il primo terrestre nello spazio – anzi, la prima terrestre

Risultato immagine per laika

(ANSA) – ROMA, 2 NOV – Indossava una tutina spaziale bianca e con il suo muso a punta si guadagnò subito simpatie e affetto mondiali: il cane Laika, il primo essere vivente nello spazio, volava il 3 novembre di 60 anni fa, a bordo del satellite Sputnik 2. La partenza avvenne a un mese dal lancio del primo satellite artificiale, lo Sputnik 1, e dalla stessa base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, che allora non si chiamava così ed era un luogo segreto. A bordo del veicolo a forma di cono, lanciato il 3 novembre 1957 dall’Unione Sovietica, c’era una cagnolina meticcia, per metà Husky e per metà Terrier, che aveva seguito un lunghissimo addestramento prima di volare.


    Si sapeva sin da subito che la missione di Laika era senza ritorno e per questo suscitò commozione e critiche. La cabina dello Sputnik 2 aveva aria, era stata progettata per permettere alla cagnolina di sdraiarsi e dormire, mangiare un ‘budino’ di carne e acqua, aveva anche strumenti che permettevano di controllare i parametri vitali.

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e credo che un commosso ricordo laika lo meriti proprio, perché dallo studio di quella morte nello spazio abbiamo ricavato così tante conoscenze per portare anche gli esseri umani nello spazio ed aprire una fase nuova della storia e della scienza che probabilmente senza di lei neppure avremmo una stazione spaziale che orbita da anni ed anni intorno alla terra, conducendo esperimenti importantissimi e nei fatti, come ha ricordato francesco qualche giorno fa, è un posto di pace dove la scienza unisce gli esseri umani…ed anche se forse laika avrebbe preferito un bell’osso ed un giardino, piuttosto che un sacrificio per la scienza e le aspirazioni umane a riuscire a lasciare il nostro pianeta, credo abbiamo davvero il dovere di ricordarla…