l’uomo del petrolio scopre l’acqua

CONDOTTA VAL D’AGRI,PRINZI(IDV):NON RISOLTI TUTTI I PROBLEMI
 
04/11/2009 11.10.19
[Basilicata]

“L’entrata in funzione della nuova condotta idrica realizzata da Acquedotto Lucano per migliorare l’erogazione dell’acqua a numerosi comuni della Val d’Agri è una buona notizia che consente di superare, ci auguriamo quanto prima, carenze e disfunzioni ancora più incomprensibili nel comprensorio della regione macrofornitore di risorse idriche. Ma i problemi per il più razionale e produttivo utilizzo dell’acqua della Val d’Agri non finiscono qui”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Idv alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi, sottolineando “la necessità, innanzitutto, di rintuzzare la manovra che Governo e maggioranza di centrodestra stanno portando avanti per la privatizzazione dell’acqua. Il decreto legge 135/09, che dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri, è arrivato nell’aula del Senato per la sua conversione – sottolinea Prinzi – risponde ad una logica che per noi è inaccettabile: gli affidamenti diretti alle società a totale capitale pubblico (in house) potranno realizzarsi soltanto in via eccezionale e dietro parere preventivo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Di contro, il metodo ordinario di conferimento dei servizi pubblici locali è la gara e la società mista. In quest’ultimo caso, comunque, il partner privato, individuato mediante procedura ad evidenza pubblica, dovrà essere socio operativo con una quota di partecipazione non inferiore al 40%”. Nel sottolineare che “la Regione Puglia richiamandosi alla legislazione europea ha stabilito con una decisione senza precedenti l’avvio del processo di ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese”, Prinzi sollecita “un’analoga iniziativa della Regione Basilicata sia perché non può essere l’Europa ad imporre all’Italia la privatizzazione del servizio idrico, che per affermare il principio che l’acqua è un “bene comune dell’umanità”, pertanto, la gestione delle risorse idriche non deve necessariamente sottostare alle regole del mercato interno e le autorità pubbliche competenti (Stato, Regioni, Comuni) hanno la libertà di scegliere se fornire in prima persona un servizio di interesse generale o se affidare tale compito a un altro ente (pubblico o privato). Infine – conclude il capogruppo Idv – si pone il problema di una maggiore condivisione degli interventi da realizzare con il Programma Speciale Senise e l’Accordo di Programma sull’Acqua facendo diventare la Provincia partners istituzionale”.

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ci fa piacere che un uomo del petrolio – ci scuserà il prinzi, ma come definire un ex sindaco di viggiano che fu parte in causa di moltissimi accordi sull’area dove oggi sorgono metà o più dei pozzi di petrolio della concessione val d’agri, il centro olii, una zona industriale ex 119 praticamente al collasso (leviamo pure il praticamente e parliamo di chiusura di quasi ogni attività) ed ora in accordo con il “suo” e di autilio assessore all’ambiente della giunta provinciale la coriazza, una stazione di traferenza rifiuti? – parli ora di acqua,di acqua pubblica, e quindi di legge galli, di affidamenti in house e di pericoli che l’attuale governo attraverso il citato decreto (sempre decreti su decreti e la logica è fin troppo chiara) fa paventare in materia di privatizzazione galoppante di un bene comune non strategico, ma essenziale alla vita

citare la regione vendola, cioè volevo dire puglia – aridaje co’ ste battute!!! – che tenta di ripubblicizzare l’acquedotto pugliese, ma fa orecchie da mercante su acqua spa (ne abbiamo parlato ieri ed ancora altre volte, quindi non mi ripeto oggi), mi pare alquanto parziale come veduta d’insieme delle cose, in linea d’altronde con la lotta dura del partito dipietrista (che tristezza sti nomi!!!) al governo centrale e la linea morbidissima all’ammordibente con le amministrazioni a cui idv partecipa

ma evidentemente le questioni generali attengono all’etica che, circoscritta in un recinto dove bene e male rimangono ben separati, mentre le questioni particolari (la richiesta di far divenire la provincia di potenza partner istituzionale) attengono invece ad altri recinti…quelli della gestione e degli amici degli amici…un ente che amministra un programma dovrà far ricorso a manutenzioni, servizi, affidamenti, appalti e forse anche ad un po’ di formazione?

l’uomo del petrolio scopre l’acqua, ma la vuole calda…o almeno tiepida