consiglio provinciale

CONVOCATO PER DOMANI CONSIGLIO PROVINCIALE DI POTENZA
 
27/10/2009 10.16.20
[Basilicata]

Il presidente del Consiglio provinciale di Potenza Palmiro Sacco ha fissato per domani, mercoledì 28, alle 10,30, in prima convocazione e venerdì 30 alle 15,30, in seconda convocazione, una seduta dell’assise, nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano.

Due i punti all’ordine del giorno: l’adesione alla Fondazione “Francesco Saverio Nitti” e la discussione, su richiesta della minoranza, sulla questione rifiuti.

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consiglio a cui parteciperò, nella parte relativa al problema rifiuti, cercando di fare un intervento…certo so già che la cosa sarà osteggiata dalla maggioranza, ma il capogruppo di minoranza aurelio pace (dal quale sono sideralmente lontano politicamente, ma con il quale ho avuto il piacere di duellare in alcuni confronti elettorali televisivi, ricavandone che una nuova stagione di dialogo franco farebbe bene a tutti) mi ha confermato questa mattina la sua volontà di dare uno spazio di intervento al sottoscritto, previo permesso del presidente palmiro sacco, che spero non vorrà opporsi per correttezza di rapporti finora intercorsi e perchè nessuna legge o regolamento osta all’intervento

cercherò quindi se possibile di mettere nero su bianco ed esplicitare in modo chiaro che il problema rifiuti in questa regione (di questo si tratta, pur essendo l’ambito specifico quello provinciale) non lo si può affrontare mantenendo una situazione di emergenza in parte indotta secondo le regole della shock economy per favorire “necessari” flussi di movimento verso discariche lontane che producono valore aggiunto a chi si assume l’onere ben ripagato (media 125 euro a tonnellata) del trasporto, oltre ai costo di conferimento stimabile intorno ad una media di 150 euro/tonn, ma soprattutto spingono verso l’adozione della logica dei termovalorizzatori come ultima speme (dovremmo però definirli a norma delle prescrizioni della commissione europea verso il nostro paese come inceneritori sic et simpliciter), confinando così la raccolta differenziata alla semplice separazione tra umido indifferenziato e frazione secca (cdr), frazione secca che finirebbe così, sulla base delle previsioni del piano energetico regionale (15% di produzione energetica da bio-masse) e sulla base dell’ormai famosa delibera della giunta de filippo del novembre 2005 che equipara il cdr appunto alla legna ecologica, alla logica dell’incenerimento camuffato da produzione di energia rinnovabile

nè d’altro canto il problema è risolvibile solo attraverso una tardiva raccolta differenziata che non si ponga il problema del sistema porta a porta a tariffa puntuale (cosa che prevederebbe tra le altre la trasformazione della tarsu da tassa in tariffa), la problematica della consortilità demandata al territorio delle frazioni differenziate e rivendibilì, del compostaggio ad alto valore dell’umido per la creazione di concimi efficienti, una raccolta ad uso e consumo dei vari amici degli amici che la gestiscono attraverso contrattazioni privatistiche spesso senza gara comune per comune

insomma i problemi sono tanti, noi ne abbiamo spesso parlato in questa sede ed in molte altre, compresa quella della scorsa campagna elettorale per le provinciali, e speriamo di poter dare un contributo alla risoluzione di un problema che non ha colore politico…credete che mi lasceranno parlare?…vedremo!!! 

Un pensiero su “consiglio provinciale

  1. Spero ti diano la facoltà di intervenire.
    Il problema rifiuti è di quelli che fanno tremare i polsi. E’ una questione che riguarda tutti noi e, innanzitutto, chi ci governa, e che reclama soluzioni tempestive, inderogabili e coraggiose. Perciò, ritengo opportuno che diano la possibilità a persone come te, da anni impegnata su questi temi, di apportare, ai fini della crescita del dibattito, l’inconfutabile contributo di conoscenze maturate, che tu saresti pronto e onorato di mettere a disposizione della nostra Comunità.
    Non è più tempo di indugiare. Non è più tempo di nascondere ai cittadini la verità sullo stato reale del problema rifiuti.
    Che comincino a mettere realmente mano al problema. La smettano di discettare di ambiente sui giornali locali, tentando di accreditarsi agli occhi dell’opinione pubblica, come politici sensibili alle questioni ambientali.
    Spiace dirlo, ma tutti i lucani conoscono i nomi dei maggiori responsabili dell’aggressione selvaggia alla nostra terra, consentita alle compagnie petrolifere.
    Lo capiscono anche i bambini, che il loro ambientalismo “puzza” di propaganda elettorale.
    Se davvero hanno a cuore le sorti della nostra terra, comincino a tradurre nei fatti, ciò che vanno spifferando ai quattro venti e, soprattutto, riconoscano i meriti e, forse, anche la paternità a chi, da anni, cerca di spiegare alla gente comune, in giro per il territorio, cosa è diventata la Basilicata.
    Armando

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