la povertà usata

la povertà non è solo un parametro statistico fondato sulla capacità di reddito, ma un insieme di fattori economici e sociali e culturali che determinano l’esclusione di un soggetto dall’integrazione nel tessuto umano della sua comunità…

in questo senso le misure di sostegno non possono essere calate dall’alto su una serie di parametri che non tengano conto del contesto nel quale il “povero” si situa, ma occorre che questa condizione di povertà sia riconosciuta nelle sue sfaccettature, condizione questa che un sindaco ed i servizi sociali del suo comune possono conoscere meglio di un ufficio di collocamento, la cui struttura deve essere ancora ripensata…

in questo senso, aumentare la platea del cd rei, o reddito di inclusione, migliorandone tenore e dotazioni, pur nel rischio evidente di “storture pro consenso” che noi lucani ben conosciamo (pensiamo a come sono state costruite dai sindaci le liste per cittadinanza solidale o altre misure assistenziali) e nella sua limitatezza ideologica, era una strada percorribile e già tracciata che si poteva migliorare, ma ai grillini ciò non interessava poiché provvedimento targato pd (solito mantra del loro delirio mistico, demonizzare tutto) e poichè circoscriveva l’ambito e restringeva la platea ai soli bisognosi effettivi…

ai grillini interessava promettere a tanti per ottenere consenso da tanti, ed oggi quel consenso devono soddisfare, pena la loro stessa scomparsa