dopo la manifestazione-comunicato stampa

se dovessimo giudicare il successo della manifestazione no oil di ieri solo dalla consueta e ragionieristica attività di conta del numero di partecipanti diretti, diremmo che si è trattato di un “mezzo fiasco”, ma se dovessimo giudicarla invece dall’agitazione che ha creato in tutta la valle dell’agri tra politici, amministratori e capibastone vari, impegnatissimi, come da suggerimenti superiori, a sabotare con i soliti “metodi induttivi” una partecipazione che invece abbiamo visto numerosissima a latere dell’iniziativa (c’era un traffico di “passanti” ed “ascoltatori passivi” per le vie di villa d’agri davvero numeroso ed inconsueto per chi conosce la cittadina) dovremmo giudicarla invece un grande successo, e tale infatti lo giudichiamo

non ci aspettavamo infatti folle oceaniche, dato quel modello sociale di “passivizzazione” che rimane alla base del gran silenzio delle popolazioni sull’argomento petrolio e di cui più in generale viene ammantata dal sistema dei poteri politici l’intera società lucana in nome di una ben strana “continuità”, quanto piuttosto ci aspettavamo una partecipazione attenta da parte di cittadini più attivi, meno impauriti e più indipendenti dai “suggerimenti sul buon vivere” che dominano purtroppo le nostre comunità, partecipazione che invece c’è stata ed è stata calorosa, convinta e giustificante della nostra idea di aver intrapreso ormai la giusta strada nella risoluzione di questa problematica annosa e multiforme e che nessuno vuole realmente risolvere, che chiamasi “petrolio & affini”

se infatti in ogni paese della valle dell’agri gli “esponenti” dei partiti tradizionali (sia centro-sinistra che centro-destra, sia di amministrazione che di opposizione) si sono tanto affannati ad invitare la gente a non partecipare, qualche motivo pure ci sarà, come è evidente a tutti, e se moltissima gente ha partecipato comunque, seppur in forma “inconsueta e casuale”, comunque ascoltando ed in qualche modo percependo la sostanza della nostra iniziativa, gli elementi di critica portati avanti dal comitato no oil lucania si fanno sentire e pesano – eccome se pesano!

e peseranno ancor di più tra un mese, quando l’iniziativa sarà ripetuta nello stesso luogo (comunicheremo per tempo i particolari) e per tutti i mesi a seguire nella costruzione di un punto centrale, di una inedita agorà reale in cui confrontarsi, discutere, costruire, elaborare soluzioni dal basso da cui crediamo ormai non si possa più prescindere nella “necessità” di trovare una via d’uscita ampiamente condivisa dalla popolazione lucana e non più dai soli e soliti “gabellotti” di un potere politico bi-partizan colluso con le multinazionali ed incapace di fuoriuscire da quella grottesca auto-rappresentazione del sè che è divenuta il simbolo tragico del distacco tra società civile e politica tradizionale, nella meta-farsa pirandelliana che si consuma tra via anzio ed i palazzetti dei poteri locali

noi crediamo nella voglia di riscatto della comunità lucana come unica soluzione e come unica prospettiva per un futuro della nostra regione che vogliamo diverso

un’altra lucania è possibile, un’altra lucania è necessaria 

18 pensieri su “dopo la manifestazione-comunicato stampa

  1. Una premessa. Rimango uno dei più accesi sostenitori di No Oil ed apprezzo l’emorme impegno di Miko, persona preparatissima sia dal punto di vista politico che culturale.
    Ma devo dire che una manifestazione, nella terra dove il petrolio fa danni, che non raccoglie almeno cento persone, è un fiasco intero, non mezzo…..
    Ricordo che a Scanzano si mobilitò l’intera Basilicata…. ma non è questo il problema…..
    Se si vuol scendere in campo in politica si deve scendere a patti, e magari a compromessi, con il più alto numero di movimenti ed anche con i partiti tradizionali, altre strade, lo splendido isolamento, portano solo a cocenti delusioni. Almeno così la penso io. Spero di sbagliarmi.
    Un’altra Lucania è possibile.

