la francia dice no agli idrocarburi a mare…

articolo tratto dal manifesto.info (http://ilmanifesto.info/svolta-francese-stop-subito-alle-perforazioni/) che riporto quasi per intero, vista la sua importanza, rimandando al link per una lettura integrale e per correttezza verso la fonte gionalistica, viste alcune altre implicazioni che vi sono contenute…

Svolta francese: stop subito alle trivelle

Francia. La ministra dell’ambiente dell’Ambiente e dell’Energia, Ségolène Royal, annuncia una moratoria immediata sulla ricerca di idrocarburi in mare. Troppo alti i rischi ambientali, Parigi chiederà che il bando alle perforazioni sia esteso a tutto il Mediterraneo. Meglio puntare su «strade solari», eolico off-shore e dimezzamento dei consumi entro il 2050

La ministra dell’Ambiente e dell’Energia, Ségolène Royal, ha comunicato ieri la decisione di mettere immediatamente in atto una moratoria sulle ricerche d’idrocarburi nel Mediterraneo. Il provvedimento è stato reso noto nel corso della seconda Conferenza Nazionale sulla Transizione Ecologica del Mare e dell’Oceano, tenutasi a Parigi. Il comunicato della ministra non lascia spazio ai dubbi. «In considerazione delle drammatiche conseguenze che potrebbero colpire tutto il Mediterraneo in caso d’incidente dovuto alle perforazioni petrolifere – si legge nel testo diffuso dal dicastero dell’ambiente – Ségolène Royal decide di applicare una moratoria immediata sulle ricerche di idrocarburi nel Mediterraneo, sia nelle acque territoriali francesi, sia nella zona economica esclusiva». Inoltre, la ministra Royal «chiederà che questa moratoria sia estesa all’insieme del Mediterraneo, nel quadro della Convenzione di Barcellona sulla Protezione dell’Ambiente Marino e del Litorale Mediterraneo»….

Ségolène Royal non è nuova a prese di posizione contro le energie non rinnovabili. Basti ricordare il suo intervento all’Assemblea Nazionale del 12 gennaio scorso, al suo rientro da New York, dove aveva incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per dare corpo alle decisioni prese alla Cop 21 di dicembre. In quell’occasione, la ministra del governo Hollande aveva affermato che nessun ulteriore permesso di ricerca d’idrocarburi sarebbe stato accordato dall’esecutivo…

Le sue parole non erano rivoluzionarie, ma davano semplicemente seguito agli obiettivi previsti dalla legge sulla transizione energetica dell’agosto 2015. Il provvedimento punta a dimezzare entro il 2050 il consumo totale d’energia della Francia, oltre a diminuire sino alla soglia del 30% entro il 2030 la percentuale di energia prodotta da fonti fossili non rinnovabili. Sempre per il 2030, al contrario, dovrà essere del 32% sul totale nazionale l’energia prodotta da fonti rinnovabili. In questa prospettiva, la ministra sta lavorando per una grande campagna di sostegno al fotovoltaico e all’eolico. Per quel che riguarda l’energia solare, meno di tre settimane fa, Ségolène Royal ha lanciato a Marsiglia il progetto delle «strade solari», cui saranno consacrati, per il momento, 5 milioni di euro, con l’ambizione di arrivare in cinque anni ad avere 1000 chilometri di pannelli fotovoltaici, su tutto il territorio nazionale.

Rispetto all’energia eolica, invece, il documento finale della conferenza di ieri, mostra una determinazione nell’implementare parchi eolici off-shore

————————————————————-

sia chiaro, mai fatti sconto al governo hollande ed alla ministra royal, ma mentre in terra (anzi, mare) di francia si vietano ricerche ed estrazioni in mare con un obiettivo molto ambizioso sancito da una legge sulla transizione energetica e nella logica di “fare altro” e così preservare l’unicità di un mare chiuso come il mediterraneo, in cui eventuali incidenti, anche piccoli, avrebbero conseguente catastrofiche, da noi un governo di miserabili arrivisti “apre” le porte, ogni porta, agli interessi delle lobbies del petrolio, mostrandosi per ciò che sono, dei terminali di quelle lobbies, ed addirittura invitando i cittadini italiani a non esprimersi ad un referendum…il 17 aprile tutti a votare, a votare SI, ma anche a votare no, purchè si voti, perché ai cittadini non può essere interdetta la facoltà, prevista dalla costituzione, di esercitare la democrazia diretta con l’unico vero strumento che la nostra carta ci consente…carta costituzionale che ad ottobre saremo chiamati a difendere da questi lestofanti che vorrebbero uno stato napoleonico costruito a misura di un “galletto” fiorentino (anzi, di rignano fiorentino)…