CIA: ADEGUARE TARIFFE ACQUA AD USO IRRIGUO |
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04/11/2009 11.50.19 [Basilicata] |
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“L’emergenza “costi di produzione” in agricoltura si fronteggia anche non infierendo su una situazione già fortemente compromessa e non effettuando scelte che contribuirebbero ad appesantire ulteriormente lo stato di difficoltà, come l’adeguamento delle tariffe per l’acqua ad uso irriguo che, così come determinato dal Comitato di Coordinamento per l’attuazione dell’accordo di programma tra ——————————————————————————- giusto richiamo della cia…un aumento dei canoni irrigui appesantirebbe ulteriormente lo stato ormai conclamato dalla dichiarazione di dissesto dell’agricoltura lucana…occorre intervenire sulle tariffe, ma occorre a maggior ragione razionalizzare un servizio attualmente in buona parte lasciato alla buona volontà di pochi e malpagati addetti che lavorano da aprile a novembre e rimangono anche tre-quattro mesi senza stipendio proprio nel periodo lavorativo, ammodernare reti e vasche che perdono più del 50% dell’acqua, tracciare una mappatura delle stesse reti (in molte tratte non si conosce affatto il percorso di tubazioni interrate solo 0-40 anni fa), smetterla di esternalizzare servizi che potrebbero essere svolti dagli stessi operai di cui sopra (con ovvie buone cernite per tenere lontani i soliti noti amici degli altrettanto soliti noti che razzolano nella situazione acque irrigue), semplicemente facendoli lavorare a tempo pieno per 12 mesi (stabilizzarli insomma nel full-time a tempo indeterminato), porre finalmente i contatori che possano stabilire i reali consumi delle aziende (attualmente il servizio è erogato attraverso una prenotazione irrevocabili – si paga cioè anche se non si usufruisce più del servizio richiesto) ed evitare gli enormi sprechi soprattutto nella coltivazione del mais da insilato per uso animale…voglio dire che vanno si poste in essere ttte le azioni istituzionali di salvaguardia, ma se non cominciamo da noi (con gli aiuti di cui avremmo diritto) a rendere più efficiente il servizio, ben poco si risolverà con uno sconto a cui poi potrebbero corrispondere altri aggravi che azzererebbero l’eventuale piccolo beneficio ora una domanda a cui rispondere con un vero/falso….in val d’agri l’acqua pompata in rineizione nei pozzi di petrolio viene dalle acque irrigue e nessuno fino ad ora ha mai pagato un centesimo al consorzio di bonifica per quelle quantità enormi di liquido altrimenti utilizzabili?…meditiamo gente, meditiamo |