il programma 2018 – 15. Sanità ed assistenza sociale

15). Sanità ed assistenza sociale

I. Istituzione di una Commissione indipendente per la valutazione di qualità, quantità, merito, congruità e legalità delle convenzioni con enti sanitari privati di qualsiasi titolo e natura e per la valutazione degli appalti e forniture di beni e servizi finora concessi per prestazioni materiali ed immateriali, con obbligo di rescissioni dei contratti e/o rimodulazioni degli stessi a favore dell’ente pubblico lì dove emergano criticità, disparità tra servizi offerti ed erogati, condizioni di prezzi praticati (vedi seguente punto II), condizioni generali e puntuali di offerta dei servizi, monopoli od oligopoli de facto, condizioni di favore ed in genere tutto ciò che, pur nel formale rispetto delle leggi, si configura come distorsione del sistema delle convenzioni e degli appalti.

una super-commissione sanità per indagare sull’intero sistema degli appalti e delle forniture nel settore sanitario nella nostra regione, non solo per l’individuazione di storture e condizioni di favore connesse al settore privato convenzionato o che operi intra-moenia, per intervenire sulla loro composizione attraverso specifico mandato del consiglio regionale alla rimodulazione

II. Redazione di un Pubblico Libro Mastro sugli appalti e le convenzioni stipulate dal servizio sanitario regionale, redazione di un prezziario ragionato della sanità ed in linea con i costi standard a livello nazionale e redazione di un Libro degli Standard Sanitari da applicarsi alla sanità pubblica e privata.

di tale strumento conoscitivo pubblico si sente notevole bisogno non solo per riportare chiarezza in un settore le cui dimensioni economiche e sociali sono tali da rendersi palese la sua complessità, ma per definire nei dettagli gli standard a cui sottoporre ogni aspetto delle convenzioni stipulate, delle forniture e degli appalti al fine di armonizzarli alla media nazionale dei costi, definendo al tempo stesso standard quali-quantitativi da rendere obbligatori per qualunque operatore

III. Potenziamento interno, previ accordi sindacali e concertazione diretta con i lavoratori, degli uffici e delle strutture di laboratorio e di ambulatori al fine di rendere le liste di attesa per prestazioni ed analisi non superiori in ogni caso ad una-due settimane.

IV. Valutazione per l’abolizione di ogni forma di ticket sanitario nel mantenimento dei saldi e con finanziamento diretto dai risparmi di gestione.

operata una doverosa razionalizzazione dei costi sulla base degli standard nazionali e di una certa logica di efficienza, possono emergere risparmi di bilancio tali da rendere possibile questa misura e primariamente a questa abolizione viene finalizzata la misura della razionalizzazione dei costi

V. Istituzione di una Commissione indipendente permanente di valutazione dell’operato della sanità pubblica.

commissione tecnica di valutazione affidata interamente a strutture indipendenti che operino già o si propongano di farlo nel campo dei diritti dell’ammalato, dell’assistenza volontaristica domiciliare ed ospedaliera, delle associazioni mediche indipendenti, supportata da un team di valutatori medici, infermieristici, impiantistici esterni

VI. Mantenimento di tutti i presidi ospedalieri e di pronto soccorso presenti in regione nella rimodulazione dei servizi erogati sulla base della legislazione nazionale e potenziamento del servizio di ambulanze ed eli-ambulanze su tutto il territorio regionale.

il diritto dei cittadini di essere curati ed assistiti nella maggiore prossimità alle loro abitazioni deve considerarsi prevalente, pur nel rispetto della legislazione nazionale che sembra seguire criteri differenti e meramente legati ai vincoli di bilancio, ma le criticità vanno armonizzate e rispettate ponendosi la necessità di non privare di diritti acquisiti cittadini che vivono particolari condizioni di disagio legato all’orografia dei territori, ponendosi quindi una esigenza di riordino che tenga conto dei territori…alcuni dei punti seguenti (VIII, X, XIII) sono corollario ad ogni ipotesi di riordino, nella necessità di istituire una sanità “diversa” e dovendosi in ogni caso non solo assicurare la prestazione primaria al paziente, ma anche la possibilità per i congiunti di poter agevolmente assicurare cure parentali che sappiamo decisive nel decorso di molte patologie o a particolare effetto lenitivo nei decorsi infausti legati a particolari patologie od alla semplice anagrafica del paziente…deve perseguirsi a tal fine il potenziamento della struttura di soccorso in eli-ambulanze

VII. Istituzione della filiera alimentare a chilometro zero obbligatoria per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private operanti in regione.

