L’ITALIA POSSIBILE…

L’ITALIA POSSIBILE.
Mentre il segretario del Pd Renzi fa distribuire alla Leopolda copie gratis de “Il Foglio”, storico giornale del berlusconismo adesso vicino ai renziani, e il sindaco renziano di Firenze Nardella, dopo Marx e Gramsci, Togliatti e Craxi, stila in un’intervista al Corriere della Sera il certificato di morte della socialdemocrazia e della sinistra in generale, affermando che “Lo schema della contrapposizione tra destra e sinistra non è più sufficiente a leggere il nostro tempo. La socialdemocrazia è alla canna del gas in tutta Europa”, domani a Verona c’è l’Italia Possibile di Pippo Civati. “L’Italia Possibile è quella che vorremmo per i prossimi vent’anni, è un progetto di governo che parte e si costruisce dal basso, mobilitando le competenze diffuse, ed è il titolo dell’evento in cui discuteremo di tutto questo domani, con tanti ospiti e compagni di viaggio, alla Fonderia Aperta di Verona dalle 10 del mattino”. A differenza della Leopolda, la convention civatiana ha un programma già ben definito. Interverranno: Vincenzo Visco (già ministro delle Finanze), Mario Seminerio (economista), Gianfranco Pasquino (politologo), Vito Gulli (imprenditore), France sca Coin (sociologa), Camilla Seibezzi (attivista per i diritti civili), Veronica Caciagli (presidente di Italian Climate Network), Maurizio de Giovanni (scrittore), Peppe Allegri (autore de Il quinto stato), Gianfranco Viesti (docente di Economia), Maurizio Franzini (docente di Economia), Michele Raitano (ricercatore di Politica economica), i Diavoli (Il progetto collettivo di cronaca finanziaria fondato da Guido Maria Brera) e tutti i comitati che il 21 di novembre hanno messo la prima pietra del nuovo soggetto politico Possibile, votando lo statuto del movimento.