“Il monitoraggio della Qualità dell’Aria rientra tra le attività istituzionali dell’Arpab in conformità alla normativa di settore vigente, che stabilisce anche i contenuti dell’informazione al pubblico. Nel pieno rispetto di ciò, l’Arpab pubblica quotidianamente, sul proprio sito Web, il bollettino di Qualità dell’Aria, a valle di una consolidata procedura di validazione dei dati che consente di elaborare ed interpretare i valori di concentrazione misurati per il confronto con i limiti normativi”. E’ quanto rilegge in una nota diffusa dall’Agenzia regionale per l’Ambiente in merito alle dichiarazioni del consigliere regionale Michele Napoli sul Centro Oli di Viggiano.
In occasione di eventi anomali, come quello del Centro Oli di Viggiano “è essenziale fornire il risultato delle analisi sulle misurazioni, al di là del dato grezzo orario, allo scopo descrivere lo stato di fatto e non generare allarmismi infondati. In particolare, nel caso del benzene, la norma impone la verifica su base annuale. Il dato giornaliero pubblicato è fornito per completezza informativa, ma è evidente – sottolinea l’Arpab -che una lettura non critica può indurre a conclusioni errate, come peraltro può accadere per qualsiasi parametro monitorato.
Infine, nel perseguire l’obiettivo di dare un’informazione fruibile, in termini semplici e diretti, per la collettività, l’Agenzia Regionale ha avviato l’elaborazione di indicatori di qualità dell’aria che, pur basati su valori numerici misurati in stazione, siano di immediata comprensione”.

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arpab-alle, come definirle…dopotutto va sempre tutto benissimo e se lo diceva pure antonio albanese, qualcosa sarà pur vero!!!…andiamo, non avevamo certo bisogno di ulteriori conferme sull’arpab…cioè il dato orario riferito all’ora della fuoriuscita di benzene non conta nulla per l’arpab, è un “dato grezzo”…ma quello che la gente ha respirato era proprio riferito a quell’ora, mica sulla media dell’anno, che i suoi danni li fa ed eccome se li fa…mah, roba da matti!!!…dopotutto ci sono certi personaggi alla dirigenza dell’agenzia…ma si, facciamoli pure i nomi di sigillito e di freschi (che tra parentesi si dice fosse genero di antonio bassolino, il monnezza o il monnezzaro, dipende dall’approccio come mi è stato spiegato da alcuni napoletani che mi hanno introdotto al concetto…all’arpab c’è uno che è o è stato genero di bassolino, cosa che non è certo reato, ma un po’ fa senso, no?)…andate al mio precedente articolo sulla colonizzazione e forse molte cose saranno più chiare…meditiamo gente, meditiamo!!!