Oltre i benefici di ciclo economico per il settore primario locale che ne riceverebbe una particolare spinta positiva, è soprattutto l’evidenza di un miglioramento delle condizioni generali del paziente e di un più veloce decorso delle patologie in presenza di una alimentazione sana e ricca in componenti nutritive assicurate dalla brevità del ciclo produzione-consumo, miglioramento certificato in ormai numerose evidenze della letteratura scientifica, che spinge in tale direzione e che non mancherebbe di portare benefici di costo per l’ente pubblico in considerazione di una media giorni di ricovero che tendesse a decrescere in virtù di questo provvedimento

VIII. Potenziamento delle cure sanitarie domiciliari attraverso la razionalizzazione dell’impiego di personale e protocolli di intesa con i medici di famiglia ed il personale infermieristico, nonché ostetrico.

puntare in modo determinante sulle cure domiciliari che molte evidenze pratiche dimostrano essere estremamente efficaci sui decorsi di malattie a carattere lungo-degente o geriatriche per costruire una sanità “altra”… l’intervento domiciliare non è una mera componente di risparmio nel sistema sanitario regionale, ma una vera e propria motivazione di fondo che tende ad assicurare nella tranquillità del domestico le migliori cure possibili, quando ciò sia ritenuto possibile ed utile al paziente…a titolo di esempio, pensare ad un sistema di nascite organizzato domiciliarmente, tranne i casi che necessitino di intervento in struttura, deve essere visto come la volontà di perseguire il parto casalingo perché questi assicura, nel rispetto di alcuni standard sanitari logici, la migliore nascita possibile ed il miglior travaglio per la partoriente, non mai la soluzione più economica

IX. Convenzioni con specialisti per la possibilità di cure non allopatiche somministrabili presso ogni struttura medica pubblica e rientranti nel prontuario regionale del farmaco.

riteniamo che l’inserimento nei prontuari regionali di rimedi farmaceutici naturali non allopatici possa concorrere a quella sempre minore dipendenza dalla sintesi chimica auspicabile per una sanità moderna ed a tale scopo crediamo inoltre che vada stimolata la produzione di erbe officinali nel sistema agricolo regionale in cooperazione con l’università di Basilicata e con istituti di ricerca

X. Graduale trasformazione dell’assistenza domiciliare agli anziani ed ai non autosufficienti in assistenza familiare diretta, accompagnata dai servizi sociali, con devoluzione diretta ai nuclei familiari della contribuzione attualmente erogata, allo scopo di ricreare la “continuità delle tre generazioni” ed un modello di assistenza tarato sulla affettività familiare.

una “familiarizzazione” dell’assistenza avrebbe non solo funzioni di assistenza più umane per i pazienti ed economiche dirette per i nuclei familiari che decidono di assistere il congiunto, ma con implicazioni sociali evidenti soprattutto nella trasmissione culturale attraverso le generazioni, qui detta “delle tre generazioni”, allo scopo di tenere salda la socialità legata al tramandarsi dei saperi e della cultura storica del racconto orale attraverso le generazioni

XI. Istituzione dell’Ufficio Unico per i Trapianti di Organi e le cure mediche fuori distretto a cui far convergere dalle unità locali e dai medici di famiglia ogni richiesta di prestazioni medico/assistenziali non erogabili in loco per la razionalizzazione del servizio.

XII. Legge regionale di incompatibilità tra professionalità sanitarie nell’ambito pubblico e privato e verifica amministrativa di competenze e titoli nell’intero comparto della sanità regionale.

nelle more di una doverosa ricognizione amministrativa da operarsi nelle strutture pubbliche per evidenti ragioni di maggiore efficienza, dovrà essere stabilità incompatibilità al contemporaneo esercizio della professione medica in ambito privato e pubblico

XIII. Potenziamento del CROB di Rionero e creazione, in cooperazione con il consorzio dei trasporti (vedi parte trasporti ed infrastrutture), di servizi regionali dedicati.

una specifica convenzione con il consorzio dei trasporti tale da assicurare l’agevole raggiungimento di una struttura che allocata nella zona nord della regione, presenta disagi oggettivi per gli abitanti di molte zone

XIV. Istituzione dell’Ufficio Regionale per l’alimentazione e la prevenzione dei disturbi alimentari.

un ufficio specializzato di ricerca, coordinamento, direzione e controllo delle attività sanitarie a riguardo delle patologie alimentari, siano esse derivanti da cause psicologiche (bulimie ed anoressie), comportamentali (obesità e diabete alimentare), endocrine (diabete ed obesità ormonali), celiachia, allergie ed intolleranze, o derivanti da scorretta alimentazione

 

p.s. pur non essendo un punto del programma, siamo, nonostante alcune critiche di fondo ai sistemi operanti a livello nazionale, a favore dei vaccini