  2. ieri in piazza eravamo in pochi, ma chi vive e conosce la val d’agri sa bene che in giro c’era così tanto movimento da far pensare che un bel pò di occhi e di orecchi erano attenti.. solo un pensiero oggi mi accompagna, come è possibile che noi giovani di questa terra abbiamo paura di fare una qualunque cosa per dire basta a quello che succede intorno a noi (e giorno dopo giorno lo vediamo sotto i nostri occhi).. perchè dobbiamo essere costretti ( e lo siamo ) a lasciare una terra che è nostra,dove vorremmo e dovremmo costruire il nostro domani ( perchè qualcuno così ha deciso per noi )..mi rivolgo ai ragazzi, ai giovani ma non credete che sia tempo di dire veramente basta, sia tempo di difendere la nostra dignità e il rispetto di noi stessi..facciamo in modo che per una volta siano le nostre voci ad essere ascoltate.. un’altra lucania è possibile, un’altra lucania è necessaria..

  3. scendere a patti con i partiti tradizionali significa non fare niente di nuovo e di diverso da tutto quello che oggi è stato fatto in questa regione e non credo che il comitato abbia la voglia di farlo oggi solo perchè ieri c’era poca gente in piazza.. anche perchè la gente ha paura e tanta di farsi vedere ma non perchè non vede o non sa cosa succede.. meglio la delusione di un fiasco mezzo o intero!

  4. caro astronik, ti ringrazio della stima e dell’impegno che metti nelle cose…ma è d’uopo ormai che si faccia chiarezza su alcuni passaggi…cosa ci interessa in questa regione?…cambiare le cose e provare a costruire una lucania diversa o continuare a veleggiare nei nostri intimi e nelle nostre relazioni personali e magari politiche, richiudendo ogni istanza di cambiamento nell’egotismo liturgico e rassegnato, solipsistico del “così è che va il mondo, ma io sono migliore…”?…immagino che sia la prima ipotesi ad essere valida per ciascuno di noi, ed intendo in quel noi tutto l’universo variegato di comitati, movimenti, associazioni, gruppi persini singoli che sulla base di una sensibilità personale si aggregano alla domanda di “mutazione” nei fatti che oggi è divenuta l’imprescindibile risposta circa il futuro di questa terra, che non è solo potenza, che non è solo la val d’agri od ognuna delle mille emergenze con cui, parcellizzati e separati, dobbiamo fare i conti, ma l’intera regione e l’intero paese…non scendere a patti con i partiti tradizionali non è una scelta di “purezza” talebana od integralista, come pur potrebbe apparire…al contrario, certa purezza ricadrebbe più nella seconda delle ipotesi, dando per scontato che quell’impossibilità a concretizzare da subito gli obiettivi più radicali (cosa che richiede tempo) inevitabilmente porterebbe molti alla rassegnazione ed al disimpegno (e quindi la realtà dei fatti dovrebbe spingerci ad un maggior pragmatismo, nel senso che tu indichi), dando così adito proprio a quella liturgia di cui sopra…no, non è così…abbiamo però bisogno di un salto culturale che preceda il salto politico in senso stretto, e come potremmo conciliare quel salto con la politica se le nostre istanze partono già al ribasso, dovendosi per forza di cose confrontare con quelle di partiti che ancora oggi pensano ad una idea di “sviluppo” tesa al solo aumento del PIL ed alla conseguente distruzione del territorio?…voglio dire che nello specifico lucano, la situazione petrolio, se dovessimo leggerla sulla base delle dichiarazioni dei partiti, non presenta alcuna soluzione di continuità con il passato che denunciamo…questo sia chiaro…nessun partito e dico nessuno, nella sua fase istituzionale quindi decisionale, ha mai detto le cose chiaramente e praticato altrettanto chiaramente possibilità di soluzioni altrenative al servaggio verso le multinazionali e verso quell’interesse nazionale che tutti sappiamo ormai essere una foglia di fico o come la definii in altre occasioni una mutanda per tener celate orrende malformazioni…il salto culturale deve avvenire nell’inequivocabilità delle proprie posizioni e non nella contrattazione delle stesse sulla base di opportunità politiche che ti mettano in grado di piazzare un consigliere da qualche parte per tacitarti la coscienza con un “noi però denunciamo”…non basta, non serve e non convince nessuno…abbiamo bisogno di costruire invece la cultura diffusa che ci dovrà permettere di entrare nella stanza dei bottoni, a cominciare dalle prossime regionali, per impedire che qualcuno prema ancora quegli stessi…il comitato farà questo e lo perseguirà in ogni modo la democrazia lo renda possibile…anche attraverso le elezioni e senza coinvolgimenti e trattative che prevedano lo snaturamento delle proprie idee…questo comitato ha praticamente dato in alcuni casi vita, in molti altri coraggio a quasi tutto ciò che accade oggi in questa regione (e senza nessuna volontà di sovradeterminare) contribuendo alla catalizzazione di percorsi in una idea di cambiamento che sta divenendo reale e diffusa, ma che ancora necessita di tempo, prima di potersi definire come “data”…e fino a quando questa non sarà appunto “data” e condivisa, ogni apparentamento con culture altre (quelle dei partiti e di altre associazioni o gruppi che ancora non hanno esplicitato con chiarezza un progetto organico ad una idea del mondo o se vuoi anche solo della nostra regione) rischierebbe di essere “compromettente” e “denaturante” rispetto a percorsi ancora da rendere patrimonio comune di un popolo…le elezioni, caro astronik, sono solo uno strumento dell’agire politico, mai devono essere il momento del fine, e così della fine, della politica, ed è proprio a questo scopo che il comitato no oil e comunità lucana vanno avanti da soli…con la convinzione che non basta fare un simposio di presunti o reali intellettuali e volenterosi della domenica o dell’intera settimana per cambiare il mondo, ma occorre praticare il pensiero con atti, fatti e cose concrete che siano frutto di un nuovo modello culturale prima ancora che politico..il compromesso potrebbe pagare anche oggi, ma limita, circoscrive ed uccide il futuro, la serietà del percorso dà invece frutti e non paga nessuno, poichè è il mondo che dobbiamo imparare a coltivare e non mai l’orticello…con affetto sincero…miko

