Eluana Englaro è morta

Il decesso alle 20,10. La notizia è stata confermata a Udine da fonti dell’amministrazione comunale e regionale e delle forze dell’ordine. E’ stato l’anestesista Amato De Monte a telefonare a Beppino Englaro per comunicare la notizia del decesso della donna, in coma da 17 anni. Il padre: “Ora voglio stare solo”.

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mentre bruno vespa già pontificava con la sua voce da verme saprofago su quanto accaduto da pochi minuti con un parterre sospetto di essere stato già avvertito, io con la rabbia nel cuore e tanta dolorosa sensazione di impotenza, avevo scritto di getto un lungo articolo…ma parlare di etica e di ipocrisia della politica mi sembrava irrispettoso e l’ho semplicemente cancellato…vi ripropongo invece una sintesi di un mio commento di qualche giorno fa…

si chieda agli italiani che a volte sanno essere molto più saggi dei “saggi” e comunque spesso dei loro rappresentanti di esprimersi in merito con due domande chiare, “è possibile permettere l’interruzione volontaria ed assistita della vita, in perfette condizioni di intendere e volere, quando la coincidenza tra decorso negativo e fatale di una condizione clinica e volontà personale alla non continuità della vita è chiara, espressa, informata ed inequivoca?…è possibile l’interruzione procurata e rapida della vita quando vi sia coincidenza tra impossibilità cronica, irreversibile, alla capacità di intendere e volere ed una condizione clinica che obbliga al proseguimento delle condizioni minime vitali solo con l’ausilio di macchinari esterni e tecniche di sopravvivenza forzata?”…e due risposte possibili, “si” e “no”

a consenso o dissenso espresso secondo coscienza dei cittadini, riuscirebbero finalmente a legiferare i nostri rappresentanti?

io non posso accettare il consumo della vita di un essere umano fino ad uno scadimento fisico tale da non essere più supportabile neppure dalle macchine e non posso accettare che si ponga fine ad una esistenza per mancata alimentazione ed idratazione…

2 pensieri su “

  1. Poni una giusta questione. E posso affermare che tutta la vicenda Eluana è stata opera di sciacallaggio politico. Sciacallaggio dovuto anche a certe affermazioni delle gerarchie ecclesiastiche che, non so per quale motivo, hanno voluto mantenere posizioni in netto contrasto finanche coi loro stessi dettami. A cosa mi riferisco? Sono un credente sui generis dopo aver abbandonato l’azione cattolica per mia scelta. Conosco certi dettati della Chiesa. Cosa te ne pare del seguente articolo:

    L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’«accanimento terapeutico». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.

    Non si tratta di un mio disegno di legge ma, udite udite, di un articolo del Catechismo della Chiesa Cattolica. Per la precisione si tratta dell’art. 2278.
    Questo è il link al Catechismo sul sito del Vaticano:
    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm
    Basta scorrere fino all’articolo in questione.
    Aberrante, vero? Specialmente quando abbiamo ascoltato speculazioni inneggianti alla pietà cristiana.

  2. come hai ragione, caro nathan…vedi il problema non è nè la fede, nè la chiesa in se stessa…il problema è l’ideologizzazione delle fede a mò di disciplina totalitaria per un progetto di dominio delle menti e delle azioni politiche…avevo annunciato un articolo in merito e forse in serata riuscirò a pubblicarlo

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