il pd al boccheggio

copinguardia:

GUARDIA P., SINDACO: CRISI POLITICA SCUOTE COMUNITA’ LUCANA

 
29/01/2009 17.01.45
[Basilicata]
“La grande confusione politica generata dalla crisi regionale provocata dalle dimissioni del vice presidente Folino ha attraversato e scosso la già fragile comunità lucana, peraltro alle prese con una “crisi vera” fatta di recessione economica, di aziende che chiudono, di cassintegrati che aumentano, di disoccupati, di giovani senza speranza di futuro”. A dichiararlo Massimo Caporeale, sindaco di Guardia Perticara.
“Sono convinto – ha proseguito Caporeale – che Folino resosi responsabile di aver inventato e provocato una crisi fasulla avrebbe meglio speso il suo tempo se avesse aiutato di più il presidente De Filippo a governare la Basilicata con i suoi tanti problemi vecchi e nuovi. Il Segretario regionale Lacorazza avrebbe meglio utilizzato il suo tempo se si fosse preoccupato di più a sostenere l’azione del governo regionale, se avesse cercato di capire il malessere che serpeggia tra quei settantatremila elettori delle primarie e che coinvolge l’intera comunità lucana. Così non è stato. Entrambi i protagonisti suddetti – ha proseguito il sindaco di Guardia – hanno speso tutte le loro energie per cercare di indebolire il presidente De Filippo e per bloccare l’assessore Falotico fortemente impegnato a fronteggiare i problemi dell’agricoltura lucana. Bene ha fatto lo stesso Falotico – ha concluso Massimo Caporeale – ad evidenziare che i vertici del Pd con il loro comportamento hanno solo contribuito a dividere il partito, non hanno saputo governare i processi e, probabilmente, potrebbero far fallire anche la costruzione di quel grande progetto politico che è il Pd, a cui abbiamo creduto, a cui vorremmo ancora credere”.

TITO (PD): CORRETTA L’ANALISI POLITICA DI FALOTICO

 
29/01/2009 17.02.31
[Basilicata]
                                         
“Condividiamo l’analisi di Roberto Falotico sulla situazione politica interna del PD, che mette in luce i limiti di una leadership regionale incapace di dare una guida autorevole al Partito Democratico di Basilicata”. A dichiararlo, Michele Tito, Componente dell’Assemblea Provinciale del PD potentino.
“Bene ha fatto Falotico a ripartire dal gruppo Uniti nell’Ulivo, quale genesi di un progetto riformista, tradito dall’immaturità politica di una classe dirigente, come quella democratica, più ripiegata sulle diatribe interne che nel dare una spinta propulsiva al Paese”.
Tito, nella sua analisi prosegue dicendo che “Il Partito Democratico lucano non ha saputo trovare la giusta amalgama, per dirla alla D’Alema, adottando il metodo del centralismo democratico che non ha aiutato il radicamento territoriale del partito”.
“Pur avendo subito le angherie di una classe dirigente faziosa, abbiamo contribuito nei vari passaggi elettorali, dalle primarie all’inizio alle politiche poi, a rafforzare il consenso al progetto democratico”, ha aggiunto l’esponente di Albano di L.
“Ci sentiamo traditi dall’atteggiamento barricadero della segreteria regionale che ha consentito al Vice Presidente della Giunta Regionale, Vincenzo Folino, di inventare una crisi regionale solo ed esclusivamente per mere questioni di organigramma, e che, al pari di Bubbico, ci fa apprendere le sue opinioni, e ancor più grave le sue azioni a mezzo stampa”.
“Questo è lo spirito di appartenenza al PD mostrato da uomini che si dicono di partito: pare strano, però, che in quella occasione il Segretario Regionale non abbia ritenuto opportuno investire i livelli nazionali di tali comportamenti che sfiduciavano il massimo esponente istituzionale regionale”.
“Da appassionato di calcio, conclude Tito; ritengo che chi svolge la funzione di arbitro deve sposare tre regole fondamentali: l’imparzialità, il non essere parte in causa (quindi giocatore) e soprattutto avere buon senso. “Speriamo che Lacorazza non passi alla storia come erede dell’arbitro Moreno”.

D’EMILIO (PD): CLIMA POLITICO CAMBIATO

 
29/01/2009 17.05.04
[Basilicata]
             

“Il clima politico è cambiato ed è necessaria una presa di posizione rispetto ad un’evidenza diventata ineludibile”. Così interviene, Rocco D’Emilio, Capogruppo PD alla Comunità Montana Alto Basento nel dibattito aperto a seguito dell’ingresso del Consigliere regionale, Roberto Falotico, nel gruppo “Uniti nell’Ulivo”.
“Apprezzo il coraggio e la consapevolezza espresse da Falotico nel non voler più sottacere gli aspetti, anche dolorosi, di una crisi politica ormai strascicata, tanto nella più alta assise regionale, quanto nelle stanze di un Partito che rischia di cadere vittima di sè stesso e di portarci tutti un domani ad una doverosa palinodia. La dovremmo ai cittadini che, votandoci, hanno espresso un consenso verso una visione oggi sbiadita agli occhi dei più, ma soprattutto ai lucani che ci hanno consegnato un mandato, dal mio punto di vista, non tradibile. Quando abbiamo partecipato alla nascita dell’attuale segreteria regionale del PD, immaginavamo di aver creato una cabina di regia, capace di costituirsi essa stessa amalgama di anime diverse, nel rispetto della pluralità e con sguardo attento ai valori aggiunti che nel nuovo soggetto politico stavano confluendo con entusiasmo.
Invece – continua D’Emilio – siamo costretti a registrare un atteggiamento notarile da parte del segretario regionale, intento solo a vidimare prese di posizioni personali quanto meno poco accorte, senza mediazione ed inibendo ogni possibilità di confronto. Sposando la posizione assunta da Roberto Falotico, auspico di poter concorrere ad una nuova fase politica in grado di arginare definitivamente la deriva del Partito e di approcciare con la dovuta serenità le questioni importanti sempre aperte sul tavolo della gestione della cosa pubblica”.

