Il governo incassa la fiducia al Senato, il dl anticrisi è legge
Dall’una tantum per le famiglie al sostegno al reddito per i negozianti costretti a chiudere per la crisi, dal pagamento dell’Iva per cassa ai pannolini gratis. Il pacchetto anticrisi varato dal governo il 28 novembre scorso, che vale 5 miliardi di euro, è legge. Il Senato ha infatti dato l’ok definitivo al testo con 158 sì, 126 no, 2 astensioni. Il governo ottiene per l’undicesima volta in questa legislatura la fiducia su un provvedimento; questa volta al Senato sul decreto con le misure contro la crisi economica, sul quale la fiducia era stata votata anche dalla Camera. Le dieci precedenti richieste di fiducia sono state approvate il 25 giugno 2008 sul decreto fiscale (con le misure sull’abolizione dell’Ici prima casa e per la defiscalizzazione degli straordinari), il 15 luglio sul decreto sicurezza, il 21 luglio e l’1 e il 5 agosto sempre sul decreto manovra (al Senato e alla Camera), il 7 ottobre sul decreto scuola, il 22 ottobre sul decreto Alitalia, il 2 dicembre sul decreto sanità, il 7 gennaio 2009, sul decreto per l’università, e il 14 gennaio alla Camera sul decreto anticrisi. Questa è la seconda volta (su undici) che la fiducia viene chiesta al Senato, contro le sei del governo Prodi nello stesso periodo di tempo. In precedenza, il governo aveva avuto la fiducia sia alla Camera che al Senato sulla formazione del governo.
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bene cominciamo la critica a questo provvedimento a partire dal ricorso al voto di fiducia (l’undicesima con una maggioranza schiacciante, ma evidentemente meno coesa di quanto si voglia far credere ed ogni riferimento al governo prodi dovrebbe tener di conto della risicatissima maggioranza che questo aveva proprio al senato)
- bonus famiglia – si tratta di una elemosina senza alcun carattere di sistemicità e senza alcuna finalità che non sia la speranza di reimmissione dello stesso bonus nel circuito dei consumi…non si comprende neppure il senso di una cifra tanto bassa se non nell’ottica dei provvedimenti una tantum come specchietto per le allodole
- assegni familiari – insufficiente la cifra e soprattutto limitata dalla verifica sui mutui che ovviamente eroderà tale posta
- mutui prima casa – un vero e proprio pozzo di san patrizio…l’accollo da parte dello stato dell’eccedenza del 4% viene più incontro alle esigenze delle banche di non mettere in sofferenza una quantità di mutui difficilmente onorabili (e per i quali, mancando il pagamento le numerosissime procedure di recupero sarebbero estremamente costose, ponendo anche problemi di liquidità nei flussi di cassa alla titalità degli istituti di credito)…ben altra cosa sarebbe stato obbligare alla ricontrattazione al 4% fissa le banche e limitare così gli eccessi dello spread (che ricordiamo essere la maggiorazione di interesse che l’istituto richiede al cliente oltre il tasso ufficiale della banca centrale europea) che sono in buona parte responsabili dell’aumento dei tassi di interesse e dell’isostenibilità delle rate a tasso variabile…come al solito in questo paese, le banche ottengono sempre ciò che vogliono, evitando persino sanzioni per le “spinte” praticate sui clienti perchè accedessero a mutui variabili legati a strumenti finanziari derivati (la cui insostenibilità a medio-lungo termine è stata la causa dello scoppio della bolla finanziaria a livello internazionale)…e con gli aiuti alle banche non finisce mica qui!!!
