_rendina-106802643/