PD, SINDACO TRIVIGNO SU CRISI POLITICA

 
29/01/2009 17.42.05
[Basilicata]
“Che ci sia una feroce crisi economica e finanziaria mondiale, lo sappiamo. Chi, come me, veste la fascia tricolore, vive questa difficoltà nella quotidiana amministrazione. Non possiamo evitarla, dobbiamo solo combatterla facendo fra di noi quadrato e considerando anche una partenza svantaggiata: siamo una periferia di un periferico sud Italia. Che fosse in atto una crisi aspra nella stessa misura sul piano politico regionale nel Pd è altrettanto evidente. Quello che non capiamo è come si possa essere così sconsiderati, rifiutando non solo metodi di una sua risoluzione condivisa, addirittura emarginando chi ha lavorato tanto e bene e invece assecondando posizioni di chi, questa crisi l’ha voluta per egoismi personali e la fomenta per interessi di carriera”. E’ quanto dice il sindaco di Trivigno, Antonio Fanelli.
“I sindaci, fra cui mi trovo anch’io in qualità di primo cittadino di Trivigno, in trincea quanto se non più delle altre figure istituzionali, hanno bisogno per poter portare a termine il loro impegno, in una casa politica forte e capace di coadiuvare i territori tutti nelle scelte gravose che pure vanno compiute. La gestione grigia e debole del segretario regionale Lacorazza ha, invece, mostrato tutti i limiti propri dell’inesperienza e dell’insufficienza a guidare i processi politici che avrebbero richiesto più capacità, senso di equilibrio e senso di responsabilità.
Nello stesso tempo – dice ancora Trivigno – egli è stato artefice del varo di una nuova giunta regionale il cui profilo è così alto tanto da essere ritenuto inadeguata da gran parte dei consiglieri sia di maggioranza che di opposizione e, sono convinto da gran parte della Basilicata.
Dispiace apprendere che rappresentanti autorevoli e di storica solidità politica, come il Consigliere Falotico, siano costretti a lanciare prima grida di dolore inascoltate e poi a dover subire anche attacchi inverosimili.
Confondere il dibattito con l’aggressione è un errore che non può più perpetrarsi. Ne pagano lo scotto le comunità, ne vale del futuro di questa regione”.

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pubblico con estrema cattiveria questi tre saggi del pensiero politico regionale…insomma questo pd prima muore, prima rende un servizio all’intera comunità…in quanto a falotico, non ci pare che sia stato altrove fino ad ora e proprio fino ad ora era assessore della giunta de filippo, esattamente come folino…io direi che se sulla nave c’è il vaiolo, chi fugge la malattia la cova o magari ce l’ha già!!!…in quanto al sindaco di guardia,  ci andrei piano a parlare di scosse per l’opinione pubblica, visto che una delle maggiori proprio dalle sue parti proveniva ed aveva lo strano nome di totalgate, inchiesta tuttora in corso…quelle si che sono cose che danno scosse, mica la crisi prevedibile di un patchwork di culture politiche con un comune denominatore, gestire il potere…e tanti auguri a topo gigio ed alla sua italia delle figurine panini e dell’ies-ui-chen!!!…da ‘ste parti ci sono solo pitecantropi, anuri, podolici, monitorizzatori e qualche fossile vivente innestato malamente su un corpo giovane e già malato!!! 

2 pensieri su “il pd al boccheggio

  1. E…, si, dice bene, con molta cattiveria ha voluto pubblicare questi articoli che senza dubbio sono frutto di una sua personalissima visione degli avvenimenti sopra citati.
    Con altrettanta cattiveria Le rispondo chè: in ogni colore politico c’è chi lavora per fare emergere la regione e chi per demolirla. Dal suo scritto emerge chiaramente la sua estrema mancanza di di capacità analitica specialmente riferita al fare, ed al discernimento tra una persona e l’altra.
    Che dire!!!! Se non è in grado di saper distinguere chi fa, e chi non fa, chi ha lavorato per i bene della nostra regione, dando il massimo portanto apprezzabili risultati riconosciuti in ogni contesto (dove c’è gente in grado di valutare per le capacità e i risultati ottenuti) , e chi non ha lavorato se non per i propri ed esclusivi interessi, pensando bene di defilarsi mentre tanti lavoratori restano privi di lavoro. Ebbene, quanto non si sa di cosa si parla sarebbe saggio tacere anzichè partorire scritti simile a quello appena letto.

  2. ma lei chi è un fan di vito de filippo o un fan di falotico? o magari di folino? o piuttosto non è proprio uno dei tre in persona?
    su questo sito ci si firma con chiarezza…per quanto riguarda il discernimento tra una persona e l’altra, io vedo solo il mare di cavolate che tutto l’arco politico regionale fa ogni giorno…e questo credo sia innegabile se bisogna guardare ai soli risultati ed in quanto alle intenzioni…beh…meglio che stia zitto!!!
    miko somma

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