perchè è importante essere in piazza il 28

ricevo e diffondo il seguente appello 

Sonia Alfano presidente dell’associazione vittime di mafia mercoledì 28 mattina sarà in piazza Farnese a Roma dove non si troverà ci si può tranquillamente scommettere neanche uno dei cento rettori magnifici delle università italiane a riprova della gravità del degrado mentale e morale (http://toghe.blogspot.com/2009/01/la-fine-dellindipendenza-dei-magistrati.html) ben sintetizzato dal Magistrato Gabriella Nuzzi come “vile generale silenzio” (http://toghe.blogspot.com/2009/01/gabriella-nuzzi-lascia-lanm.html); è drammaticamente doveroso diffondere le parole illuminate e l’invito pressante di Sonia Alfano (http://www.youtube.com/watch?v=iTJ4edjOLiQ):

 … Io so che l’articolo 101 della nostra Costituzione dice che la giustizia è amministrata in nome del popolo e che i giudici sono soggetti soltanto alla legge e non all’abuso della legge o al potere politico. Io so che Luigi De Magistris, Clementina Forleo, il procuratore Apicella sono stati trasferiti perché hanno osato indagare sui poteri forti, sui politici, sugli imprenditori e gli amici dei politici. Io pensavo di aver dato a questo Paese ciò che di più grande possedevo, la mia famiglia, e invece mi rendo conto che è stato un sacrificio probabilmente vanificato anche se fatto in difesa di uno Stato di diritto. Ed è stato vanificato con l’instaurazione di questo regime dittatoriale. Quando guardo il tricolore provo grande rabbia perché identifico il rosso che lo tinge col rosso del sangue dei nostri cari. Ecco perché per me scendere in piazza oltre che un diritto è un dovere, nei confronti di chi per la nostra democrazia ha perso la vita. Se non mostreremo tutta la nostra indignazione questo regime, in assenza di reazione, si sentirà autorizzato a calpestare la nostra dignità. Ecco perché invito tutti i cittadini che vogliono manifestare con noi a scendere in piazza, a Roma il 28 gennaio alle 9 in piazza Farnese.

Sonia Alfano