su fenice, incresciosa pagina di mancanza di politica…

Solo 10 consiglieri erano presenti al voto sulla mozione proposta dal consigliere Leggieri (M5s) riguardante “l’inquinamento prodotto dal termovalorizzatore di S. Nicola di Melfi”

(ACR) – La seduta del Consiglio regionale è stata sciolta per la mancanza del numero legale mentre era in corso la votazione sulla mozione proposta e illustrata in aula dal consigliere Gianni Leggieri (M5s) riguardante “l’inquinamento prodotto dal termovalorizzatore Fenice di S. Nicola di Melfi”. Il presidente dell’Assemblea, Piero Lacorazza, constatata la partecipazione al voto di 10 consiglieri ha dichiarato conclusi i lavori.

Al momento del voto erano presenti in aula i consiglieri Piero Lacorazza, Marcello Pittella e Vito Santarsiero (Pd), Paolo Castelluccio e Michele Napoli (Pdl-Fi), Gianni Leggieri e Giovanni Perrino (M5s), Francesco Mollica (Udc), Giannino Romaniello (Gm) e Gianni Rosa (Lb-Fdi).

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premettendo che non conoscendo l’elenco dei partecipanti all’inizio della seduta di ieri e quindi magari giudicando male, rischio di buttare nel calderone anche gli innocenti e quindi eventualmente vorranno questi scusarmi, ma qualche cosa in merito occorre che la si dica…

bene – anzi, male, malissimo – seduta sciolta per mancanza di numero legale su una questione che ancorché affrontata fumosamente dal consigliere 5 stelle, è questione di importanza primaria per una regione che ancora non riesce a fare ciò che altrove già si sarebbe dovuto fare, chiudere fenice e eliminare almeno l’aggiungersi di altro, dannoso inquinamento a quello ampliamente conclamato…

manca il numero legale, quindi, e che si tratti di distrazione causata dai primi bollori atmosferici o di semplice noncuranza, pressappochismo o persino mancanza di un minimo si senso umano (e quello sarebbe proprio necessario per degli esseri umani, soprattutto per chi, consigliere regionale, proviene da quell’area) e politico – si, politico, perché quella mancanza di numero legale viene subito strumentalizzata alla maniera tipica dei 5 stelle, non indignandosi cioè neppure più di tanto per l’incapacità di “stare in aula” per chi è non solo legittimato ed obbligato dal voto popolare, ma anche e forse in alcuni casi soprattutto per i tanti denari che percepisce per ottemperare al suo ruolo (circa 6.600 euro mensili), e magari neanche per quella poca attenzione ad un tema topico e purtroppo annoso di consiglieri evidentemente distratti da chissà quali altre occupazioni (forse la partita di calcio della juventus? – e direi proprio di si, vista la coincidenza degli orari in cui manca il numero legale con il fischio d’inizio della partita), quanto per l’uso del tutto politico e politicizzato di un dato umano di una pochezza epocale, non essere in aula al momento del voto, facendo sospendere la seduta…però come dare torto al consigliere leggieri, anche oltre l’uso che fa di questo increscioso accadimento?…

e così il consigliere leggieri se ne viene fuori con questo comunicato di cui pur non condividendo alcuni toni e conclusioni più tipicamente grillini, non posso non condividere il senso di delusione e di amareggiamento che prenderebbe alla gola qualsiasi lucano… 

“Fenice”, Leggieri: il Pd sempre più irresponsabile

06 maggio 2015, 12:17

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle ha presentato in Consiglio una mozione che non è stata votata per la mancanza del numero legale, con la quale si chiedeva “una forte presa di posizione da parte della Giunta rispetto al problema Fenice”

(ACR) – “Anche durante quest’ultimo Consiglio regionale la maggioranza ha dimostrato che la salute dei cittadini e la tutela del territorio sono all’ultimo posto della propria agenda”.  E’ quanto sottolineato dal consigliere regionale del M5s, Gianni Leggieri, che aveva illustrato una mozione riguardante “l’inquinamento prodotto dal termovalorizzatore di S.Nicola di Melfi”.