- pannolini gratis – si tratta di una stupidaggine propagandistica del tutto simile a quella praticata con la social card a cui il beneficio stesso è legato…tre mesi di “aiuto” non meglio definito, inutili visto che il periodo, come ogni genitore sa benissimo, è troppo breve perchè sia un aiuto reale, senza poi contare che la platea dei beneficiari, visto che per accedere i criteri non sono quelli di reddito puro e semplice, ma l’isae che è un coefficiente capestro che nella maggior parte dei casi abbassa di molto la reale soglia reddituale, escludendo di fatto molti beneficiari che pur avrebbero diritto…un esempio?…avere in casa un figlio con un lavoro precario o part time
- fondo per gli affitti – cifra che si commenta da sè…il 25% delle famiglie italiane ha a che fare con fitti sproporzionati e 20 milioni di euro in più, di cui non si conosce il carattere di spesa pluriennale, sono una copertina per ripararsi dal freddo al polo
- ammortizzatori – unico fondo per problematiche assai diverse e nei fatti ingestibile per prevenire i disagi lavorativi nel settore privato della piccola azienda
- massimo scoperto – ottima iniziativa, ma anche questa sembra una presa in giro visto che non si interviene sulla sostanza della formazione dell’interesse per i massimi scoperti che sembrano rimanere al di fuori di ogni ipotesi di regolamentazione che non sia quella che stabilisce i tassi usurai
- bolletta della luce – anche qui vale lo stesso discorso fatto per i pannolini che limiterà molto la fascia degli aventi diritto al beneficio
- fondo crediti nuovi nati – un fondo per aiutare ancora le banche ad accendere altri prestiti garantiti dallo stato…il vero aiuto alla natalità sarebbe semmai la possibilità di accedere a forme di mutui ad interessi zero o al tasso di sconto praticato sui depositi bancari, senza guadagni per gli istituti di credito e senza costi aggiunti per lo stato
- riforma del mercato elettrico – dividere l’italia in tre zone significa si diversificare il mercato in rapporto agli indici economici locali, ma anche introdurre il pericoloso concetto della divisione del paese in gabbie di utenza troppo facilmente ingabbiabili a loro volta in strutture di concertazione salariale a livello locale…modello che se al sud si dovesse pagare qualcosina in meno, ma c’è da dubitarne vista la struttura produttiva energetica, il contrappasso sarebbe di sicuro la contrattazione salariale al ribasso
- pedaggi autostradali – congelare le tariffe fino a fine aprile è una vera e propria presa in giro, dopo che abbiamo praticamente regalato le autostrade (pagate da tutti noi con le tasse) ai soliti noti
- detassazione produttività – produci, consuma, crepa avrebbero detto i cccp…altro regalino alla logica dell’aumento surrettizio dell’orario di lavoro attraverso straordinari fatti passare come produttività (di per sè la produttività è legata all’implementazione “possibile” ottenibile nell’orario standard)
- deduzione irap – bene, ma trattasi di deduzione e non detrazione e soprattutto il mancato incasso a quale erario sarà attibuito, a quello statale o a quelli regionali?
- iva per cassa – bene, se si riuscisse a capire come farlo…l’iva parte dal saldo della fattura e quindi dal “pagato” del cliente?
- studi di settore – uno dei cavalli di battaglia del berluska-pensiero affidato alle manfrine elettorali di pappagallino rosso-vittoria brambilla…non si cambia nulla e vallo a dimostrare quanto la congiuntura influisce sulla presumibilità del reddito per imprese e professionisti…alla prova dei fatti non riescono che a fare chiacchiere demagogiche
- pagamenti pubblica amministrazione – roba che si sente da decenni e non si riesce mai a fare perchè manca a monte una riforma della struttura burocratica della p.a.
- acconti fiscali – presa in giro anche questa, un pannicello caldo per acconti che approssimandosi sempre al 100% che acconti sono?…non sarebbe il caso di disporre pagamenti unici a consuntivo?…un paese serio dovrebbe riuscire a farlo!
- tremonti bond – continuiamo a regalare soldi alle banche…in altri paesi la concessione di prestiti mascherati da sottoscrizioni di obbligazioni è stata condizionata dall’ingresso dello stato nel capitale sociale delle stesse
- opa – allentiamo, allentiamo che deregolare serve sempre e solo ai disonesti
- roma – regalo ad alemanno, ma roma è anche la capitale ed il patto di stabilità sembra non averne tenuto conto
- malpensa – continua la saga alitalia
- rottamazione negozi – si somma alla pensione quando maturata o di cosa si tratta?…poca chiarezza
- infrastrutture – ponte sullo stretto e tante altre cose devastanti per l’ambiente ed alla prova dei fatti inutili…modello, si costruisce perchè fa pil, mica perchè serve!
- iva sky – ero già disgustato dalla querelle tra i poli a proposito…non voglio commentare
- pornotax e maghi – ci affidiamo per il bilancio dello stato a…meglio non commentare!
- bonus 55% – prima no, poi si, e solo per allungare i tempi
penso proprio che basti cosi!!!…mi pare di sparare sulla croce rossa!!!