irrigazione

CIA: ADEGUARE TARIFFE ACQUA AD USO IRRIGUO
 
04/11/2009 11.50.19
[Basilicata]

“L’emergenza “costi di produzione” in agricoltura si fronteggia anche non infierendo su una situazione già fortemente compromessa e non effettuando scelte che contribuirebbero ad appesantire ulteriormente lo stato di difficoltà, come l’adeguamento delle tariffe per l’acqua ad uso irriguo che, così come determinato dal Comitato di Coordinamento per l’attuazione dell’accordo di programma tra la Regione Basilicata, la Regione Puglia ed il Ministero delle Infrastrutture prevede – sostanzialmente – un raddoppio dei costi per le imprese agricole utilizzatrici”.
A sottolinearlo è la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori precisando che “questo è uno dei motivi alla base della mobilitazione generale indetta dall’11 al 13 novembre con una serie di manifestazioni che si svolgeranno in Basilicata.
La Cia chiede pertanto al presidente della Giunta regionale ed all’assessore all’Agricoltura di voler adottare tutti i provvedimenti di propria competenza indirizzati al contenimento dei costi di produzione in agricoltura, a partire dalla sospensione dell’efficacia di quanto previsto dall’art. 4 bis della legge 205/2008, in merito all’adeguamento delle tariffe dell’acqua per uso irriguo, o all’individuazione di provvedimenti che possano consentire forme di compensazione con i soggetti gestori e che permettano, in ogni caso, di non riversare tali – consistenti ed insostenibili – aumenti sulle imprese agricole utilizzatrici.
Nella fase in cui le imprese sono chiamate a compiere un decisivo sforzo per poter vincere la sfida di una competizione sempre più globale e sempre più insidiosa il permanere di una diffusa condizione di estrema debolezza rischia – prosegue la Cia – di determinare un progressivo ed irreversibile arretramento nelle posizioni conquistate dalla nostra agricoltura”.
A parere della Cia di Basilicata “è necessario fronteggiare tale difficile situazione attraverso scelte ed azioni coordinate e diversificate che, per loro natura, certamente richiederanno tempistiche diverse, mentre l’emergenza va affrontata con provvedimenti tempestivi e che producono immediata efficacia”.

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giusto richiamo della cia…un aumento dei canoni irrigui appesantirebbe ulteriormente lo stato ormai conclamato dalla dichiarazione di dissesto dell’agricoltura lucana…occorre intervenire sulle tariffe, ma occorre a maggior ragione razionalizzare un servizio attualmente in buona parte lasciato alla buona volontà di pochi e malpagati addetti che lavorano da aprile a novembre e rimangono anche tre-quattro mesi senza stipendio proprio nel periodo lavorativo, ammodernare reti e vasche che perdono più del 50% dell’acqua, tracciare una mappatura delle stesse reti (in molte tratte non si conosce affatto il percorso di tubazioni interrate solo 0-40 anni fa), smetterla di esternalizzare servizi che potrebbero essere svolti dagli stessi operai di cui sopra (con ovvie buone cernite per tenere lontani i soliti noti amici degli altrettanto soliti noti che razzolano nella situazione acque irrigue),  semplicemente facendoli lavorare a tempo pieno per 12 mesi (stabilizzarli insomma nel full-time a tempo indeterminato), porre finalmente i contatori che possano stabilire i reali consumi delle aziende (attualmente il servizio è erogato attraverso una prenotazione irrevocabili – si paga cioè anche se non si usufruisce più del servizio richiesto) ed evitare gli enormi sprechi soprattutto nella coltivazione del mais da insilato per uso animale…voglio dire che vanno si poste in essere ttte le azioni istituzionali di salvaguardia, ma se non cominciamo da noi (con gli aiuti di cui avremmo diritto) a rendere più efficiente il servizio, ben poco si risolverà con uno sconto a cui poi potrebbero corrispondere altri aggravi che azzererebbero l’eventuale piccolo beneficio

ora una domanda a cui rispondere con un vero/falso….in val d’agri l’acqua pompata in rineizione nei pozzi di petrolio viene dalle acque irrigue e nessuno fino ad ora ha mai pagato un centesimo al consorzio di bonifica per quelle quantità enormi di liquido altrimenti utilizzabili?…meditiamo gente, meditiamo