faccia di bronzo agricolo

STATO CRISI AGRICOLTURA, UDC: FALLIMENTO POLITICHE REGIONALI
 
05/11/2009 12.10.20
[Basilicata]

  (ACR) – “Lo Stato non è il pozzo di S. Patrizio. Impegnare lo Stato sulle questioni nodali del Sud è una cosa seria, ma chiedere soldi allo Stato è molto discutibile quando nelle casse della Regione ci sono disponibilità economiche ingenti non spese. Oltre 600 milioni di euro inattivi. La dichiarazione dello stato di crisi dell’agricoltura di Basilicata rileva ‘negativamente’ come sono state praticate le politiche di sviluppo dell’agricoltura in Basilicata in questi ultimi anni”. E’ quanto dichiarato dal consigliere Fierro e dagli altri esponenti regionali dell’Udc, Vincenzo Ruggiero e Agatino Mancusi.
“In tempi non sospetti, con serietà abbiamo evidenziato – continuano i consiglieri – la crisi dell’agricoltura. Abbiamo presentato documenti, mozioni: ad oggi il confronto tra le parti è stato sempre rinviato. Alla fine, il Governo regionale dichiara lo stato di crisi del comparto agricolo chiedendo aiuto allo Stato, mentre giacciono ingenti risorse nei cassetti della Regione. Basta allora con le dispute verbali presenti sugli organi di informazione che non giovano all’agricoltura. Il mondo associativo è confuso, mentre la crisi avanza in modo irreversibile. Gli agricoltori hanno bisogno di provvedimenti urgenti e, ad oggi, i 600 milioni di euro a disposizione della Regione restano bloccati nei cassetti del Dipartimento Agricoltura. Coloro che, nel passato, avevano chiesto il cambio di passo nella gestione del comparto agricolo si sentano appagati dalla loro ‘infelice intuizione’. Il tempo è galantuomo”.
“Sarebbe stato serio – conclude Fierro – attivare i Tavoli Verdi per concertare azioni di medio respiro e portare il confronto nel Consiglio regionale. Appuntamento chiesto insistentemente da mesi. Intanto la crisi avanza e in modo irreversibile . Il latte viene gettato, i produttori del settore guadagnano cifre irrisorie. Il prezzo del pane e della pasta sale nell’indifferenza generale. Le Associazioni agricole fanno quello che possono fare. L’agricoltura è a pezzi”.

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che faccia di bronzo agricolo, gaetano fierro, detto tanino!!!…a proposito, avendo dichiarato durante la campagna elettorale delle scorse politiche che si sarebbe ritirato dalla politica se non eletto, stiamo ancora aspettando tutti che lo faccia e liberi finalmente la regione dalla sua presenza “politica” (per carità, come uomo mi è addirittura simpatico!!!)…ma se fierro è stato assessore all’agricoltura come pretende di denunciare un fallimento che lui stesso ha contribuito a conclamare (sarebbe ingeneroso dire provocare…troppe le responsabilità storiche in tal senso)?…e quale mai è stato il cambio di passo che oggi pretende di aver invocato durante il mandato?…mi è stato riferito di sue proposte agli agricoltori durante incontri di coltivazione di oleoginose per bio-masse…è questo il suo cambio di passo?…non capiamo poi come mai denunci il denaro fermo solo ora, quando questa situazione era di fatto già presente ai suoi tempi assessorili?…troppo comodo ora, a pochi mesi dalle elezioni, fare i puri, quando si è stati i principali esponenti dell’udeur di mastella e delle spartonzie genetiche a quel movimento

il gioco al rialzo è svelato, dunque…contrattare sia con il centrodestra che con il centrosinistra, al miglior offerente…la politica di un partito nuovo, morale, con le idee chiare…tanto chiare che elegge un cuffaro condannato per fiancheggiamento della mafia, convive con i caltagirone e con molti palazzinari romani e non solo…e qui da noi?…quali affari fanno gli uddiccì?…a chiunque viva le realtà locali molte cose sono chiare, ciò che manca è il coraggio di sbugiardare persone e pratiche fi troppo poco limpide per un partito che innegia alla moralità cattolica