“Dopo l’ennesima mozione da me presentata – continua Leggieri – con la quale si chiedeva una forte presa di posizione da parte di questa Giunta rispetto al problema ‘Fenice’, il Pd risponde facendo mancare il numero legale….

A margine della seduta consiliare, Leggieri si è detto “allibito da quanto accaduto”… Votare a favore di questa mozione avrebbe significato compiere un atto di responsabilità, ma si vede che tale vocabolo è sconosciuto ai politici della attuale maggioranza…

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ma allora ha ragione il consigliere grillino ad attribuire al solo pd la colpa della mancanza di numero legale o c’è dell’altro materiale su cui occorre riflettere prima di denunciare?…proviamo a fare due raffronti per capire chi c’era, con le sue idee legittime sulla questione fenice, e chi semplicemente non c’era…

i congilieri presenti al momento del voto erano, come già riportato in precedenza, Piero Lacorazza, Marcello Pittella e Vito Santarsiero (Pd), Paolo Castelluccio e Michele Napoli (Pdl-Fi), Gianni Leggieri e Giovanni Perrino (M5s), Francesco Mollica (Udc), Giannino Romaniello (Gm) e Gianni Rosa (Lb-Fdi), quindi mancavano i consiglieri

Consiglieri assenti al momento del voto

Nicola Benedetto Nicola BENEDETTO CD – Centro Democratico

BRADASCIO Luigi BRADASCIO PP – Pittella Presidente

CIFARELLI Roberto CIFARELLI  PD – Partito Democratico

GALANTE Paolo GALANTE RI – Realtà Italia

Il consigliere Vito Giuzio\foto Max Di Stasio Vito GIUZIO PD – Partito Democratico

Miranda Carmine MIRANDA CASTELGRANDE PD – Partito Democratico

Il consigliere Aurelio Pace\foto Max Di Stasio Aurelio PACE GM – Gruppo Misto

PIETRANTUONO Francesco PIETRANTUONO PSI – Partito Socialista Italiano

POLESE Mario POLESE  PD – Partito Democratico

ROBORTELLA Vincenzo ROBORTELLA  PD – Partito Democratico

SPADA Achille SPADA PD – Partito Democratico

beh, si mancavano in effetti ben 6 consiglieri del pd, di cui uno giustificabile per gravi motivi di salute che lo tengono lontano dall’aula da mesi, il consigliere carmine miranda castelgrande, ma gli altri che motivazioni avranno mai avuto per non essere presenti?…

cominciamo con il dire che mancavano i renzi/pittelliani giuzio, polese e robortella, ma mancava anche il capogruppo in consiglio regionale cifarelli, e mancava anche spada, mentre risultavano presenti i consiglieri pd di più diretto riferimento a quella minoranza pd recentemente battura sull’italicum al voto alla camera…

quindi irresponsabili forse i renzi/pittelliani, quindi quella rappresentazione forzata che fa coincidere l’intero pd con la figura del neo-peronista a palazzo chigi e localmente forse con il “gladiatore calmo” a via verrastro…

ma mancava anche bradascio, pitelliano puro

e tra gli irresponsabili mettiamoci allora pure il popolare pace, il realista italico galante, il socialista, ancorché melfese, pietrantuono, ed il centro-democratico benedetto

irresponsabili alcuni che sempre al gladiatore fanno riferimento, ma piano con l’attribuire all’intero pd responsabilità più ampie di quelle che già non possiede sulla questione…come dire che c’è pd e pd e quello renzo/pittelliano è una maschera tragica di un dramma che si sta consumando sull’onda ed al grido del “cambiaverso” e che da noi produce quel che produce, il nulla e qualche danno neppure tanto collaterale… 

direi che sarebbe il caso di vergognarsi o quanto meno di addurre le motivazioni, se ne esistono, per tale assenza al momento del voto…

ed intanto fenice continua ad avvelenare…