tamarri d’italia

tamarri d’italia, una nuova rubrica a carattere estetico-civile che inauguro da oggi sul mio blog…ma cos’è un tamarro?…per la maggior parte dei dizionari un tamarro è 

[ta-màr-ro] s.m. (f. -ra) region.

  • • spreg. Giovane provinciale o di periferia che si sforza di adeguarsi ai modi di vita cittadini, ma in maniera eccessiva, volgare

  • tamarro s. m. (f. -a) [prob. dall’arabo tammār «mercante di datteri»]. – Voce region., in uso nell’Italia merid., e da lì diffusa anche altrove nel gergo giovanile per indicare persona, per lo più di periferia, dai modi e dall’aspetto rozzi, volgari, villani (dal vocabolario treccani)
  • Utilizzo

    Nel gergo giovanile è usato per indicare una categoria di giovani di ambo i sessi. Le principali associazioni comportamentali che questo termine evoca riguardano l’aderenza a determinati modelli (vestiario, convivenza, tipo di linguaggio, forme di intrattenimento, interessi) e al ceto o luogo di appartenenza o al tipo di veicolo guidato.

    Il termine viene utilizzato anche come aggettivo; in questo caso non si riferisce solo alle persone ma anche a cose (veicoli, vestiti, canzoni) associabili ai modelli di riferimento evocati dalla parola.

    Varianti

    Il termine è spesso associato con alcuni termini di carattere dialettale o comunque forme locali. Tali termini in realtà connotano varianti locali dello stereotipo che non coincidono strettamente. I termini dialettali e gergali comparabili sono molti: tarro, zarro, zamone (voci di area prevalentemente settentrionale), gabibbo (termine della lingua ligure usato a Genova significante “straniero” – dall’eritreo habib “amico” [venuto da lontano]), coatto (utilizzato a Roma), maraglio (bolognese), tarpano (abruzzese), zurro (molisano), “bacano” (Trentino), cuozzo (utilizzato in Campania), cozzalo (barese), cozzaro (tarantino), ricottaro (in uso in provincia di Napoli), zambaro (calabrese), zallo e mazzaro (leccese), tascio, gargio (palermitani), zallo (messinese), zaurdu, cajordu e zambíru (in uso a Catania e provincia), zambro e zuefulu (in uso nell’area brindisina), gaggio, gaurro e grezzo (sardi), cuscio (potenza)

insomma, non la faccio lunga e vi lascio ad una foto del primo tamarro (non in valore assoluto, ma primo per ordine di trattazione)…ogni suggerimento dei lettori è ben accetto per migliorare la rubrica 😀

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