le cose ci appaiono ora chiare

I LAVORI DELLA III COMMISSIONE CONSILIARE
 
05/11/2009 12.27.15
[Basilicata]
  (ACR) – Il presidente della Terza Commissione consiliare, “Attività produttive, Territorio, Ambiente”, Francesco Mollica, al termine delle audizioni richieste dal consigliere Salvatore per chiarire alcune notizie comparse sugli organi di stampa, e a seguito del dibattito scaturito, ha inteso fare alcune precisazioni. “Sulla questione Arpab e sui problemi attinenti tale agenzia – riferisce Mollica – è stato sentito nell’ultima seduta della Commissione il direttore della stessa Agenzia, Vincenzo Sigillito, dopo che in precedenza erano state audite le organizzazioni sindacali. Dalla audizione e dai documenti consegnati dal Direttore dell’Arpab – continua Mollica – su richiesta, anche, di alcuni componenti la Commissione gli atti saranno trasmessi alle Procure della Repubblica di Potenza e Melfi e alla Corte dei Conti. Sigillito – ha proseguito Mollica – rispondendo circostanziatamene a quanto sollevato da parte dei sindacati ha però ammesso che, intanto, l’Ente non ha l’accreditamento dovuto e richiesto dalla normativa in vigore per attestare i valori ambientali e tale accreditamento, sempre a detta di Sigillito, arriverà entro la fine dell’anno. Il Direttore – riferisce sempre Mollica – ha detto di aver rilevato, dal momento della sua nomina, un Ente in uno stato comatoso, dove il personale, le strutture ed i servizi erano non confacenti al ruolo ed alla mission che l’Arpab doveva svolgere. Vi erano affidamenti esterni per funzioni proprie dell’Arpab Basilicata, non vi erano strutture e strumentazioni e una parte del personale non aveve la ben che minima cognizione di ciò che fosse il lavoro da svolgere. I contrasti con i sindacati e con il personale, o per lo meno con una parte di essi – continua Mollica riportando quanto asserito da Sigillito – provengono proprio dal dover rimettere in piedi una struttura non consona e non idonea allo svolgimento dei compiti di istituto”.“Sempre il Direttore – afferma il presidente della Commissione – ha dichiarato di aver già trasmesso alle Procure competenti diverse segnalazioni e disfunzioni che sfociano nella illegalità vedendosi, quindi, obbligato a rivolgersi agli organi in questione. Grande interesse da parte della Commissione unito a stupore – dice Mollica – ha suscitato la documentazione e la discussione che si è tenuta su Fenice, dove si rileva una nota con la quale il Direttore dell’Arpab comunica alle Procure della Repubblica di Potenza e di Melfi che su Fenice non vi sono dati certificati negli anni 2002, 2003, 2004, 2005 e 2007. E’ sconcertante – sottolinea Mollica – che, a fronte di un monitoraggio che era stato sancito ed affidato all’Arpab con delibere di Giunte regionale n. 2584/1999 e 304/2002, nonché successivo Protocollo di Intesa tra il Dipartimento ‘Ambiente e Territorio’ della Regione Basilicata ed Arpab relativamente alle analisi delle acque di falda all’interno dell’area del termodistruttore Fenice, il tutto sia stato disatteso. Da queste note presentate dal Direttore e inviate alla Procura – precisa Mollica – si evince che dal 2008 sono stati superati i parametri di soglia previsti dalla Tabella 2, allegato 5, parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006 in relazione ai seguenti parametri: nichel, mercurio, fluoruri, nitriti, triclorometano, tricloroetilene, tetracloretilene, bromodiclorometano, dibromoclorometano”.

“In virtù di queste dichiarazioni – annuncia Mollica – la Commissione ha ritenuto di voler approfondire, attraverso l’audizione dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, il ruolo di controllo della Giunta regionale per le mancanze denunciate e certificate nelle varie audizioni. La commissione procederà a tutto questo nella prossima seduta che si terrà mercoledì prossimo 11 novembre, audendo l’assessore Santochirico”.

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bene, benissimo, anzi malissimo…perchè se l’ente non ha l’accreditamento richiesto dalla legge per certificare ha tuttavia certificato, dalla fenice al petrolio della val d’agri, passando attraverso tutte le procedure fondamentali che la legge attribuiva all’ente in tema di certificazioni?

e come mai i monitoraggi pur affidati per delibera regionale all’arpab da lungo tempo sulla fenice (e non solo) non presentano dati certificati?…se i rilevamenti non sono stati eseguiti negli anni precedenti, le responsabilità sono ovviamente dei direttori dell’epoca, ma sigillito è direttore dell’arpab dal 2006 e prima di quella data, come si evince dal sito arpab, prima dirigente dell’autorità ambientale, poi direttore generale del dipartimento ambiente, quindi non poteva non sapere della situazione dell’agenzia

l’audizione di santochirico è un atto dovuto non solo gerarchicamente, ma democraticamente, dal momento che è soprattutto alla popolazione e non solo alla politica che si dovrà rispondere di gravi lacune nella tutela ambientale

crediamo che giunti a tal punto, fermo restando un direi doveroso intervento della magistratura, le dimissioni di sigillito siano un atto dovuto, quelle di santochirico un atto ragionevole

proseguo con le dichiarazione del capogruppo pd in consiglio regionale e candidato alla segreteria regionale, erminio restaino

ARPAB, DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO DEL PD RESTAINO
 
05/11/2009 13.38.54
[Basilicata]

(ACR) – “L’audizione in Terza commissione consiliare del Direttore generale dell’Arpab – afferma Restaino – ha ampiamente dimostrato che da qualche anno l’Agenzia regionale ha decisamente intrapreso un percorso virtuoso teso a rendere servizi sempre più efficienti alla comunità regionale in direzione della difesa della salute dei cittadini e dei territori. Entro fine anno i laboratori Arpab saranno finalmente accreditati. Se fino a qualche tempo fa anche comuni analisi venivano esternalizzate, da tempo non è più così e le attività, ad esempio sulle acque (di balneazione, potabili, minerali e di dialisi), sono prassi quotidiana. Il direttore generale ha altresì evidenziato che, accanto alle attività di routine, sono state implementate attività di eccellenza quali: la rete locale di monitoraggio di tutte le matrici ambientali presso l’Itrec di Rotondella ed ancora il monitoraggio sulla ‘legionella’, causa di patologie gravissime. Bene ha fatto il dr Sigillito – sostiene Restaino – a denunciare, anche alle autorità giudiziarie, l’assenza di dati ufficiali relativamente al periodo 2002-2006 sull’impianto di Fenice, a Melfi. È interesse dell’Amministrazione regionale attraverso tutte le sue articolazioni esercitare rigorosamente i poteri di vigilanza. È appena il caso di ricordare – conclude il consigliere – che il Consiglio regionale della Basilicata ha riconosciuto ed apprezzato il nuovo corso dell’Arpab aumentando, negli ultimi anni, in maniera cospicua, la dotazione finanziaria dell’Agenzia”.

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questa dichiarazione si commenta da sola…tuttappostismo fino alla testardaggine!!!…o fino all’idiozia?