petizione popolare

PETIZIONE POPOLARE CONTRO L’AGGRESSIONE AL TERRITORIO, L’AMBIENTE , LA SALUTE E L’ECONOMIA

La Giunta Regionale, con la delibera n.1566 del 5 novembre 2007, ha dato giudizio favorevole di compatibilità ambientale sulla realizzazione di un pozzo per la ricerca petrolifera situato in località Monte Grosso del Comune di Brindisi di Montagna, dando nei fatti il via libera alla realizzazione di tale opera.Anche a Potenza, dopo Satriano, Brienza, Sasso di Castalda, si è costituito il COMITATO NO OIL contro le perforazioni petrolifere che, all’oggi, riguardano circa il 60 per cento del nostro territorio.

A questo comitato hanno aderito, fino ad ora, singoli, associazioni, rappresentanti dei Quartieri cittadini, realtà di movimento e partiti politici. Come comitato acquisiamo questo appello che vi sottoponiamo:

 

I Sottoscritti Cittadini esprimono la loro contrarietà alla realizzazione dell’ennesima aggressione al territorio e all’ ambiente. L’area su cui verrà realizzata la perforazione interessa la Foresta Regionale della Grancia, zona sottoposta a vincolo ambientale, ed è a pochi metri dal confine amministrativo della città di Potenza, e di una area come quella della Pallareta da sempre utilizzata come luogo di svago e di cui è prevista una riqualificazione a fini ambientali e sociali. Ricordiamo che Monte Grosso è interessato sul versante potentino già da due emergenze ambientali come la discarica e l’inceneritore e il tutto si trova a ridosso di un rione cittadino già afflitto da mille problematiche come quello di Bucaletto tra cui non ultimi la presenza ingombrante della Ferriera e quella dell’amianto nei prefabbricati , inoltre le strade che saranno utilizzate per i lavori attraversano queste aree con i relativi disagi. Detti disagi sono giornalmente già vissuti dagli abitanti delle contrade poste a sud di Potenza ( Rifreddo-Poggio Cavallo-Valle di Grano) e la stessa periferia della città, con l’attraversamento di autocisterne cariche di liquami maleodoranti con grave rischio di inquinamento ambientale e della salubrità dell’aria. Pertanto è assurdo che si acconsenta alla realizzazione di un’ opera di così forte impatto ambientale senza alcun coinvolgimento e informazione per i cittadini sia di Brindisi che di Potenza, si continua così non solo a svendere il territorio e l’ambiente delle Basilicata ma a precludere la possibilità di un economia improntata sulla valorizzazione e la tutela delle nostre risorse naturali, culturali e turistiche,oltre a mettere a repentaglio la salute pubblica. Si consideri inoltre che il procedimento di V.I.A. non è stato formalizzato in ordine al deposito della documentazione presso il comune di Potenza, ente territorialmente interessato dall’attraversamento dei mezzi di cantiere. Noi diciamo no a questo modo di fare, invitiamo le istituzioni e tutte le organizzazioni sindacali, sociali e politiche a pronunciarsi insieme a noi nella stessa direzione.

 

Chiediamo pertanto alla Regione Basilicata di ritirare tale atto e l’immediata interruzione di tutte le procedure relative alla realizzazione di questo ennesimo ecomostro. Chiediamo inoltre a tutte le autorità competenti di intervenire in merito al disagio e ai pericoli creati dalla circolazione dei mezzi pesanti connessa alla ricerca e alla estrazione degli idrocarburi.