povero sigillito, lui vuol tanto fare…

DI LORENZO SU AUDIZIONE DIRETTORE ARPAB IN III CCP
 
04/11/2009 13.30.32
[Basilicata]

  (ACR) – “Se l’Arpab, dopo anni, non ha ancora l’accreditamento dei suoi laboratori è d’obbligo chiedersi a cosa serve questo Ente e riflettere su quali conclusioni occorre trarre anche da alcune denunce fatte stamattina dal suo Direttore che ci lasciano davvero sconcertati”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, dopo l’audizione, in Terza Commissione consiliare permanente, ‘Attività produttive, Territorio, Ambiente’, del direttore dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Basilicata, Vincenzo Sigillito.
Il consigliere Di Lorenzo si chiede “come possa questo Ente proteggere l’ambiente in Basilicata sprovvisto com’è dei necessari strumenti tecnici e di laboratorio necessari per effettuare i riscontri e gli accertamenti sui nostri territori. Il Direttore dell’arpab ha anche riferito – continua Di Lorenzo – che, fino a qualche tempo fa, perfino le comuni analisi sul Ph venivano affidate all’esterno e precisamente ai laboratori dell’Agrobios”.
“Durante l’audizione – precisa Di Lorenzo – abbiamo appreso, anche, che il Direttore dell’Arpab ha inoltrato, da tempo, alla competente Autorità Giudiziaria alcune denunce relative a presunte irregolarità sul funzionamento interno dell’Ente e sull’uso dei beni strumentali. Su questi fatti – conclude Di Lorenzo – e sulle questione sollevate dal Direttore dell’ Agenzia occorre fare subito chiarezza, anche perché i cittadini lucani hanno il diritto di sapere quali sono i compiti e le funzioni di questo Ente e come vengono espletati e se, nella fattispecie, i soldi pubblici sono effettivamente spesi nell’interesse dei cittadini amministrati”.

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povero sigillito, dunque, che vorrebbe fare e non lo lasciano fare alcuni cattivoni che non gli danno abbastanza soldi per comprare le attrezzature che servono a fare i monitoraggi…parole al vento per un vento di tempesta che si addensa sulla testa di un direttore che illo tempore si dette pena di tranquillizzare gli abitanti di brindisi di montagna sulla assoluta non pericolosità del pozzo di monte grosso (tanto poco pericoloso che attualmente l’area è sotto sequestro) e poi via di seguito in una serie di dichiarazioni perlomeno imbarazzanti (non fu mai calcolato il punto zero delle emissioni in val d’agri, etc etc) che fecero da puntello a molte difficoltà della giunta regionale…de filippo e soci tenteranno di difenderlo, anche perchè lui chiederà il saldo delle vecchie prestazioni, ma fino a che punto saranno in grado di aiutarlo a rimanere in sella?…sigillito si dimetta subito!!!

ma sia chiaro che non basterà un capro espiatorio, poichè il problema di questa regione non si chiama vincenzo sigillito, ma un sistema folle di sfruttamento sistematico del territorio di cui il direttore è uno degli ingranaggi e neppure uno di quelli grossi…ma qualche parte pur si deve iniziare!!!