polemiche sul natale cristiano per i musulmani…

  

mi associo a quanto riportato da michele serra, di cui condivido l’aspetto culturale dell’intervento, ma voglio anche, da osservatore laico e non credente in alcuna religione, far osservare che i musulmani considerano con grande rispetto qualsiasi evento celebrato in onore di gesù di nazareth figlio di maria…”il santo profeta (nabis), nato da donna vergine per volontà dell’altissimo, annunciato alla madre dall’arcangelo gavril (gabriele, nda) e dotato da dio del potere di compiere miracoli come guarire i lebbrosi, ridare la vista ai ciechi e resuscitare i morti…”

nel corano sono dedicate a gesù e a maria tre delle sure più lunghe (troverete nel corso dell’articolo i numeri delle sure) ed i nomi di gesù e di maria sono menzionati moltissime volte con grande rispetto….

«E quando gli angeli dissero a Maria:
“O Maria! In verità Dio ti ha prescelta
e ti ha purificata e ti ha eletta
su tutte le donne del creato”»

(corano: III, 42)

vorrei anche ricordare che per quel riguarda la nascita di gesù mi risulta che venga ancora festeggiata in tutti i paesi del medio oriente nei quali è sopravvissuta a lungo la componente dei giudei cristiani o ebioniti, i quali collocavano la nascita di gesù nei primi giorni di aprile, ed in particolar modo tra gli arabi musulmani di palestina che affollano le chiese cristiane in occasione della messa del natale, particolarmente la chiesa della natività a betlemme…

ma per fornire maggiori e certo migliori osservazioni sull’argomento pubblico questo intervento dell’ambasciatore iraniano presso la santa sede in occasione di un convegno all’università di catania…

LA VISIONE CORANICA DI MARIA

Maria, l’eletta di Dio, nel Corano

“…Nel mio discorso esporrò la visione coranica di Maria…La società umana nel corso della storia ha sempre costituito una comunità unica, dotata di natura anelante alla ricerca di Dio e di ragione che la guida. Essa è altresì diretta verso la felicità in questo mondo e nell’altro attraverso l’invio di profeti e la discesa di libri rivelati. Le religioni e le leggi divine che si sono succedute nelle varie epoche storiche hanno una stessa, unica, vera essenza e fini comuni.

…Il Corano recita: «Invero abbiamo inviato Profeti con frasi e verità chiarissime e abbiamo fatto discendere su di loro Libro e Bilancia affinché l’umanità si levi verso l’equità e la giustizia» (Santo Corano: LVII, 25).
Il Corano è l’ultimo libro rivelato e Mohammad (che la pace sia con lui) l’ultimo Profeta di Dio, continuatore della santa Via dei Profeti che lo hanno preceduto.  I musulmani, conformemente ai versetti coranici, credono in tutti i profeti, da Abramo a Mosè, a Gesù, e ai libri rivelati, quali l’Antico e il Nuovo Testamento.
Il santo Corano conferisce a Maria una posizione particolare: in numerosi versetti e sure si parla diffusamente di Maria e di Gesù Cristo (che la pace sia con loro). Nel Corano esiste addirittura una sura intitolata a Maria (sura XIX), nella quale sono descritte le sue virtù e le sue qualità
Secondo un’altra sura, Anna, moglie di Emran, chiese a Dio un figlio da dedicare al servizio del tempio di Gerusalemme. Poco dopo rimase incinta e fece voto di rinunciare alla tutela del figlio atteso e di dedicarlo appunto al servizio del tempio. Trascorso il tempo, partorì, contrariamente alle attese, una figlia femmina, che venne chiamata Maria, ossia dedita al culto e al tempio (Santo Corano: III, 35-36). Questo avvenne quando il suo consorte Emran, prima della nascita della figlia, aveva raggiunto la pace eterna. La madre consegnò quindi la neonata al tempio, dove il profeta Zaccaria se ne assunse la cura (III, 37) e dove Maria trascorse parte della vita nell’adorazione di Dio. Ogni qualvolta Zaccaria entrava da lei vi trovava pronta frutta fresca e le chiedeva: «Da dove proviene tutto questo?». Maria rispondeva: «Mi viene da Dio».
La suddetta sura di Maria, dal versetto 16 in poi narra appunto la storia di Maria, di come ella, lontano dalla famiglia, mentre era nel tempio, protetta da un velo, intenta al culto divino, vide apparire l’angelo di Dio, Gabriele, in forma umana. Maria avanti a lui si rifugiò in Dio, ma l’angelo le disse: «Io sono stato inviato dal tuo Creatore affinché ti doni un puro figlio». Maria con stupore disse: «Com’è possibile se mai ho avuto rapporti con un uomo e mai sono stata donna corrotta?». L’angelo rispose: «È volontà certa di Dio, ché per Lui è facile far nascere senza il concorso di un padre tale figlio che sia segno divino e fonte di clemenza per l’umanità» (Santo Corano: XIX, 16-21).
Maria concepì Gesù Cristo (che la pace sia con lui) e al momento del parto si recò in luogo lontano. …La sua gente la vide mentre teneva in braccio il neonato e con stupore e protesta quelli le si rivolsero dicendo che suo padre non era un uomo malvagio né la madre una peccatrice. Ed ella indicò loro il neonato ed essi dissero: “Come può mai parlare un neonato?”. Il neonato (Gesù) parlò e disse: “Io sono il Servo di Dio, che mi ha dato il Libro e fatto Profeta e reso fonte di benedizione ovunque io sia e mi ha prescritto la Preghiera nel rapporto con Dio e l’Elemosina al servizio del popolo di Dio e amorevolezza verso mia madre. Sia pace su di me il giorno in cui nacqui, il giorno in cui muoio e il giorno in cui verrò risuscitato a vita”» (XIX, 22-33). …

