STATO CRISI AGRICOLTURA, UDC: FALLIMENTO POLITICHE REGIONALI |
|
05/11/2009 12.10.20 [Basilicata] |
|
(ACR) – “Lo Stato non è il pozzo di S. Patrizio. Impegnare lo Stato sulle questioni nodali del Sud è una cosa seria, ma chiedere soldi allo Stato è molto discutibile quando nelle casse della Regione ci sono disponibilità economiche ingenti non spese. Oltre 600 milioni di euro inattivi. La dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura di Basilicata rileva ‘negativamente’ come sono state praticate le politiche di sviluppo dell’agricoltura in Basilicata in questi ultimi anni”. E’ quanto dichiarato dal consigliere Fierro e dagli altri esponenti regionali dell’Udc, Vincenzo Ruggiero e Agatino Mancusi. ——————————————————————————- che faccia di bronzo agricolo, gaetano fierro, detto tanino!!!…a proposito, avendo dichiarato durante la campagna elettorale delle scorse politiche che si sarebbe ritirato dalla politica se non eletto, stiamo ancora aspettando tutti che lo faccia e liberi finalmente la regione dalla sua presenza “politica” (per carità, come uomo mi è addirittura simpatico!!!)…ma se fierro è stato assessore all’agricoltura come pretende di denunciare un fallimento che lui stesso ha contribuito a conclamare (sarebbe ingeneroso dire provocare…troppe le responsabilità storiche in tal senso)?…e quale mai è stato il cambio di passo che oggi pretende di aver invocato durante il mandato?…mi è stato riferito di sue proposte agli agricoltori durante incontri di coltivazione di oleoginose per bio-masse…è questo il suo cambio di passo?…non capiamo poi come mai denunci il denaro fermo solo ora, quando questa situazione era di fatto già presente ai suoi tempi assessorili?…troppo comodo ora, a pochi mesi dalle elezioni, fare i puri, quando si è stati i principali esponenti dell’udeur di mastella e delle spartonzie genetiche a quel movimento il gioco al rialzo è svelato, dunque…contrattare sia con il centrodestra che con il centrosinistra, al miglior offerente…la politica di un partito nuovo, morale, con le idee chiare…tanto chiare che elegge un cuffaro condannato per fiancheggiamento della mafia, convive con i caltagirone e con molti palazzinari romani e non solo…e qui da noi?…quali affari fanno gli uddiccì?…a chiunque viva le realtà locali molte cose sono chiare, ciò che manca è il coraggio di sbugiardare persone e pratiche fi troppo poco limpide per un partito che innegia alla moralità cattolica |