il bagnasco…

13/02/2016

dico velocemente la mia su bagnasco ed il suo “sgambetto”..

giuricamente l’intervento di bagnasco è l’intervento di un qualsiasi cittadino italiano, parlando egli a nome (ma poi neanche tanto visto quanto dice galantino) della CEI, la conferenza dei vescovi italiani, e non del vaticano che è uno stato estero…

intervento certo indecente ed irrituale, non tanto nel merito (mi pare normale che la chiesa italiana sia contraria a tutto il ddl cirinnà e che pure sui esprima a riguardo), quanto nel modo con cui si è espresso (è evidente che bagnasco sapeva di forzare ed ha forzato lo stesso), ma non è un intervento diretto del vaticano, quindi non ha senso alcuna dichiarazione sui patti concordatari da rivedersi (che regolano i rapporti tra vaticano e stato italiano, modificati nel contesto dei patti lateranensi del 29, dalla riforma del 1984, e che oggi sostanzialmente si riducono alla materia economica dell’8% per mille ed alle scuole cattoliche foraggiate dallo stato), quanto ha a che fare con un colpevole “vuoto laico” delle/nelle istituzioni che puntualmente viene ricoperto dal cattolicesimo militante…

così prima di invocare riforme inutili che suonano a regalo alla propaganda renziana, sempre a caccia di qualche nemico per coprire e deviare l’attenzione dalle falle dell’azione di governo, occorrerebbe ci si interroghi su quanto impianto laico dello stato debba ancora essere realizzato per arrivare alla serena concretezza dei rapporti tra fede ed istituzioni che pure la costituzione ha instradato in quella laicità delle istituzioni che è fondamento giuridico dello stato moderno…

e chiediamoci pure quanta e quale politica italiana sia collaterale ad opus dei ed comunione e liberazione, così tanto per capire di cosa parliamo…

miko somma