Desidero infine esporre alcune considerazioni sulla visione coranica di Gesù Cristo (che la pace sia con lui) come appare nella sura di Emran (III, 45-46), nella suddetta sura di Maria (XIX, 19-34), nella sura delle Donne (IV, 156-159) e in altre ancora. Egli, annoverandosi tra i maggiori profeti, ha recato una Legge religiosa (Shari’at) e un Libro sacro, il Vangelo. La dignità di profeta fu da lui raggiunta già dall’infanzia; compì numerosi miracoli, quali ridare la vista a un cieco dalla nascita, risuscitare i morti, col permesso di Dio. Gli appellativi che ricorrono nel Corano sono, tra gli altri, Parola di Dio, Spirito di Dio, Testimonio nel Dì del Giudizio, Vicino alla Corte di Dio, Prescelto, Benefattore, Esistenza Benedetta.
Nella sura dei Ranghi Serrati (LXI, 6) Gesù, figlio di Maria, annuncia la venuta del Profeta Mohammad (da lui appellato Ahmad, ossia “Lodato”) con queste parole: «O figli di Israele! Io sono il Messaggero di Dio a voi inviato, a conferma della Torat, che fu data prima di me, e ad annunciare la lieta novella di un messaggero dopo di me il cui nome è Ahmad».

Secondo il Corano, alcuni oppressori e individui malvagi tra i Bani Esrail, che vedevano minacciati i propri interessi dal movimento cristiano, avevano tramato l’uccisione di Gesù, ma in realtà non riuscirono nel loro intento in quanto credettero per errore nella sua morte, giacché un altro prese il suo posto mentre Gesù per potenza divina fu innalzato al quarto cielo dove vive in eterno (Santo Corano: V, 157). Egli alla fine del mondo, nel tempo della sollevazione dell’imam Mahdi (che Dio ne affretti la venuta), riapparirà ed essi, assieme, condurranno il mondo a giustizia e pace perfette e l’umanità verso la piena dignità e una vita virtuosa. …
Nei nostri testi religiosi in cui vengono riportati detti del Profeta e degli imam immacolati sono citati anche numerosi racconti tramandati (ahadis) riguardo a Gesù, suoi pronunciamenti e indicazioni di comportamento a uso e vantaggio morale dei musulmani. Tra essi ricordiamo: «Coloro che agiscono gli uni con gli altri con gentilezza, il giorno del giudizio verranno perdonati da Dio; coloro che operano per riformare gli uomini, nel giorno del giudizio saranno vicino a Dio; …

di Ali Akbar Naseri (ambasciatore dell’iran presso la santa sede 2009-2013)

(testo integrale dell’intervento www.30giorni.it/articoli_id_21960_l1.htm)

e per maggiori e più dettagliate informazioni sulla figura di maria presso i musulmani(www.centrostudifrancescani.it/site/2011/06/maria-nel-corano/ )