il programma 2018 – 13. Politiche culturali e connettività

13). Politiche culturali e connettività

Alla luce di Matera-Basilicata 2019 occorrono due premesse programmatiche doverose, la prima a partire dal volere evitare nello sviluppo culturale auspicabile per la regione, delle visioni distorte della cultura resa spettacolo, evento, e non percezione di un più ampio movimento di crescita collettiva che coinvolge la società lucana in un processo di maturazione e presa di coscienza collettiva che divenga una lente di giudizio, uno strumento critico che implementi quella preziosa “cultura dell’essere” che abbiamo ereditato come carattere distintivo, la seconda trasformare la connettività da mero fatto tecnico necessario di cablaggio e/o connessioni in uno sforzo teso alle pari ed effettive opportunità economiche, lavorative, sociali e culturali che lo sviluppo delle reti  deve garantire per essere fattore di progresso soprattutto in una regione dalla difficile orografia del territorio e dalle comunicazioni imperfette.

N.b. alcuni punti sono da integrarsi con punti specifici previsti in altre parti del nostro programma (es. scuola e formazione)

I. Interdizione dell’APT (vedi anche parte istituzione) dalla programmazione culturale ed annullamento della politica dei grandi eventi e dei grandi attrattori, in particolar modo su siti ambientalmente rilevanti, nel contestuale avvio di una politica della frequenza culturale dei piccoli eventi per il raggiungimento di un’eccellenza nazionale nella loro proposizione.

sulla politica dei grandi attrattori rimarchiamo una netta volontà di superare tale programmazione, e ciò nella considerazione che pur avendo il grande evento una capacità mediatica maggiore, i suoi costi e la difficoltà a raggiungere agevolmente la regione rischiano di produrre costi troppo elevati rispetto ai benefici territoriali del suo rientro e non sedimentare effetti di lungo periodo sulle attitudini delle popolazioni, mentre una politica culturale e degli eventi fatta di continuità durante l’anno e nell’intero territorio regionale di una serie qualificata di piccoli eventi culturali affidati a giovani, ma promettenti artisti, ricercatori, curatori, studiosi, è in grado di portare eccellenza nella continuità stessa dell’attrazione e nella ricerca di talenti anche in sinergia con il progetto dei “villaggi dell’arte” (vedi parte turismo, punto XI) sino a lanciare l’immagine della regione come “incubatore d’arte giovane”

II. Delega alla cultura trasferita permanentemente alla Presidenza della Giunta in uno specifico Ufficio Cultura e creazione di una Commissione Culturale mista tra presidenza della giunta, Ufficio Cultura, commissione consiliare, assessorati competenti ed esperti esterni dei vari settori, rappresentanti della consulta dei sindaci, a parere consultivo obbligatorio.

riportare permanentemente in delega presidenziale, ma sotto il controllo esecutivo di un ufficio preposto e nel controllo consultivo di una specifica commissione-consulta allargata per estendere la partecipazione ad un momento che deve essere sentito come obiettivo programmatico comune

III. Annullamento della Film Commission e rientro delle sue potestà e personale nell’Ufficio Cultura (vedi punto precedente).

IV. Avvio di un censimento ed istituzione di una Banca Dati regionale sul patrimonio culturale, artistico, storico-archeologico, paesaggistico, glottologico e delle tradizioni, letterario, cine-teatrale della regione Basilicata in collaborazione con sovrintendenze, enti specifici anche a carattere europeo o nazionale, enti locali ed associazioni culturali e pubblicazione di un bollettino mensile degli eventi redatto dall’Ufficio Cultura ed a cura della Commissione di cui al punto II).

La necessità di un censimento e la creazione di u a banca dati ad accesso pubblico appare chiara nella enorme ricchezza che il territorio presenta e di cui si comincia finalmente a prendere atto come fattore di crescita collettiva di cui nello specifico la redazione di un bollettino mensile, cartaceo e via web assume valore di maggiore divulgazione ai fini di una auspicabile sempre più massiccia  partecipazione dei cittadini lucani

V. Creazione di un Fondo Unico per la Cultura e lo Spettacolo con capitolati specifici e di pubblica consultazione attraverso un sito web dedicato, in cui far convergere ogni finanziamento del settore per una spesa ragionata ed efficace

VI. Apertura del Museo Regionale delle Arti Moderne e Contemporanee, del Museo Glotto-Etnografico Regionale, avvio e potenziamento di una messa in rete delle biblioteche provinciali, comunali e private, in ordine alla costituzione di una Biblioteca Lucana Diffusa, avvio del progetto della rete dei “villaggi dell’arte” di cui al punto XI) del programma turismo.

innescare attraverso musei e biblioteche, plessi archeologici, antropologici e culturali relazioni funzionali reali tra politica culturale e turistica, per stimolare circuiti organizzati di turismo della ricerca e dell’arte e di una residenzialità della stessa anche legata a specifiche strutture locate presso i “villaggi dell’arte”

VII. Sviluppo della banda larga su tutto il territorio regionale in completamento e sviluppo delle reti esistenti, finanziato attraverso fondi di programmazione europei.

VIII. Obbligo per i comuni, gli enti locali e gli uffici pubblici di provvedere alla messa a disposizione dei cittadini di almeno un punto “wireless” per sede e, in concertazione con l’ente regione, di più punti “wireless” di accesso alla rete nell’ambito urbano.

IX. Redazione di un piano regionale ed obbligo per gli uffici pubblici regionali e subordinati di provvedere ad uno studio di fattibilità conseguente per l’avvio concertato del tele-lavoro.

pur dovendosi di molto ridurre il portato del tele-lavoro nella logica dell’organizzazione burocratica, è uno strumento che attraverso un graduale e ragionato piano specifico di attuazione diminuirebbe il carico pendolare gravante sul sistema trasporto e contemporaneamente rendere conciliabile il lavoro con incombenze familiari e private che oggi richiedono congedi specifici, nell’evidenza che tale piano dovrà necessariamente interconnettersi con il piano trasporti, l’effettivo sviluppo delle reti a banda larga ed una ampia concertazione partecipata sull’organizzazione del lavoro

X. Piano per la messa in rete dedicata di tutte le strutture scolastiche e universitarie presenti sul territorio regionale per un progetto di inter-disciplinarietà scolastica e di lezioni ed attività seminariali e para-scolastiche a distanza (Università Telematica della Basilicata).

XI. Studio di un progetto di fattibilità del voto elettronico certificato in riferimento ai referendum di cui ai punti I) e II) della parte del programma partecipazione.

il voto elettronico, pratica diffusa in alcuni paesi, pone una serie di riflessioni sulla sua opportunità, sul suo ipotetico o reale controllo attraverso immissioni fraudolente nelle reti dedicate, persino sulla delocalizzazione immateriale del luogo di espressione democratica (crediamo che ne svuoti in parte la reale percezione di diritto), e tuttavia riteniamo che uno studio relativo agli strumenti di partecipazione popolare indicati debba mettersi in cantiere allo scopo di aumentare sia la diffusione e partecipazione allo stesso, sia la frequenza e le materie oggetto di parere popolare

XII. Messa a disposizione in un sito web dedicato dei dati puntuali del tele-rilevamento in ordine al dissesto idrogeologico, all’erosione della costa, alle portate dei fiumi e degli invasi naturali ed artificiali, all’andamento meteo-climatico e più in generale dei dati di carattere ambientale e di sicurezza della cittadinanza, in collaborazione con il centro di geodesia di Matera e strutture consimili, dipartimento regionale alla protezione civile, ARPAB e centri di monitoraggio (vedi anche la parte protezione civile e sicurezza).