rifiuti

RIFIUTI: SEN. DIGILIO, SOPRALLUOGO-INCONTRO A FENICE-MELFI
 
27/08/2009 11.25.32
[Basilicata]
“Prima della Conferenza di Servizi sui rifiuti, convocata con grande tempestività dal sindaco di Picerno Russillo, “rompendo” l’inerzia dell’Amministrazione Comunale di Potenza, facciamo una delegazione sindaci-parlamentari per un sopralluogo-incontro al termovalorizzatore della Fenice di San Nicola di Melfi”. E’ la proposta del sen. Egidio Digilio (Pdl), componente della XIII Commissione del Senato (Ambiente-Territorio).
“A parte il Piano di Caratterizzazione dell’impianto, definito qualche mese fa, da Arpab, sindaci del Vulture-Alto Bradano, dirigenti di Fenice e quindi gli aspetti riferiti all’impatto ambientale, specie dopo le situazioni di inquinamento che si sono verificate – spiega Digilio – non si dispone di informazioni aggiornate sull’attività del termovalorizzatore e tanto meno sulla capacità di accogliere ulteriori rifiuti che non siano quelli di provenienza da San Nicola di Melfi e da alcuni “fortunati” comuni. L’impianto che già negli anni passati è venuto in soccorso dei Comuni alle prese con le note questioni delle discariche sature o inutilizzabili – afferma il senatore del Pdl – è da considerare a tutti gli effetti, specie per le conseguenze dirette sul nostro territorio, un “patrimonio” al servizio dell’utenza lucana. Anche su questo (e non solo sulla Lasme e sull’indotto) la Fiat ci deve più di qualche informazione rispetto alla reale situazione di incenerimento, alla natura e provenienza dei rifiuti, alla sua futura attività e disponibilità per colmare le vistose lacune del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti e di quello del Comune di Potenza”.

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caro digilio, ma sta vaneggiando?…l’impianto fenice sarebbe un patrimonio? e da quando?…perchè poi limitarsi a chiedere alla fiat l’origine dei rifiuti bruciati nell’impianto quando forse si dovrebbe chiedere all’edf, proprietaria francese dell’impianto stesso, se per caso non si brucino anche materiali provenienti da “altri luoghi”?…quell’impianto va immediatamente chiuso vista non solo la sua inutilità (e smettiamo di usare il termine termovalorizzatore…quelli sono inceneritori,punto!!!), ma soprattutto la sua estrema pericolosità unita al fatto che se solo dopo tanti anni si approva il piano di caratterizzazione, che pur sin dall’inizio dell’attività si sarebbe dovuto redigere, qualcosa non quadra affatto…in quanto al piano provinciale dei rifiuti parlare di vistose lacune è sin troppo lusinghiero…quel piano fa schifo!!!

ovvio che l’attuale situazione pare voglia condurre dritto dritto alla “necessità” di realizzare qualche impianto di incenerimento, oltre agli esistenti (melfi e potenza), dove poi naturalmente non verranno bruciati solo rifiuti lucani, ma anche tutte le ecoballe accumulate in campania e che non si sa più dove stoccare (attualmente ce ne sono montagne in attesa di una destinazione)…che non venga fuori sempre da qualche cilindro magico quella delibera di giunta regionale del novembre 2005 che equipara il cdr (di cui le eco-balle sono composte) alla legna ecologica e che “guarda caso” va a pennello alla volontà della regione di fare il 15% del piano energetico regionale da bio-massa?…senza ovviamente contare la centrale del mercure…attenzione allora ai conigli mannari!!!

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2 pensieri su “rifiuti

  1. questi signori ormai si sono letteralmente venduti non solo il territorio ma sopratutto la nostra libertà…la nostra voglia di vivere….ma come diciamo noi grillini…..
    Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

  2. Fenice “patrimonio”? Magari da proporre alla speciale commissione Unesco!!. Senatore Digilio prima di dichiarare quanto affermato si documenti e ci dica cosa Fenice-EDF smaltisce. Troppe cose vengono sottaciute, come l’inquinamento delle falde acquifere; i dati sulle matrici aria, acqua e suolo. Perchè nessuno parla dei codici CER? Non vorrei che poi il piano di caratterizzazione diventi l’ennesimo “sacco” a carico dei cittadini.

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