  5. Cara Marica, in certi casi il fine giustifica il mezzo, se è necessario ci si deve alleare anche con i partiti tradizionali.
    Caro Miko, sei sempre esagerato…. e ke kazz mi hai sotterrato di parole…. 🙂
    Sono più sintetico di te.
    Posso anche condividere ma ho timore che alla fine conta il consenso certificato, i voti della gente.
    Siccome entrambi rimarremo sulle nostre tesi non ci resta che aspettare l’esito del voto.
    Sarò felice di essermi sbagliato e spero proprio che quello che tu auspichi si realizzi, sarò il primo a cospargermi il capo di cenere.
    Fra sovversivi non sempre c’è unità d’intenti, ma il mondo è bello perchè è vario.
    🙂
    Con pari affetto ed immutata stima.

  6. caro astronik, vorrei chiederti in che direzione scenderesti a compromessi con gli ormai chiaramente menefreghisti personaggi politici ke ci governano.
    il mondo é bello perché vario, l’unità di intenti può non esserci sempre, ma una cosa almeno é certa: Scendere a patti con il nemico non rende le soluzioni.
    Se non sei unito a questo intento, spiega bene qual’é il tuo… sono curioso di assimilare un’idea diversa.
    Io di mio credo che non ci sia bisogno di scendere a patti con nessuno. Il discorso petrolio é chiaro e di certo non c’é soluzione diversa che cancellare l’idea delle multinazionali di devastare la Lucania. Il petrolio non serve più, Il petrolio uccide, Il petrolio é male e non ci sono mezze vie.
    Di contro ci sono nuove tecnologie energetiche, nuovi metodi di alimentazione che sostituiscono l’attuale carburante e bisogna imporsi per costringere la classe dirigente a fare ciò che il popolo vuole. Non dimentichiamoci che il popolo é padrone di chi lo governa e non il contrario.
    Se la gente capisce questo, se la gente ascolta e comprende che viene presa in giro dalla classe dirigente sta certo che non daranno nessun voto se non a chi lotta per fare di meglio.
    Diffondiamo la conoscenza.
    Breve racconto:

    RESPONSABILITA’

    La foresta brucia,
    tutti gli animali scappano.
    Un colibrì vola verso il fuoco con una goccia d’acqua nel becco.
    “Dove vai?” gli chiede un leone. “Vado a spegnere l’incendio” risponde il colibrì.
    “Con una goccia d’acqua?”. ”Io faccio la mia parte!”

