i poveri siano noi…

Lavoro dipendente. Stipendi lucani tra i più bassi d’Italia, al top nel Sud quelli pugliesi

Pubblicata dal quotidiano nazionale Repubblica la classifica degli stipendi medi dei dipendenti nelle province italiane.

Stipendi Italia

La rilevazione, effettuata dall’osservatorio JobPricing riguarda il dato relativo al lavoro dipendente nel suo luogo di produzione con l’esclusione di lavoratori autonomi e dipendenti della Pubblica amministrazione.

Il dato per Regioni vede la Basilicata in fondo alla classifica nazionale con una media di 23.876. Dietro c’è solo la Calabria (23.465).

La Puglia è invece 15esima con una media lorda di 25.230, in pratica i dipendenti pugliesi sono i meglio pagati in tutto il meridione d’Italia.

Per dovere di cronaca riportiamo ovviamente il dato dello stipendio medio più elevato, che è quello percepito dai lavoratori della Lombardia (31.179) seguita dal Trentino (30.803) ed Emilia Romagna (29.894).

La tendenza non riserva sorprese dunque: vincono le regioni del Centro-Nord, le più attardate sono quelle del Mezzogiorno.

Se guardiamo il dato di dettaglio per province questa la classifica, da quella più ricca a quella più “povera”:

La retribuzione annuale lorda dei dipendenti della provincia di Bari è la più elevata (al 61esimo posto in Italia con 26.436), seguita da Brindisi (al 75esimo con 25.502) BAT all’83esimo (24.804) Foggia (86esimo con 24.631) e Taranto, 90esimo con 24.226.

Tra le più povere di Puglia e Basilicata ci sono le province di Potenza al 92esimo posto in Italia con 24.046, Matera al 95esimo con 23.695 e Lecce fanalino di coda al 106esimo posto con pochissimo più di 23mila euro (23.029).

troverete il relativo servizio  di trm su

http://www.trmtv.it/home/economia/2015_11_30/99174.html

aggiungerei che risulta davero strano, sulla scorta di queste classifiche senza sorprese, che la basilicata sia la regione percentualmente più industralizzata del sud, come pure recita qualche fanatico che siede in giunta regionale…se anche fosse vero (e non è vero) ciò non farebbe altro che confermare che le attività qui impiantate non creano indotto, ma solo lavoratori poco pagati…ovvero le gabbie salariali esistono eccome!!!…