mollicone è diventato nerastro?

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MOLLICA: INTEGRARE REQUISITI ACCESSO BENEFICI ROYALTIES

 
10/02/2009 12.35.58
[Basilicata]

  (ACR) – Il presidente della Terza commissione consiliare permanente, Francesco Mollica, è intervenuto nuovamente sull’argomento dei Comuni beneficiari delle royalties con una specifica nota indirizzata al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, e all’assessore alle ‘Attività produttive’, Gennaro Straziuso. Il presidente Mollica si era occupato dell’argomento da ultimo presentando, nel novembre 2008, una proposta di legge relativa alla necessità di sospendere le procedure delle funzioni amministrative sugli idrocarburi, e proponendo, nel settembre 2008, un emendamento integrativo, nell’ambito dell’approvazione del regolamento concernente i requisiti e le modalità per l’iscrizione dei Comuni interessati nella Tabella “A” di cui alla legge regionale n.40 del 1995.  “La normativa vigente in materia di estrazione di idrocarburi – scrive Mollica nella missiva – prevede la corresponsione allo Stato di un’aliquota del prodotto della coltivazione solo a carico del titolare di concessione di coltivazione di idrocarburi, e non anche a carico del titolare del permesso di ricerca. E’ noto, altresì, che una quota dell’aliquota di prodotto corrisposta allo Stato è devoluta alle Regioni nelle quali si effettuano le coltivazioni al fine di destinarle per il finanziamento di piani di sviluppo economico e per l’incremento industriale del territorio in cui sono ubicati i giacimenti”. “Nella seduta del 27 maggio 2008 – ricorda Mollica – questa Commissione ha espresso il parere favorevole al regolamento di cui alla delibera di Giunta regionale n. 741 del 27 maggio 2008, concernente i requisiti e le modalità per l’iscrizione dei Comuni nella tabella “A” ex legge regionale n. 40 del e sue modifiche. In pratica, con tale disciplina, la parte di aliquota regionale prevista dalla legge n.6 del 1957 spetta solo a quei Comuni che rientrano (anche parzialmente) nel perimetro della concessione ministeriale. Nel corso dei lavori della Commissione – continua Mollica – è stato fatto rilevare all’allora assessore competente, Vincenzo Folino, che tale criterio, seppur ineccepibile sotto il profilo della legittimità e della economicità del procedimento per la individuazione dei Comuni beneficiari, si prestava a perplessità in relazione a specifiche situazioni di fatto. Così congegnato – dice Mollica – il ‘diritto’ potrebbe portare a paradossi, quali il caso di un Comune che, incluso per pochi metri nel perimetro della concessione di coltivazione, rientrerebbe nel beneficio, contrariamente al Comune nel cui territorio il titolare del permesso di ricerca, avendo rinvenuto idrocarburi, ha iniziato ad eseguire Prove di Produzione, (che non di rado vengono esercitate per più anni) asportando un quantitativo di prodotto estratto, e iniziando una vera e propria coltivazione, assimilabile a quella che si esercita in virtù di concessione di coltivazione”.
“L’iscrizione nella tabella “A” della Lr 40/95, correlata al solo regime provvedimentale, quindi, appare assolutamente limitativa e iniqua. Ciò premesso e alla luce delle considerazioni svolte – conclude Mollica – si chiede di valutare ogni più opportuna iniziativa al fine di includere nella predetta tabella anche quei Comuni nel cui territorio l’attività estrattiva sia acclarata dal riconoscimento da parte dell’Unmig del ritrovamento di idrocarburi liquidi e gassosi e siano iniziate le Prove di Produzione”.

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non fraintendete, per carità!!!…mollica, che pure era un verde seppur da sempre tinto di bianco, un verdolino diciamo, da prova in questo comunicato stampa di essere ineludibilmente votato, non alla lilmitazione delle estrazioni, ma alla continuazione delle stesse, anzi all’estensione dei territori soggetti a questi e lo conferma considerando la sola questione royalties…inqualificabile e pericoloso il suo ragionamento sui permessi di ricerca, alla luce di un assessorato all’ambiente ed una giunta che firmano di tutto…è come dire che se i comuni limitrofi ad un giacimento faranno pressioni per poter avere royalties che oggi magari non hanno, la regione si sentirà autorizzata a firmare ancora di più…se non sapessimo che francesco mollica si fa interprete di certe aspirazioni di certi comuni a gestire certe somme di denaro per poi ricavarne certe ricadute, penseremmo che da verdolino, mollica con la sua conversione ed il ritorno alla casa madre sia diventato nerastro-petrolio, transitando solo velocemente nel bianco-sporco di un centro che più che uno schieramento politico pare un’accozzaglia di vecchi utensili da cucina…ovviamente non lavati da parecchi lustri!!! 

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