impegni al veleno

copincollo dal sito istituzionale:

NAVE VELENI: DIGILIO E VICECONTE (PDL), IMPEGNO AL SENATO
 
25/10/2009 17.16.33
[Basilicata]
                                                                                                                         

Mentre ieri le sinistre hanno strumentalizzato la manifestazione di Amantea contro il Governo contribuendo ad alimentare un inutile quanto demagogico allarmismo, la XIII Commissione del Senato (Ambiente-Territorio), che sta svolgendo un’indagine conoscitiva sull’ecosistema del Mediterraneo, si sta occupando in concreto dei problemi di tutela delle coste calabrese e lucana del Tirreno e come potenziare in strumenti, strutture e finanziamenti l’attività di ricerca nel settore della biologia marina”. E’ quanto sottolineano i senatori Egidio Digilio e Guido Viceconte, riferendo che nei giorni scorsi in Commissione si è svolta l’ audizione di rappresentanti dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) e dei sottosegretari Menia (Ambiente) e Giachino (Trassporti) e sono state esaminate le poste del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010 – 2012 riferite agli interventi da attuare per la tutela del territorio e del mare per l’anno finanziario 2010. Sempre in tema di stanziamenti, tra i rilievi della Commissione, l’invito al Governo a valutare la congruità di quelli relativi alla Missione “Ricerca ed innovazione” al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di protezione e ricerca in campo ambientale da parte dell’ISPRA, nonché degli stanziamenti destinati alla Missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente fine di assicurare fondi adeguati al sistema di protezione della natura previsto dalla legge n. 394 del 1991. La XIII Commissione ha anche approvato un ordine del giorno con la sollecitazione al Governo “ad adottare i necessari atti normativi e a stanziare risorse affinché vengano potenziati i centri di ricerca scientifici universitari di biologia marina”.
I senatori del Pdl hanno riferito che prima della pausa estiva la Commissione ha proceduto all’audizione dell’ammiraglio Pollastrini sul ruolo del Corpo delle Capitanerie di porto nell’ambito delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale e del mare in particolare. Al Corpo – hanno detto – sono stati assegnati poteri ispettivi di polizia in materia di raccolta di rifiuti delle navi e dei residui del carico, allo scopo di prevenirne l’immissione in mare. In tale contesto, si colloca il complesso ventaglio di funzioni attribuite al Reparto Ambientale Marino (R.A.M.) del Corpo, posto alle dirette dipendenze del Ministro dell’ambiente oltre alle attività di vigilanza sul mare territoriale e sulle zone di mare sottoposte alla giurisdizione dello Stato soggiacenti a particolari vincoli di tutela ambientale, quali ad esempio le zone di protezione ecologiche.
Secondo Digilio e Viceconte, inoltre, la vicenda delle “navi dei veleni” ripropone l’esigenza di accelerare l’approvazione della proposta presentata da associazioni ambientaliste di istituire nell’area costiera di Maratea il Parco Marino in modo da rafforzare le azioni di vigilanza ed estendere le attività della Sovrintendenza Archeologica per il recupero di reperti archeologici sui fondali della costa tirrenica lucana e calabrese. Il Parco Marino di Maratea – concludono i senatori del Pdl – assolverebbe a compiti importanti di tutela ambientale e di promozione del turismo per un vasto comprensorio lucano e calabrese”.

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cioè mentre ad amantea si svolgeva una manifestazione (a cui purtroppo non potevo essere presente per impegni precedenti) a detta dei signori “strumentalizzata”, ma che verteva su un fatto assai concreto, una nave con dei rifiuti tossici affondata in mare, come un pentito di n’drangheta ha rivelato e come comprovato (pur se analoghe denunce dello stesso pentito circa seppellimenti in terra di lucania di rifiuti tossici non sono state prese sul serio, e solo perchè finora non si è trovata ancora traccia dei fusti, come se uno che orchestra simili faccende faccia caso alla topografia e per giunta di notte), loro, i senatori pdl hanno preventivamente avviato un’indagine conoscitiva sull’ecosistema del Mediterraneo, che si sta occupando in concreto dei problemi di tutela delle coste calabrese e lucana del Tirreno e di come potenziare in strumenti, strutture e finanziamenti l’attività di ricerca nel settore della biologia marina che poco o nulla interessa quella che è un’indagine suffragata dai fatti e che dovrebbe essere competenza soprattutto del nucleo ecologico dei carabinieri con il supporto semmai delle capitanerie, ed hanno poi esaminato poste di bilancio ordinario che ancor meno riguardano un’emergenza che certo con altri fondi va affrontata, allo stesso modo cioè del terremoto in abruzzo o della frana nel messinese…certo che poi fa ridere l’idea di poteri ispettivi di polizia in materia di raccolta di rifiuti delle navi e dei residui del carico, allo scopo di prevenirne l’immissione quando l’immissione è già avvenuta ed al di là della natura del rifiuto, di rifiuto si tratta, tra contenuto e contenitore affondato…insomma i due minimizzano, nicchiano, tuttappostizzano o quasi (che abbiano imparato da certi presidenti?) e se ne vengono fuori con l’idea di un parco marino che forse non sanno poter limitare l’approdo degli “iot” degli amici degli amici o forse è già pronta una bella modifica di legge da realizzare con cura dopo aver magari commissariato prima del nascere il parco stesso?…che pensino a creare in parlamento quel clima che possa portare a rapide e conclusive indagini (quindi lasciando fare ai magistrati il loro dovere), che si adoperino per trovare finanziamenti per la bonifica e le ulteriori indagini (altro che scudo fiscale!), che impediscano con leggi certe e pene sicure che simili cose possano accadere ancora (una legge inequivoca e senza scappatoie tecniche che porti definitivamente nel campo del penale l’immissione illegale di rifiuti tossico-nocivi nell’ambiente  e che metta senza distinzioni sullo stesso grado mandanti ed esecutori, estendendo in concorso le fattispecie del 416 bis non ci starebbe certo male)…altro che turismo, qui è in gioco la pelle della gente ed il futuro del nostro mare che se è nostrum, lo è per il corso della nostra vita e non certo per tutti i secoli e tutte le genti a venire!!!

una domanda oziosa infine…ma la n’drangheta ed i casalesi per quale parte politica votano in genere?…meditiamo gente, meditiamo