  7. Io non sono deluso della manifestazione di ieri a villa d’agri, non sono deluso perchè non mi ero illuso di vedere l’intera popolazione della vald’agri occupare la piazza. La battaglia sul petrolio è solo agli inizi e ieri non è stata altro che un altro tassello, un momento, un sospiro se pur debole, un piccolo passo avanti di pochi millimetri, ma sempre avanti verso quello che è il nostro obbiettivo ovvero L’INFORMAZIONE.
    Cari amici il prolema è tutto qui, secondo voi c’è informazione in questa regione ???
    raggiungere le persone che sono addormentate tra gli editoriali di Nino Grasso ( che esaltano il lavoro di Marinagri e perchè no un pensierino al nucleare ) ed un servizio del tg3 che canta le lodi dei nostri amministratori regionali magari facendo vedere la solita faccia di Vito De Filippo quando sembra che sta per mettersi a piangere per concludere con qualche previsione del tempo del Brindisi regionale, ma stiamo scherzando, è questa la grande questione e noi per fortuna abbiamo dalla nostra la rete è lì che dobbiamo vincere la nostra guerra.
    Dobbiamo sfruttare la rete per informare NOI il popolo ( perchè il popolo di tutto l’affare petrolio non sa niente)
    percio’ avanti così passa parola – sms- email- facebook- internet- blog- web site-chiacchiera al bar- casa-famiglia-amici-

  8. Io avanzo la mia proposta per la data della prossima manifestazione a villa d’agri
    SABATO 4 APRILE 2009
    ORE 10,00 PIAZZA ZECCHETTIN

  9. caro astronik sono i partiti tradizionali che ci hanno portato a quello che abbiamo oggi cioè niente! e te lo dice chi in val d’agri ci vive e sa anche di che morte morirà se si continua così.. non credo che i fini giustificano i mezzi o almeno non sempre!

  10. lo sappiamo bene che astronik è uno dei nostri ed io personalmente leggendo i suoi commenti imparo ogni volta qualcosa di più! ed è bello ogni volta sapere che c’è chi insegna, c’è chi impara e liberamente ognuno di noi pur portando avanti una battaglia comune è libero di esprimere liberamente il proprio pensiero.. ed anche questo rende grande il comitato!

  11. Caro pimoponi (ke nome!) è evidente che non mi conosci ed è altrettanto vero che non mi sono spiegato bene. Sul mio blog, quando scrivo un post sul petrolio (e che post!) il giorno dopo ho l’onore di ricevere la visita di quelli della Total…. mi marcano a uomo! Sono fra i più feroci opposistori del petrolio in Basilicata e per questo mi batto senza risparmio. Sono un integralusta della peggior specie. SE poi vai a leggere il sito OLA ti tranquillizzerai ulteriormente….
    Quanto alle alleanze di cui faccio cenno nella prima risposta mi sembra evidente che sono da escludere alleanze con chi il petrolio ce lo ha portato…. ci mancherebbe altro! Gli unici alleati possibili sono quelli che rimangono dalla scissione di Rifondazione e magari con il PDCI e, se risorgono, i Verdi. Stop. Anche se ho molto da ridire su questi partiti……
    Ripeto, la mia proposta di aggregarsi con altri movimenti, liste civiche, partiti è finalizzata ad avere una rappresentanza concreta presso le Istituzioni che andranno al voto a giugno. Tutto qui…..
    Per un momento ho temuto che volevate epellermi! 🙂

  12. caro astro, allora ti rispondo io…nessuna alleanza con questi residuali!!!…conosci la mia storia e non voglio ripeterla ora…facciamo da soli che facciamo per trentamila
    …non ti espelle nessuno, antò, sennò come facciamo senza di te?

  13. …. ragazze e ragazzi ma vi rendete conto che siete una FORZA colossale, bravo Miko mi è piaciuto molto la Tua lunghissima sintesi. Astronik Tu comunque sei sempre un faro guida per tutti noi.. … e se al prossimo invito dell’Assemblea generale della mia Associazione guai a te 😉 … …. non voglio sembrare il solito rompiscatole, ma come mai in questo gruppo di post non leggo un intervento del WWF Basilicata, c’erano a Villa d’Agri come promesso o continuo a sognarli !! .. Miko comunque sei forte, vai avanti così DAI……

  14. Caro Brigante Lucano
    ti faccio presente che il WWF era presente alla manifestazione di villa d’Agri con il suo Presidente Regionale, con il responsabile della sezione locale della Val d’Agri e con vari attivisti.
    La nostra assenza da questo blog è dovuta alla mancanza di tempo, ciò non toglie che seguiamo sempre le vicende del comitato a cui non facciamo mai mancare il nostro appoggio e supporto.

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